SUPERMAX RESTA LONTANO GUAI AI FRENI PER LECLERC MA LA ORA SPERA
FERRARI A Sakhir la rossa seconda forza: il distacco si è ridotto ma non abbastanza. Le altre scuderie top soffrono
1 IL DOMINATORE Verstappen ha già vinto il Mondiale?
● Al netto di eventi catastrofici, sì. Queste auto a effetto suolo reagiscono in modo diverso a seconda dei circuiti: dunque la speranza, da appassionati, da sportivi prima che da tifosi, dovrebbe indurci ad aspettare di vederlo su tracciati molto diversi da quello del Bahrain. Ma sinceramente il suo dominio è sembrato se possibile ancora più irresistibile dell’anno scorso. Che il distacco si sia sensibilmente ridotto significa poco: da un certo punto in avanti si è permesso un certo relax. Vero però che magari in alcune gare - auspichiamolo - Max potrà anche diventare sfidabile. Ma sulla distanza di altre 23 prove pare difficile poterlo immaginare.
2 PER IL 2° POSTO Nella lotta dietro alla Red Bull dov’è la Ferrari?
● In Bahrain è stata la seconda forza, senza se e senza ma. Smentendo così i proclami del direttore tecnico della Mercedes, James Allison, che aveva pronosticato invece le sue auto davanti alle rosse. I progressi, a livello di degrado gomme e conseguente attitudine sono innegabili. «Finalmente ho potuto attaccare», ha detto Carlos Sainz. Fred Vasseur rallenta, dicendo che un quadro più completo lo avremo dopo Gedda e Melbourne, cioè dopo corse su tipologie molto diverse di piste. Ma oltre ai piazzamenti e ai distacchi, la Mercedes ha faticato col raffreddamento e Hamilton quasi non s’è visto.
3 PROBLEMA TECNICO Preoccupano i guai ai freni di Leclerc?
● La vera incognita riguarda l’entità dei problemi ai freni denunciati anche da Sainz.
È da quelli che si avrà il quadro completo della situazione: si capirà se il guaio sia o meno di natura endemica. Perché in realtà il caso specifico di Leclerc sembra – si spera – troppo brutto per essere vero. Il suoi freni anteriori (disco e pinza) hanno avuto uno squilibrio di temperatura di circa 100 gradi l’uno
dall’altro. Un’anomalia che non ha precedenti. A riprova che se una cosa può andar male, normalmente finisce per andare male a Charles. Il quale per ovviare alla magagna ha lavorato coi settaggi, il “brake balance” e il “brake shading” che però hanno caricato la frenata molto di più sul posteriore, ovvero l’esatto contrario di quel che sarebbe servito, come ha detto anche lui. L’indagine è in corso: la speranza è che il problema resti isolato e che sia stato dovuto ad un errore di montaggio o a un difetto del singolo pezzo. E che non dipenda cioè dal sistema, né dalla natura della SF-24. Dopotutto, nessun altro team ha sofferto guai ai freni, neppure la Red Bull che quest’anno adotta dischi Brembo uguali a quelli della Ferrari.
4 MAL COMUNE Il resto dei team: più delusioni che cose positive?
● La McLaren per ora è rimandata: la MCL38 è da rivedere già a Gedda, che sulla carta rappresenta una pista più consona ai suoi miglioramenti della seconda parte di 2023. In Bahrain non ci sono stati guizzi, a fronte di diverse delusioni. L’Aston Martin, al contrario di quanto visto un anno fa, sembra essersi staccata dal gruppo di testa. La Racing Bulls-fotocopia della Red Bull 2023 è stata molto al di sotto le aspettative, a riprova che più delle informazioni di progetto, serve il giusto know-how a livello di sviluppi. L’Alpine, per finire è stata un vero disastro.
5 COSTRUTTORI Quale obiettivo per Maranello quest’anno?
● Charles Leclerc coi problemi ai freni che ha avuto sabato in Bahrain ha perso tra i 27 e 29”. Avrebbe cioè potuto essere secondo. E lo stesso Carlos Sainz da Sergio Perez è arrivato a meno di 3”. Sempre Sainz domenica sera ha detto: «Se in alcuni circuiti riusciremo a stare davanti a Verstappen con entrambe le auto in qualifica, poi con la strategia possiamo pensare di metterlo in difficoltà in gara». Anche perché Fred Vasseur, sulla scorta di quanto fatto l’anno sorso, conta di avere sviluppi efficaci, in grado di far recuperare terreno alle sue
monoposto. E allora, riprendendo la domanda precedente, se anche Verstappen il più delle volte si rivelerà imprendibile, l’aspirazione della Ferrari è di riuscire almeno qualche volta a batterlo, di sottrargli un po’ di punti. E in definitiva di diventare “prima forza e mezzo”. Ovvero di superare Perez con buona regolarità. Riuscendoci, il titolo Costruttori potrebbe rivelarsi un vero obiettivo, perseguibile. Per quanto difficile: considerando che nel 2023 Max, col 67% dei punti conquistati della Red Bull, il titolo Costruttori lo avrebbe vinto anche da solo.