La Gazzetta dello Sport

PELLEGRINI-GOL POI UN MURO LA PISTA CHAMPIONS È APERTA

Gialloross­i stanchi, poco spettacolo ma vittoria importante per restare quinti a 3 punti dal Bologna Un buon Sassuolo deve arrendersi

- di G.B. Olivero

Che sia un comodo rettilineo o un percorso tortuoso, la Roma trova sempre la strada per vincere. E nella volata per l’Europa questa è una qualità importante. Non si può infatti pretendere di giocare sempre bene o di dominare gli avversari o di controllar­e le partite. A volte, soprattutt­o quando la stanchezza fisica e mentale si fa sentire, bisogna saper soffrire e farsi bastare la prodezza di un campione. Il Sassuolo ha disputato una gara solida e nel finale è andato vicino a un pareggio che sarebbe stato meritato per l’intensità della prestazion­e e la capacità di accettare lo svantaggio evitando il raddoppio gialloross­o e alzando le frequenze nel finale. E invece sorride ancora Daniele De Rossi, che si conferma al quinto posto, tiene il passo del Bologna, comincia a vedere i contorni della maglia della Juve (il vantaggio dei bianconeri sui gialloross­i è passato da +20 a +8 durante la gestione del nuovo tecnico) e soprattutt­o si gode l’ennesima prova di carattere della sua squadra, brava a capitalizz­are una splendida giocata di Lorenzo Pellegrini. Il capitano, rinato dopo l’addio di Mourinho, ha risolto la gara con un’azione personale e un preciso tiro da fuori.

Molta lentezza Non è stata una gran partita, nonostante una cornice spettacola­re. Allo stadio si sono presentati 66.871 spettatori, record per l’Olimpico dalla riapertura totale post Covid. Ma la Roma ha viaggiato fin dall’inizio su ritmi troppo bassi. De Rossi ha provato a dribblare la stanchezza della sfida europea di giovedì cambiando il terzino destro, un centrale di difesa, un centrocamp­ista e l’intero tridente. Il Sassuolo, però, è stato bravo a schermare gli avversari, che quando le gambe girano poco avvertono di più l’assenza di Dybala. Ballardini piazza Henrique sulle tracce di Paredes e il 42-3-1 di partenza diventa senza palla un 4-4-1-1 in cui agli esterni Defrel e Laurientè viene chiesto un attento lavoro di copertura. La Roma ci prova alzando in contempora­nea i due terzini e attivando i cinque canali offensivi, stringendo gli esterni alti vicini a Lukaku. Però la circolazio­ne è lenta e così quando la palla arriva al quintetto il Sassuolo è ben piazzato con un centrale di centrocamp­o più basso in aiuto della difesa. Così nel primo tempo non ci sono tiri nello specchio e le uniche due occasioni gialloross­e, in apertura (5’) e chiusura (46’), nascono da cross perfetti di Spinazzola e Pellegrini che Lukaku di testa non sfrutta mandando fuori: soprattutt­o nel secondo caso si tratta di un errore grave per il centravant­i.

Gestione e paura L’infortunio di Spinazzola costringe De Rossi a inserire Angeliño. Il tecnico chiede anche a Pellegrini di alzarsi un po’ di più e ad Aouar di svariare per scarabocch­iare l’attenta difesa del Sassuolo. Il gol, arrivato subito dopo l’intervallo, esalta la classe di Pellegrini e punisce nell’occasione la tendenza di Racic e Obiang a schiacciar­si verso la porta: il capitano della Roma passa tra Defrel e Pedersen e poi può prendere la mira perché nessuno dei due mediani esce per impedirgli la conclusion­e. Trovato il vantaggio, ai gialloross­i resta la seconda metà del compito: resistere in una situazione di stanchezza. La squadra fatica a ripartire, il Sassuolo rimane ordinato per non rischiare il raddoppio in vista dell’assalto finale. La Roma si abbassa, De Rossi inserisce Baldanzi e Celik per avere una gamba migliore da usare nelle ripartenze. Le difficoltà gialloross­e nascono anche perché Lukaku vive una giornata negativa, non riesce a difendere il pallone e a far salire i compagni. E quando gli capita l’occasione per raddoppiar­e non riesce a centrare la porta, complice anche una buona chiusura di Erlic. La Roma, quindi, cerca di gestire il possesso difendendo con la palla. Nell’ultimo quarto d’ora il Sassuolo (che giocando così può credere nella salvezza) cresce e costruisce una grande occasione per pareggiare: cross di Bajrami, deviazione di Llorente verso la propria porta, riflesso di Svilar che con il tacco manda la palla sul palo e tap-in in curva di Viti. C’è anche un po’ di fortuna, ma bisogna meritarsel­a e ieri, come sempre, per vincere la Roma ha dato tutto quello che aveva.

Se contassero solo i cartellini e i numeri il Bologna sarebbe decimo. Per questo ci crediamo È stata una vittoria importante: andare alla sosta con un pareggio sarebbe stata una mazzata Daniele De Rossi

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 ?? FORNELLI ?? L’esultanza del capitano Lorenzo Pellegrini riceve l’abbraccio di Aouar, Lukaku e del tecnico De Rossi dopo aver realizzato il gol-vittoria contro il Sassuolo
FORNELLI L’esultanza del capitano Lorenzo Pellegrini riceve l’abbraccio di Aouar, Lukaku e del tecnico De Rossi dopo aver realizzato il gol-vittoria contro il Sassuolo

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