Italiano: «Li rispettiamo, in campo con i migliori»
Turnover massiccio? Difficile. Perché la Fiorentina ha l’obiettivo dichiarato di sbarcare in finale e perché Vincenzo Italiano vede delle trappole disseminate nel primo passo verso il traguardo. Dice: «Ricominciamo questa cavalcata in Europa contro un avversario che dobbiamo rispettare perché arriva dall’Europa League dove ha fatto punti, mettendo in difficoltà le avversarie. Questa è una partita importante, dobbiamo cercare di fare le cose per bene e mettere in difficoltà gli avversari. Col Maccabi andrà in campo la squadra migliore. Dobbiamo prepararla bene sotto l’aspetto dell’attenzione. Siamo in grande crescita e dobbiamo dare continuità ottenendo un buon risultato». Qualcuno storce il naso alle parole “grande crescita”. La Viola ha perso posizioni e sicurezza ma il tecnico non è d’accordo: «Togliendo il recupero di Bologna, credo che nelle ultime quattro ci siamo comportati bene. Forse potevamo fare qualcosa in più in trasferta, ma siamo reduci dalla gran prestazione con la Lazio e anche da alcune partite giocate con un livello tecnico e un’efficienza diversa rispetto a gennaio e inizio febbraio. Questo conferma che siamo in crescita. Mancano due mesi e mezzo, ci sono impegni difficili, tante partite di livello alto e sapete tutti quali sono le difficoltà nelle coppe. Ma se alziamo il livello di prestazione, secondo me possiamo trovare quella continuità che abbiamo avuto l’anno scorso».
Tra guerra e traguardi Il Maccabi invece dovrà trovare chissà quali motivazioni per giocare una gara mentre in Israele e in Palestina si continua a morire. Italiano, chiamato a un parere, dice: «Siamo tutti qui a pregare per sperare che si trovi la pace perché non vorremmo più vedere ancora guerra e distruzione. Siamo qui che insieme a tutta la gente coinvolta a pregare. È una partita tosta e difficile anche per questo, a livello emotivo. Più per loro che per noi. Ma dobbiamo pensare al campo. Lo scorso anno siamo riusciti a raggiungere una finale bellissima, con partite belle. Anche quest’anno vogliamo arrivare lì, e ci giochiamo le nostre carte. Sarà molto più complesso però. Perché il valore della Conference si è alzato».