La Gazzetta dello Sport

«Vederli trionfare così sarebbe troppo Evitiamo la beffa»

L’ex rossonero: «La sfida con la Roma in Europa League può dare la spinta»

- di Marco Fallisi MILANO

«Giochiamoc­ela, tutta la vita. E battiamo l’Inter. Vederli festeggiar­e lo scudetto in casa nostra sarebbe uno smacco». Filippo Galli è stato un professore della difesa nel Milan degli Immortali, ma per una volta gioca in attacco. A sentirlo parlare, ne vale la pena: «Potendo scegliere tra un derby da giocare contro l’Inter già campione d’Italia e un derby che può assegnare matematica­mente il titolo ai nerazzurri, scelgo la seconda opzione. L’Inter, di fatto, il campionato lo ha già vinto, ma la certezza aritmetica non può, non deve arrivare il 22 aprile: per il Milan sarebbe una doppia beffa».

► La prima qual è?

«Beh, Inter e Milan questa estate erano partite per giocarsi la seconda stella e Inzaghi ha staccato Pioli già a metà della corsa. Una bella botta. Che diventereb­be pesantissi­ma qualora festeggias­sero quella seconda stella proprio in casa dei rossoneri».

► I derby di Milano hanno segnato lotte scudetto, semifinali di Champions, Supercoppe italiane e Coppe Italia, ma quello che può succedere il 22 aprile sarebbe un inedito assoluto. In caso di sconfitta, quanto peserebbe la cosa per i tifosi milanisti?

«Tanto, tantissimo. Ricordiamo­ci che il Milan arriva da cinque sconfitte su cinque nel 2023, i tifosi sono già parecchio scottati da questa manita nerazzurra. Un ko che cucirebbe lo scudetto sulle maglie dell’Inter rischiereb­be di “macchiare” il passato recente del Milan. Non lo cancellere­bbe, ma lo farebbe passare in secondo piano».

► La partita si giocherà dopo il ritorno dei quarti di Europa League con la Roma.

«Incrocio non semplice, perché i gialloross­i hanno cambiato passo e sono in salute. Merito di De Rossi, la sua Roma gioca un calcio propositiv­o e offensivo. E questo, paradossal­mente, può diventare un assist per i rossoneri: il Milan soffre le avversarie chiuse e dà il meglio nelle partite giocate a viso aperto. Sarà una bella battaglia, e se il Milan la vincerà si presenterà alla sfida con l’Inter con una spinta importante».

► A proposito di spinte, tornare a battere l’Inter dopo 5 ko di fila, magari rinviando la festa scudetto nerazzurra, può far guadagnare punti a Pioli per l’eventuale riconferma?

«Potrebbe essere un rafforzati­vo. Ma sono convinto che a Pioli serva di più: serve una vittoria importante, un trofeo che permetta al Milan di rivalutare questa annata. L’Europa League sarà decisiva. E Pioli può vincerla: la squadra è con lui e riesce a trovare sempre le energie quando tutto sembra perduto. Questo Milan ha una forza morale speciale».

► Però ha anche 14 punti di ritardo dall’Inter. Il divario rispecchia la differenza di valore tra le due squadre?

«No. Il gap si è creato in autunno, quando gli infortuni hanno decimato la rosa milanista privando Pioli di tutti i centrali difensivi. Senza quel passaggio a vuoto, il Milan sarebbe potuto restare in scia all’Inter. Che sta comunque giocando un campionato straordina­rio».

► Che San Siro si immagina per l’appuntamen­to del 22 aprile?

«Con uno scudetto nell’aria, la temperatur­a non potrà che essere bollente, fuori e dentro lo stadio. I tifosi milanisti sosterrann­o Leao e compagni come sempre, ne sono sicuro. Anche se molto dipenderà... dalla Roma. Se il Milan si presentass­e di fronte all’Inter con una semifinale di Europa League in tasca...»

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Filippo Galli, 60 anni, ha giocato con il Milan dal 1983 al 1996, vincendo 17 trofei tra cui cinque scudetti e tre Coppe dei Campioni/ Champions
LAPRESSE Col Diavolo 17 trofei Filippo Galli, 60 anni, ha giocato con il Milan dal 1983 al 1996, vincendo 17 trofei tra cui cinque scudetti e tre Coppe dei Campioni/ Champions

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