La Gazzetta dello Sport

KVARA QUI resto BILE RIN SI N S NN O OOO P VV V O NAPOLI HA IL SUO RE MA SERVE BLINDARLO IL NUOVO INGAGGIO PARTE DA 4 MILIONI

Osimhen in uscita Khvicha vuole restare ed ereditare il trono azzurro. E nel rinnovo potrebbe entrare anche la clausola rescissori­a

- Di Vincenzo D’Angelo

Dipendesse da lui, quella firma sul rinnovo la metterebbe domani mattina. Anche per evitare inutili polemiche, chiacchier­iccio da bar che non fa parte del suo carattere. Khvicha Kvaratskhe­lia è un tipo molto pragmatico e introverso, non ama le indiscrezi­oni o le speculazio­ni: poche parole, contano i fatti. E con i fatti, domenica sera, ha fatto un giuramento al popolo napoletano: il gesto con le mani, ripetuto due volte durante l’esultanza, non ha bisogno di interpreta­zioni. “Io sono qui”, che poi è parente strettissi­mo del “resto qui”, che è il desiderio reale di Khvicha e del suo entourage. Adesso tocca al Napoli fare la sua parte e al presidente Aurelio De Laurentiis prendersi in carico la missione: Kvara va blindato, lo sanno tutti. Possibilme­nte prima dell’estate o subito dopo la fine del campionato, per evitare di partire anche il prossimo anno con una stella scontenta.

Top player A differenza di Osimhen, però, Khvicha non ha ancora il desiderio di approdare in Premier o in qualsiasi altro posto lussuoso del calcio internazio­nale. Vuole continuare il suo percorso di crescita a Napoli, raccoglier­e l’eredità di Victor e continuare a far sognare il popolo napoletano. Però c’è bisogno di adeguare l’ingaggio, di portarlo sui livelli standard per un top player. Khvicha è la stella meno pagata tra le big della Serie A, guadagna appena 1,5 milioni netti a stagione e non ha mai palesato alcun mal di pancia, e anche per questo meriterebb­e un premio fedeltà per come ha gestito il suo primo anno da superstar internazio­nale. Di recente il suo agente ha messo un po’ di pressione al Napoli, parlando dell’interesse di tanti top club, non solo di Psg e Barcellona. E dando appuntamen­to a tutti a maggio, quando le cose saranno più chiare. Al momento, la situazione è abbastanza facile da leggere: con Osimhen in uscita, Kvara è l’erede designato al trono del Napoli, il simbolo del progetto che verrà. E come tale spera di essere trattato per allungare l’attuale contratto di almeno un’ulteriore stagione rispetto all’attuale scadenza fino al 2027. L’entourage del georgiano si aspetta una proposta da almeno 4 milioni di base, più eventuali bonus. Poi, se la società lo riterrà opportuno, si discuterà di una clausola rescissori­a da inserire all’interno del nuovo accordo, per evitare tormentoni alla Osimhen.

Apertura Ma gli uomini sono diversi, non soltanto i calciatori. Osi è tipo ribelle, un uomo molto positivo all’interno dello spogliatoi­o per carisma e voglia di vincere, ma spesso anche difficile da gestire fuori dal campo. Kvara, invece, è tutto casa e campo: ha chiaro in testa quale deve essere il suo percorso per entrare nell’elite del calcio mondiale e Napoli è ancora al centro del suo progetto futuro. «Deciderà lui il suo futuro, io lo rispetterò. Ma per me resta a Napoli». Le parole di sabato scorso di papà Badri hanno finalmente rasserenat­o gli animi, adesso si aspetta solo la mossa del club, per tranquilli­zzare tutto il mondo napoletano. Che intanto ha rivisto il suo campione tornare sui livelli dello scudetto contro Sassuolo e Juventus.

Curiosità Osimhen è più abituato a vestire i panni dell’uomo copertina, ma analizzand­o i numeri c’è un dato spaventoso che racconta bene quanto Kvara sia fondamenta­le per il Napoli: da quando, sono 28 le partite in cui Kvaratskhe­lia ha messo il timbro sul match realizzand­o almeno un gol o un assist (diverse in cui ha fatto entrambe le cose), e in tutte queste partite il Napoli ha trovato la vittoria. In pratica il Napoli viaggia col 100 per cento di successi quando Khvicha partecipa a una rete. E Kvara è pronto a raccoglier­e l’eredità di Victor e seguire l’esempio dell’amico Leao, che ha aspettato il Milan, anche in segno di gratitudin­e. Napoli è la sua casa e ha ancora tanto da regalare al popolo azzurro. Ora tocca al club riconoscer­ne il valore e trattarlo per quello che è: un gioiello raro, da proteggere finché si avrà la forza di farlo.

Sentenza Quando il georgiano segna o fa assist, gli azzurri vincono sempre: è successo già in 28 partite

 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy