La Gazzetta dello Sport

Inzaghi deve cambiare: in attesa del mercato De Vrij nuovo perno E Bisseck ora scalpita

- di Filippo Conticello

Lo scenario I nerazzurri potrebbero essere costretti a spremere di più l’olandese. E il tedesco cresce

Eadesso cosa succederà a Francesco Acerbi, inzaghiano di ferro, colonna dell’Inter che veleggia verso la seconda stella (e che si sarebbe risparmiat­a volentieri questa spina appena prima di festeggiar­e)? I nerazzurri hanno costruito il loro fortino difensivo anche grazie al 36enne oggi finito nella tempesta e adesso provano a stare in equilibrio tra garantismo, necessità di proteggere il proprio tesserato, ma pure volontà di allontanar­e da sé ogni allusione al razzismo. Per questo, in caso di condanna, saranno presi provvedime­nti e con ciò non si intende solo una multa: verrà valutato con attenzione il futuro stesso del giocatore in nerazzurro. Visto che la via della difesa nel processo è molto stretta ed è reale il rischio di prendere una stangata (il minimo secondo il codice sportivo è di dieci giornate), è normale che l’Inter pensi a come affrontare questo ultimo tratto di strada verso la meta senza il suo centrale: in caso di assenza prolungata di Acerbi, le soluzioni arretrate in mano a Inzaghi non mancano, da Stefan De Vrij che ha trovato sempre più continuità a Yann Bisseck ormai in rampa di lancio. Poi verrebbe il tempo di cercare un sostituto di qualità da piazzare al centro della difesa, compatibil­mente al budget da usare.

Nel futuro Se l’iter delle indagini andasse veloce, è possibile che il giudice sportivo proclami la sentenza già prima del ritorno in campo dopo la sosta. Se la sentenza slittasse oltre il match dell’1 aprile contro l’Empoli, almeno in teoria, Acerbi potrebbe giocare a San Siro come se nulla fosse. Dopo l’audizione di domani e, man mano che si entrerà nel vivo dell’allenament­o, lo staff d’accordo con la società deciderà sull’opportunit­à di spedirlo o meno in campo in quel caso: anche se avrebbe la possibilit­à di allenarsi mentre i compagni saranno impegnati in nazionale, la sua condizione psicologic­a non sarebbe certo delle migliori. Insomma, è più che probabile che il centralone nella difesa a tre torni a essere comunque De Vrij. In una stagione giocata a livelli superiori della precedente, l’olandese porta solo una macchia di sugo sulla camicia: l’ha imbrattata Memphis Depay, dispettoso compagno di nazionale. Quei minuti finali al Metropolit­ano tormentera­nno a lungo le notti di Stefan, e non sono le sue, ma non cambiano il giudizio sulla crescita globale del difensore, capace di ritrovare centralità nell’Inter a 32 anni. Senza Acerbi, tornerà a essere lui il perno di Inzaghi, come ai vecchi tempi, e magari anche nella prossima stagione: l’aver allungato il contratto fino al 2025 ha avuto un peso. In una squadra senza Acerbi, De Vrij sarebbe l’unico centrale duro e puro da usare nel sistema a tre di Inzaghi, ma non dovrebbe certo soffrire di solitudine: altri colleghi potranno essere adattati se servisse, non solo Bastoni. Il rampante Bisseck avrebbe comunque visto crescere il minutaggio da qui alla fine, sia per meriti acquisiti sul campo sia perché tutto il club ha grandi progetti sul tedescone. Questo 23enne ha passato la stagione a imparare i movimenti da difensore di centro-destra, l’ormai famoso “braccetto” che nel calcio di Inzaghi è la prima catapulta verso l’attacco. Nelle terre di De Vrij si è mosso meno, se non in qualche allenament­o, ma le doti fisiche e tecniche gli permettono di governare qualsiasi posizione. Il futuro è suo, da capire se sarà anche di Acerbi.

 ?? ?? I due “colleghi” Stefan De Vrij, 32, “marca” in allenament­o il compagno Yann Bisseck, 23: per entrambi atteso un finale di stagione da protagonis­ti
I due “colleghi” Stefan De Vrij, 32, “marca” in allenament­o il compagno Yann Bisseck, 23: per entrambi atteso un finale di stagione da protagonis­ti

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