«Un giorno tornerò Ora mi godo il Brighton Abbiamo valori e fame»
L’allenatore piace a Liverpool, United, Chelsea e Barcellona: il club ha fissato a 15 milioni la clausola
Prima di tutto, è bello rivederlo a casa: «E sono orgoglioso di venire in Italia con questo club. Più avanti, non so quando, tornerò anche ad allenare qui». Per adesso Roberto De Zerbi si presenta a Roma alla guida del Brighton, che però già teme di dover fare a meno del tecnico italiano. Paul Barber, il Ceo del club inglese, aveva detto un mese e mezzo fa che «vogliamo andare avanti con De Zerbi il più possibile, ma sappiamo che prima o poi dovrà accettare un’altra offerta per il bene della sua carriera». E sembra che adesso il Brighton abbia fissato in 15 milioni la clausola per lasciarlo andare, visto che il contratto scadrà nel 2026. De Zerbi piace a Liverpool, Manchester United, Chelsea, Barcellona. Ma in realtà verrebbe da chiedersi a chi non piace.
Il gioco Il doppio confronto con la Roma arriva in un momento poco felice del Brighton: nel 2024 in Premier solo due vittorie, tre pari e tre sconfitte, oltre all’eliminazione in FA Cup con il Wolverhampton. La classifica dice nono posto, insomma l’Europa League rappresenta una vetrina ma anche una possibilità di crescita. Però attenzione a non sottovalutare il Brighton, a prescindere da infortuni e cali di forma. Sarà affascinante la sfida tra due allenatori giovani, dalla mentalità offensiva e maniacali nella preparazione delle gare. Chi segue il Brighton sa che la costruzione dal basso è finalizzata a far venire fuori gli avversari, a invitarli alla pressione per poi scatenare la velocità degli interpreti e andare a riempire gli spazi liberi nella trequarti avversaria. La Roma, quindi, dovrà leggere i momenti della partita, capire quando pressare e quando invece coprirsi: una copertura che non sarebbe una scelta solo difensiva, ma anche offensiva, perché quando non trova spazi in cui imbucare la palla il Brighton tende a incartarsi e a soffrire le transizioni avversarie.
Le parole Intanto ieri De Zerbi ha presentato la partita iniziando proprio dal collega: «Daniele è nato per fare l’allenatore: ha personalità, carisma e capacità di relazionarsi con i giocatori. Sta cambiando una squadra che era già forte e le ha dato la sua impronta. Io non mi sento un genio né più bravo degli altri: sicuramente non mi spaventa il lavoro e non mi manca il coraggio di fare certe cose. E il coraggio non manca nemmeno alla mia squadra, che sento vicina a me per orgoglio, fame, dignità, motivazioni, valori. Siamo inesperti, ma abbiamo scelto di onorare tutte le competizioni al massimo. E dopo ogni sconfitta pesante il Brighton è sempre risorto».