Più forte dei ko Il talento del Bayer piace a tutte le big
Che dire di un giocatore che a 20 anni ha già superato la rottura di un crociato e ora rischia di spezzare un tabù che resiste da 120 anni? Prima di Florian Wirtz, al Bayer avevano coniato un bel soprannome in Germania: Neverkusen. Zero titoli per le Aspirine in Bundesliga. Oggi il Leverkusen è primo con 10 punti di vantaggio sul Bayern Monaco, nei quarti di Europa League e in semifinale di Coppa di Germania, grazie a un’orchestra diretta alla perfezione da Xabi Alonso, che ha proprio in Wirtz la sua punta di diamante, per classe e coinvolgimento nello sviluppo del gioco. Il classe 2003 è uno dei due trequartisti della squadra, ma mentre l’altro, Hofmann, attacca di più la profondità, lui ama svariare in orizzontale catalizzando più palloni possibili da trasformare in occasioni da gol per i compagni. Risultato? Già 17 assist in stagione, cui si aggiungono 11 reti, perché ogni tanto anche a Wirtz piace prendersi qualche soddisfazione personale. A proposito, con la Germania ancora non ha fatto gol, ma c’è da scommettere che all’Europeo avrà la sua occasione. Sarà un’altra vetrina con cui mostrarsi al mondo, per giunta in casa. Ma Wirtz pare destinato a prendersi le copertine dei giornali anche nelle settimane successive, perché con ogni probabilità sarà uno dei nomi più caldi dell’estate di calciomercato. Piace praticamente a tutte le big d’Europa. Hans-Joachim, il papà agente, ha provato a raffreddare le cose poco prima di Natale: «Al momento tutto è orientato verso la permanenza di Florian a Leverkusen». Sarà sincero, ma credergli è tremendamente difficile.