La Gazzetta dello Sport

Il presidente chiama il gruppo per dare serenità e fiducia a Inzaghi

- di Davide Stoppini INVIATO A MADRID

Non c’è ma si sente. Come prima di Riad, quando con un messaggio decise di motivare la squadra verso la conquista della Supercoppa. Steven Zhang l’ha rifatto. Ha voluto incoraggia­re i suoi: il suo invito è arrivato qui a Madrid, ai dirigenti, a Simone Inzaghi con il quale si è sentito al telefono e alla squadra, attraverso il contatto diretto con alcuni leader del gruppo. E’ arrivata, in definitiva, la spinta a prendersi la vetrina che spetta all’Inter, l’ingresso tra le prime otto d’Europa. Non è un passaggio scontato: il presidente sa che questa è una serata delicata. E così ha trasferito alcuni concetti: la tranquilli­tà dei forti, ovvero la serenità che l’Inter deve avere per un lavoro che è stato svolto ottimament­e. E dunque stasera non servirà far altro rispetto a quel che Lautaro e compagni hanno già dimostrato di saper fare. E poi l’orgoglio per il percorso svolto fin qui, che deve essere la ragione per scendere in campo senza paura. E infine, la vicinanza in tutti gli aspetti della proprietà, che ha già promesso un premio di due milioni di euro in caso di approdo ai quarti di finale.

Nel G8 Tutto questo da Zhang, che ha deciso comunque di mantenere un profilo basso. Siamo dentro la tappa di un percorso che l’Inter immagina ancora lungo. Ora l’ostacolo si chiama Atletico. Ma in ballo non c’è solo una qualificaz­ione ai quarti di finale. C’è la stabilità di un gruppo di lavoro dentro il G8 del calcio, il traguardo che Zhang si era prefissato quando ancora inseguiva il ritorno in Europa del club. L’Inter deve essere sempre tra le otto squadre che arrivano a giocarsi la Champions in primavera, questo è il pensiero del presidente, trasmesso al management nerazzurro. «Abbiamo buone fondamenta, lo abbiamo dimostrato anche qui in finale», disse Zhang la notte di Istanbul, mentre ancora provava a digerire la sconfitta contro il Manchester City. Una qualificaz­ione stasera vale una conferma, pur dentro un gruppo che rispetto alla finale in Turchia è cambiato moltissimo. E una conferma – se lo scudetto non bastasse – che quelle scelte sono state giuste.

Con Barella Giusta come la retromarci­a di Nicolò Barella, che ha deciso di chiedere pubblicame­nte scusa per la simulazion­e contro il Genoa. Zhang ha particolar­mente apprezzato la decisione del centrocamp­ista di parlare dopo la gara di Bologna. E nelle ultime ore si è voluto compliment­are personalme­nte con il giocatore, facendogli arrivare la sua vicinanza. Quel gesto, nell’idea di Zhang, rispecchia perfettame­nte i valori del club. I valori del campo, invece, si vedranno stasera. Serve un pass per il G8. Anche per gustarsi un ritorno in Europa sempre più imminente: aprile è il mese giusto.

L’Inter ha delle buone basi, lo ha dimostrato anche qui nella finale persa con il City

Steven Zhang Presidente Inter (Dopo Istanbul)

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