Sedici simulazioni per trovare l’assetto ideale
La Ferrari ha fiducia di potersi avvicinare alla Red Bull. La convinzione dei tecnici di Maranello poggia sulle caratteristiche del circuito di Gedda e su un’ampia serie di simulazioni effettuate nella fase di preparazione di questo fine settimana. Sono state provate diverse configurazioni di profilo delle ali, in particolare di quella posteriore. Da indiscrezioni, sono state almeno sedici le sessioni al simulatore, in cui sono state combinate tra loro non solo le configurazioni alari, ma anche l’assetto dinamico, a livello di altezze da terra della vettura e risposta della sospensione posteriore. In Arabia Saudita sono state portate due versioni di ala posteriore. Anzi, sarebbe più corretto dire quattro: le due versioni adottate su questo tracciato lo scorso anno, caratterizzate da una doppia variante da basso carico, con una ancor più estremizzata. Altrettante versioni hanno riguardato il profilo inferiore (beam wing). Nel corso delle prove libere sono stati fatti esperimenti per valutare quale, fra tutte, fosse la combinazione che fornisse il bilanciamento più corretto della monoposto. Nel dettaglio, in FP1 è stato compiuto un confronto diretto tra una versione di ala caratterizzata dal profilo principale più carico tra i due disponibili, abbinato prima alla beam wing biplana e poi alla versione con un singolo elemento. Per la FP2 la scelta è caduta sulla seconda combinazione, cioè flap superiore più carico e singolo profilo inferiore. Entrambi i piloti avevano trovato questo mix il compromesso più efficace tra equilibro ed efficienza aerodinamica. Impressione confermata dai dati della telemetria. Va ricordato che a Gedda è importante ottenere una alta velocità di punta sui rettilinei e carico nei curvoni per garantire tenuta di strada. Inoltre gioca un ruolo non secondario, per valutare le possibilità di avvicinamento della SF-24 alla RB20 in gara, il ridottissimo degrado degli pneumatici dovuto all’asfalto poco abrasivo del Corniche Circuit. Una caratteristica che va incontro alla Ferrari. Ieri Leclerc ha effettuato il long run nella seconda sessione montando le gomme soft, mostrando un passo valido.