Il Real rischia grosso col Lipsia Lo salvano Vinicius e la traversa
I Blancos aggrediti e pure schiacciati, la punta brasiliana rischia il rosso. Poi segna, ma nel finale tedeschi vicini al 2-1
«Noi pessimi, loro fenomenali » , dice Nacho a fine gara, ed è la fotografia di una serata di enorme sofferenza per il Madrid chiusa fortunosamente col passaggio ai quarti. Il Bernabeu nel primo tempo ha fischiato e fischiato e fischiato, sperando di svegliare i suoi. Nella ripresa non ha potuto fischiare perché i fedeli della parrocchia blanca erano impegnati a trattenere il fiato di fronte all’assedio del Lipsia.
Proteste È finita 1-1 e il Real Madrid passa ai quarti perché in Germania aveva vinto 1-0. Il tecnico Rose all’andata si è lamentato per la rete annullata a Sesko, ieri ha bissato prendendosela con l’italiano Massa che non ha espulso Vinicius quando, senza motivo, senza spiegazione, senza senso, ha aggredito un avversario a centrocampo prendendolo per il collo dopo averlo steso proditoriamente. Massa ha scelto il giallo, e poco dopo Vinicius ha portato in vantaggio il Madrid con un bel gol propiziato da un furto di Kroos e costruito da una grande conduzione di Bellingham, che poi ha messo il pallone con estrema precisione sulla corsa di Vinicius (65’). Quindicesimo gol stagionale del brasiliano, che però continua a soffrire di pericolosi cortocircuiti.
L’assedio Era solo il terzo tiro dei padroni di casa, il secondo tra i pali. Madrid confuso dal disegno iniziale di Ancelotti, che ha messo Nacho per Rodrygo sovraffollando il centrocampo in un 4-3-3 con Kroos tra Tchouameni (pessimo) e Camavinga, sostituito nella pausa da Rordygo e relativo passaggio a un 4-4-2 disordinato, asimmetrico e poco produttivo. Il Madrid col vantaggio pensava di aver chiuso i giochi ma il Lipsia aveva altre idee e le qualità per metterle in atto. Tempo 3 minuti e Orban, capitano brillante, ha trovato il pari volando di testa su un cross di Raum, con Nacho dormiente come tante altre volte. Da lì Madrid arretrato e impaurito e salvato dalla traversa che ha respinto il pallonetto di Dani Olmo al 92’. Carlo respira, il Bernabeu con lui.