La Gazzetta dello Sport

CALZONA DELUSO

«Il Napoli ha faticato e concesso troppo Ma su Osimhen era rigore netto»

- di Vincenzo D’Angelo INVIATO A BARCELLONA

La sensazione è che avessimo le qualità per passare il turno. Ora testa al campionato

Stanislav Lobotka

Potevamo fare il gol del pareggio, se non fai gol contro queste squadre forti poi subisci

Amir Rrahmani «Ora tutto sul campionato. Cerchiamo vittorie in serie per salire in alto in classifica»

«Sullo 0-2 tutto si è fatto più difficile Perché il Var non è intervenut­o su Osi?»

Il sogno Mondiale finisce qui, almeno di clamorosi colpi di scena relativi al possibile ricorso in tribunale contro la qualificaz­ione della Juve, causa squalifica che aveva estromesso i bianconeri da questa stagione europea. La Fifa, intanto, fa i compliment­i alla Juve per l’accesso al torneo del 2025. Doppia beffa, insomma. Ma al di là di quel che sarà, a Barcellona si chiude definitiva­mente il ciclo del Napoli campione d’Italia, che paga errori di programmaz­ione e mercato troppo grandi per poter davvero credere di ripetere il miracolo sportivo targato Spalletti. Aurelio De Laurentiis si è assunto le responsabi­lità, ma questo non è servito a spingere la squadra oltre le mille intemperie della stagione. Due allenatori sbagliati che hanno condiziona­to sei mesi di lavoro, poi l’arrivo di Francesco Calzona ha riportato un po’ di luce ma ci vorrà tempo per tornare il giocattolo perfetto che ha incantato in Italia e in Europa.

Speranza E, a oggi, Calzona, ha un futuro a breve temine: il mandato scade il 30 giugno, poi chissà. «È una persona affidabili­ssima e per questo mi sono affidato a lui in quest’anno un po’ complicato» ha detto De Laurentiis prima del match. Poi ha aggiunto: «Il passato è passato, forse avrei dovuto non impuntarmi e non concedere a Spalletti di andare via. Nella vita però quando si lavora bisogna andare tutti d’accordo, altrimenti c’è un clima on cui non si vada nessuna parte». Fiducia, dunque, nonostante tutto. Per Aurelio già questo Napoli può tornare quello dello scorso anno: «Credo di sì, da quello che ho visto sia in allenament­o che in partita. Dobbiamo perfeziona­re il meccanismo e dare il tempo di farlo. Il tempo però non ce l’abbiamo e dobbiamo curare il possibile».

Rammarico Ciccio Calzona aveva chiesto coraggio, ma i primi minuti del Napoli sono stati da film horror. «C’è delusione perché siamo venuti qui per cercare di vincere ma non ci siamo riusciti. Siamo partiti malissimo, perdendo tanti palloni e concedendo molte ripartenze – l’analisi del tecnico – All’andata era un discorso diverso. Ero arrivato da un giorno, era difficile organizzar­e qualcosa. Questa era una serata diversa. Andando avanti abbiamo aggiustato qualcosa ma sotto di 2-0 era più difficile recuperare». I cambi non hanno inciso e forse Politano poteva rimanere ancora in campo. «Era stanco e in panchina ho calciatori di ottimo livello. Volevo tenere il Barcellona sotto pressione: c’è stato un momento in cui stavano soffrendo e servivano forze fresche. Ma Politano ha fatto un’ottima partita anche stavolta. Nel finale ho messo dentro qualche attaccante in più e abbiamo perso compattezz­a. Questa squadra ha bisogno di certezze, non abbiamo il tempo di provare troppe cose». Poi sul rigore non dato a Osimhen: «Sembrava netto, non capisco perché il Var a certi livelli non interviene…». E sulla volata Champions: «Dobbiamo fare punti e cullare il sogno di raggiunger­e posizioni importanti, mancano tantissime partite e cercheremo di fare prestazion­i importanti e vittorie in serie».

Big al buio Oltre alle certezze, ieri sono mancate le stelle. Osimhen si è divorato il gol in avvio quasi come quello di Kvara a San Siro nei quarti di andata di un anno fa: segnale negativo per le leggi del calcio. Victor è sparito di scena, Kvaratskhe­lia non è invece riuscito mai a prendere per mano i suoi come voleva e poteva. Per Victor è stata l’ultima europea col Napoli, per Kvara il futuro comincia a breve. De Laurentiis prova già a coccolarlo e risponde al suo agente: «L’offerta irrinuncia­bile deve arrivare a me e non a lui. Kvara ha ancora tanti anni con noi e io vorrei estendergl­i il contratto: al Napoli ha espresso il meglio di sé ed è giusto che questa valorizzaz­ione noi la pagheremo». Maggio sarà il mese della verità.

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Il tecnico del Napoli Francesco Calzona, 55 anni, e Khvicha Kvaratskhe­lia, 23
GETTY IMAGES Calzona e Kvara Il tecnico del Napoli Francesco Calzona, 55 anni, e Khvicha Kvaratskhe­lia, 23
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