La Gazzetta dello Sport

Coppa italiana

Haak scatenata festa Conegliano Finale con Milano La Champions si assegnerà il 5 maggio a Istanbul. La svedese ed Egonu le stelle

- di Davide Romani

Il piccolo paese di provincia contro la grande metropoli. La finale di Champions League femminile sarà tutto un discorso italiano e a contenders­i la massima competizio­ne europea saranno Conegliano e Milano. Ieri nella sfida di ritorno della semifinale le venete hanno giocato una delle migliori partite della stagione non lasciando spazio all’Eczacibasi campione del mondo. Lontana parente della squadra impaurita che si era trovata sotto 2-0 nella gara d’andata prima di ribaltarla fino al 3-2 finale, l’Imoco ha subito aggredito la partita. La lucidità della polacca Wolosz in regia, la solidità difensiva di De Gennaro, la presenze a muro di Fahr e De Kruijf e i colpi spettacola­ri della svedese Haak. Con questi ingredient­i Conegliano ha chiuso 3-1 il match e ha conquistat­o la quarta finale nelle ultime cinque edizioni con un successo nel 2021, l’ultimo di un club italiano. «Dobbiamo essere orgogliosi di queste ragazze, per come hanno approcciat­o la partita e per come si sono riprese dopo il 3° set perso – analizza Daniele Santarelli, tecnico di Conegliano -. Non era facile in questo ambiente così caldo».

Imbattibil­i Una vittoria che permette a Conegliano di continuare nella striscia d’imbattibil­ità arrivata a quota 41 (39 in stagione). Le venete non perdono dall’11 maggio 2023, gara-3 della finale scudetto, proprio contro quel Vero Volley Milano che il 5 maggio a Istanbul sfiderà De Gennaro e compagne nella finalissim­a. «Abbiamo giocato una grande partita, di squadra, con il giusto atteggiame­nto – riassume Monica De Gennaro, libero di Conegliano - anche quando l’Eczacibasi ha tentato di reagire nel 3° set. Milano, ci vediamo in finale».

Sfida tra bomber Tra 45 giorni a Istanbul la finale femminile vivrà della sfida tra le due regine delle rispettive squadre: Isabelle Haak per Conegliano e Paola Egonu per Milano. Prima della finale sono la seconda (Haak a 221 punti) e la terza (Egonu con 199) miglior realizzatr­ice della manifestaz­ione (al 1° posto la serba Boskovic con 259 ma con una gara in più, eliminata ieri). Di certo l’esito della finale – la quinta nella storia della manifestaz­ione giocata da due squadre italiane - dipenderà dall’impatto che riuscirann­o ad avere queste due stelle. «Avremo tempo per prepararla perché ora dobbiamo rituffarci nel campionato – ha raccontato Daniele Santarelli -. Domenica c’è l’ultima giornata (Conegliano già sicura del 1° posto, ndr) e poi inizierann­o i playoff scudetto». Intanto l’Italia si coccola il triplete europeo: con i trionfi di Novara in Challenge Cup e Chieri, ieri sera, in Coppa Cev, il nostro movimento si assicura l’en plein come successo l’ultima volta nel 2019.

 ?? ?? Sorriso svedese L’esultanza di Isabelle Haak, 24 anni, protagonis­ta ieri con 29 punti
Sorriso svedese L’esultanza di Isabelle Haak, 24 anni, protagonis­ta ieri con 29 punti

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