La Gazzetta dello Sport

«Perfezione Bagnaia»

Capirossi incorona il campione Ducati: «Fa sempre risultato ma per il tris mondiale ha tantissimi rivali»

- di Mario Salvini IPP

Igran premi se li vede tutti. «E anche i test, anche le possibili nuove piste dove si potrebbe andare a correre...», aggiunge ridendo. Loris Capirossi vede ogni benedetta gara in calendario per mestiere, con la capacità di sovrintend­ere a tutto come richiesto dal suo ruolo di direttore di gara. Ma anche con l’occhio clinico dell’ex che di GP ne ha corsi 328, e 29 li ha vinti, con ben tre Mondiali conquistat­i. Per capire insomma se e quanto la prima gara in Qatar potrà prefigurar­e l’intera stagione 2024 è la persona più giusta. «Una gara fantastica di Pecco», attacca. «È stato molto bravo nella gestione di tutto. Con Martin che si è dimostrato seconda forza. Mi sembra ci siano tutti i presuppost­i per un campionato molto interessan­te. Sabato nella Sprint abbiamo avuto tre case diverse sul podio, Sarà affascinan­te...».

► Stupito dalla «gara fantastica» di Pecco?

«È stato molto bravo a interpreta­re la partenza. Con aggressivi­tà nel momento in cui serviva. È il più forte che c’è in questo momento. Negli anni è cresciuto tantissimo, e adesso sta difendendo con forza il numero uno che porta sulla carena».

► Se lo sarebbe aspettato qualche anno fa?

«Ha dimostrato di avere molto talento fin da subito. E in più è uno che impara molto e che è sempre attento a tutti i particolar­i. Poi negli anni passati ha fatto qualche errore, ma è normale, perché se vuoi andar forte devi rischiare. Domenica intanto però ha fatto tutto alla perfezione».

► Però tutti ripetono che in ogni GP ci sono 8-10 piloti che puntano alla vittoria...

«Ed è assolutame­nte così. Per questo dico che sarà un Mondiale molto avvincente, anche sulla base di quello che abbiamo visto negli ultimi anni in cui ci sono stati tanti vincitori dei singoli GP. Poi i titoli li ha vinti Pecco. Quello che posso dire di sicuro è che non sarà un campionato monotono».

► Sì, un po’ diverso dalla Formula 1…

«Eh, lì c’è questa dittatura di Verstappen che è incredibil­e: non lascia una briciola a nessuno. Ma la Ferrari alla prima gara con Sainz e all’ultima con Leclerc qualcosa di buono ha fatto vedere...».

► Leclerc e Verstappen, i suoi vicini di casa…

«A Monaco siamo tutti in un chilometro quadrato. Charles lo incontro spesso, Max meno. Con Charles chiacchier­iamo di tutto: le moto gli piacciono molto, è interessat­o alla MotoGP».

► Mettiamo in graduatori­a i rivali di Pecco…

«Martin vorrà in tutti modi fare meglio dell’anno scorso. C’è la KTM che è molto cresciuta e sarà molto competitiv­a con Binder. Anche l’Aprilia ha fatto progressi. E poi ci sono Bastianini, Marquez, in tanti vorranno dire la loro. Tutti possono far sudare il titolo a Bagnaia».

► Ecco, che idea si è fatto di Marquez ducatista?

«L’ho visto tranquillo, sorridente. Ha fatto un fine settimana perfetto, senza errori. Sia nella Sprint che in gara è arrivato a pochi secondi dal vincitore. Appena avrà un po’ più di padronanza della squadra e del mezzo sarà molto forte. E non servirà tanto tempo, tra un paio di gare sarà pronto».

► La scelta di rifiutare la Ducati ufficiale di Pramac è stato un errore per Bezzecchi?

«No, ha fatto quello che si sentiva. Adesso sta un po’ faticando con la moto del 2023. Ma è una questione di adattament­o, perché con quella moto Di Giannanton­io è andato bene. Chi va forte non va forte per caso. E il Bez l’anno scorso è andato molto forte. Ha solo bisogno di capire un po’ meglio questa GP23».

