POLVERIERA LAZIO CIRO E LA MOGLIE INSULTATI «ORA DENUNCIO»
Due attacchi davanti alla scuola del figlio e a casa. Il capitano da eroe e a capro espiatorio. Ma oggi gioca
Nei giorni scorsi il giocatore era stato oggetto di insulti sui social come Luis Alberto
Da eroe e idolo assoluto a capro espiatorio e bersaglio di insulti e aggressioni verbali. Non è la prima volta che nel calcio si assiste ad un repentino rovesciamento di giudizi nei confronti di un campione. Ma quanto accaduto a Ciro Immobile è davvero pazzesco. E si fa fatica a crederlo nonostante ci si sia ormai abituati davvero a tutto. Nel mondo del calcio e non solo.
I fatti Il capitano della Lazio, l’idolo assoluto della tifoseria biancoceleste, il record-man di gol (206) nella storia ultracentenaria del club romano, è stato oggetto per due volte di insulti e aggressioni verbali nelle ultime ore a Roma. Da parte di individui che sono tifosi laziali, anche se si fa fatica a considerarli tali. È accaduto la prima volta mercoledì mattina mentre Ciro accompagnava a scuola, insieme con la moglie Jessica, il figlio Mattia di 4 anni. Un gruppo di individui lo ha apostrofato pesantemente, nonostante con lui e la moglie ci fosse, appunto, il figlioletto. Poi un nuovo episodio nel pomeriggio di giovedì, questa volta la vittima è stata la sola Jessica, che nei pressi della loro abitazione è stata insultata per il comportamento del marito. La colpa di Immobile? Si possono fare solo delle supposizioni. Ma sembra chiaro che per questi pseudo-tifosi l’attaccante sia stato ritenuto il principale responsabile del flop della Lazio in campionato e delle conseguenti dimissioni di Sarri. Negli ultimi giorni, prima di questi due deprecabili episodi, in effetti il capitano era stato criticato da parte dell’ambiente laziale per lo scarso rendimento avuto nel corso di questa stagione (anche se poi, in Champions, i suoi gol sono stati decisivi per arrivare fino agli ottavi). Le critiche, per quanto sicuramente ingenerose, ci possono stare, gli eccessi accaduti nelle ultime ore assoltamente no. Perché, oltre alle aggressioni verbali, vanno registrati anche i pesanti insulti che il giocatore ha ricevuto via social. Al suo post di ringraziamento nei confronti di Sarri (pubblicato dopo l’uscita di scena dell’allenatore) sono giunte repliche al veleno da parte di parecchi tifosi. Una situazione analoga (ma in questo caso per fortuna non si è arrivati agli stessi eccessi) l’ha vissuta pure Luis Alberto. Anche per lo spagnolo (pure lui ritenuto evidentemente responsabile dell’addio di Sarri) sono piovuti insulti via social.
Le reazioni Per Immobile, comprensibilmente turbato da quanto accaduto, sono arrivati immediati l’abbraccio e la solidarietà della Lazio e di tutto il mondo del calcio. Il suo club ha diramato una nota con cui «esprime piena solidarietà al proprio capitano Ciro Immobile ed alla sua famiglia per le inquietanti ed inaccettabili aggressioni subite nei giorni scorsi. Lo sport, e di conseguenza il suo valore etico, deve rimanere tale: qualsiasi atto di violenza verbale o fisica deve ricevere condanna unanime, fermamente e senza giustificazioni». Al fianco di Immobile si è prontamente schierata anche l’associazione italiana calciatori, con un comunicato con cui esprime solidarietà e vicinanza al capitano della Lazio e alla sua famiglia per l’aggressione subita. Anche il presidente della Figc Gravina ha mandato un abbraccio a Immobile. Con queste parole: «L’aggressione verbale a Immobile e alla sua famiglia è vergognosa. Conosco Ciro da diversi anni, è un calciatore straordinario, estremamente sensibile, e un professionista esemplare, a lui va tutta la mia solidarietà». Comunicati e prese di posizione che hanno rincuorato Immobile. Il capitano però ha deciso di non lasciar perdere, di non fare spallucce e andare avanti come se niente fosse. Denuncerà questi episodi
alle autorità giudiziarie. E lo farà «per l’istigazione all’odio di alcuni organi di stampa che hanno riportato ricostruzioni non inerenti alla realtà».
A Frosinone Frosino Tra i tanti attestati di stima e affetto quello che a Immobile ha fatto maggiormente piacere è stata la vicinanz dei compagni di squadra. Alla cui guida, da capitano, stasera scenderà in campo a Frosinone iin una partita che - tra tutto quello che è successo negli ultimi giorni - è passata quasi in secondo piano. Non è però di questo avviso Immobile che cercherà sul campo, con i fatti, di smentire la minoranza di tifosi che lo ha preso di mira. In panchina ci sarà Giovanni Martusciello in quella che sarà la sua prima ed anche ultima (visto che Tudor è in arrivo) partita da allenatore della Lazio. Vorrà a tutti i costi vincerla e per questo ha deciso di andare sul sicuro e di non fare alcun cambio. Nè negli uomini né soprattutto nel modulo. Che, almeno in partenza sarà il consueto 4-3-3 sarriano. Ma poi, a gara in corso, potrebbe anche trasformarsi in un 4-2-3-1 che il tecnico pro tempore ha provato ieri in allenamento.
Sarò al mio posto oggi. Ritornare in Serie B per me non era una possibilità eppure sta capitando
Danilo Iervolino Presidente Salernitana
Condanna unanime e piena solidarietà dal suo club, dall’Aic e dalla Figc