► La sensazione è stata che il divario tra la Ducati del 2024 e quella del 2023 sia più ampio di quello che c’era l’anno scorso tra la 2023 e la 2022…

«Era la pista sbagliata per fare quel tipo di consideraz­ioni. A Losail serve tanto feeling sulla moto, e serve tanto motore. E proprio sul motore magari quella differenza si vede di più, ma poi arriveremo su piste, tipo Jerez o anche già la prossima di Portimao, dove il motore farà meno la differenza e la cosa non si noterà così tanto. Poi è vero, la differenza c’è: Ducati quest’anno ha fatto una super bella moto. E soprattutt­o la cosa molto significat­iva è che piace tanto a tutti e quattro i suoi piloti».

► Acosta è quel fenomeno che dicono in tanti?

Martin A Losail si è dimostrato seconda forza, vorrà fare meglio dell’anno scorso in tutti i modi

Marquez Sarà presto competitiv­o Non servirà tanto tempo: tra un paio di gare sarà pronto

Bezzecchi Fatica un po’, deve solo capire meglio la GP23. Se vai forte non è mai per caso

Acosta Ha davvero talento, la sua forza è pure quella di essere semplice, è simpatico a tutti L’ex pilota, oggi nella direzione gara, giudica Pecco: «In Qatar è stato fantastico, da Martin a Marquez però in tanti puntano alla vittoria. Ktm e Aprilia sono cresciute, sarà una stagione affascinan­te»

«Sì. Ha tanto talento, ha già vinto due Mondiali di certo non per caso, ora ha bisogno di un po’ di esperienza in più, ma va forte, molto forte. Domenica ha dato spettacolo. Ed è molto bello vedere che arrivano giovani capaci di mettere un po’ di pepe sulla coda dei più esperti. La sua forza è anche quella di essere semplice, molto tranquillo. Ed è anche questo aspetto che secondo me lo rende così bravo. Pedro poi piace, è simpatico a tutti, e non è molto facile quando vinci spesso».

► L’Aprilia come le è sembrata?

«Un po’ in difficoltà domenica. Ma nella Sprint ha fatto vedere quali sono le sue possibilit­à».

► E in tutto questo Honda e Yamaha sono rimaste fuori dai primi dieci posti.

«Torneranno, hanno le concession­i e potranno girare molto di più, potranno sviluppare i motori. E ce ne sarà bisogno, perché di sicuro non sono a livello di Aprilia, Ktm e Ducati».

► Quartararo s’è stancato? Lascerà la Yamaha?

«Difficile. È intelligen­te, crede molto nella causa Yamaha. Poi, non è che ci siano 2000 posti disponibil­i, ci saranno tanti cambi nel corso della stagione: essendo lui uno dei più forti, Yamaha farà molto bene a tenerselo stretto».

► In cosa potrebbe migliorare ancora Pecco?

«Non ha bisogno di migliorare niente. Basta vederlo nell’arco del fine settimana: al venerdì non è mai velocissim­o, studia la situazione, vuole capire la correlazio­ne tra la moto e la pista. Poi il sabato e la domenica arriva sempre».

 ?? EPA ?? Tre titoli Francesco Bagnaia, 27 anni, ha vinto il Mondiale Moto2 nel 2018 e quello MotoGP nel 2022 e 2023
EPA Tre titoli Francesco Bagnaia, 27 anni, ha vinto il Mondiale Moto2 nel 2018 e quello MotoGP nel 2022 e 2023
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A destra Marc Marquez, 31 anni, otto volte campione del mondo, in lotta con Pedro Acosta, 19 anni e due titoli, debuttante in MotoGP
Due generazion­i a confronto A destra Marc Marquez, 31 anni, otto volte campione del mondo, in lotta con Pedro Acosta, 19 anni e due titoli, debuttante in MotoGP

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