Sorriso Juric: il Torino ritrova il suo multiruolo
C’è l’ok dei medici, lunedì torna in campo: per la gara con il Monza il tecnico avrà un’opzione in più sia in difesa che a centrocampo
na buona notizia rallegra Ivan Juric nella preparazione della delicata sfida col Monza. I medici hanno autorizzato Adrien Tameze a lavorare anche sul campo, il che significa che ha smaltito la distrazione al bicipite femorale della gamba destra accusata in allenamento il 23 febbraio che lo ha obbligato a saltare le ultime quattro partite. Il francese va considerato recuperato, da lunedì torna stabilmente in gruppo e quindi sarà convocabile per il match contro gli ambiziosi brianzoli, che attualmente sopravanzano il Toro di un punto. Tameze è una risorsa preziosa in assoluto, ma diventa preziosissima se la si mette in relazione col lungo stop di Djidji e Ilic.
UDoppio utilizzo Del rientro di questi due giocatori considerati fondamentali da Juric non si potrà parlare prima di metà aprile, questo è pacifico. Ed ecco che il fatto di poter impiegare Tameze sia come difensore di destra in alternativa a Vojvoda (scoperta recentissima in questo ruolo, cioè a Udine) sia come propulsore di centrocampo in aiuto a Ricci e Gineitis, non può che confortare l’allenatore croato. Volendo allargare il discorso degli utili ricambi possiamo inserire certamente Linetty, altro soldatino che quando lo metti dentro va a combattere senza far storie. Però il polacco può essere sfruttato unicamente nel mezzo del campo, mentre Tameze rappresenta un vero jolly.
I ruoli Finora l’ex veronese è stato impiegato più da difensore che nel suo naturale ruolo di centrocampista. Su 20 presenze, 12 volte ha fatto il marcatore di destra e 8 il mediano (più gli 8’ finali di Lecce). E va rimarcato come da vice Djidji sia rimasto in campo sino al termine (o quasi) in otto confronti mentre da centrocampista le partite disputate per intero sono due. Eppure, stare nel vivo del gioco è il compito che predilige. Ma il nostro Adrien sa adattarsi, è di quei giocatori che antepongono l’interesse collettivo a quello personale. Con il Monza, nell’andata dell’11 novembre, gli toccò appunto la chiusura della fascia destra (Djidji non era ancora a posto dopo l’operazione estiva) e rimase nella mischia sino al minuto 86. Stavolta Juric deciderà solo alla vigilia se mandarlo in campo, quando, e spenderlo con quale incarico. Difficile, comunque, che giochi dal 1’.
Con il Monza Da difensore di destra è favorito Vojvoda perché a Udine è stato tra i giocatori più incisivi del Toro (è stato suo il cross da cui è nato il gol di Zapata) riuscendo a sfruttare il suo dinamismo e l’abitudine a costruire l’azione acquisita nei panni dell’ala di fascia mancina: meriterebbe la conferma. Diciamo pure che il kosovaro e Tameze hanno in comune, partendo da dietro, questa capacità di aggiungersi ai centrocampisti come quinto uomo di manovra. Ed entrambi possono essere sfruttati anche come alternative a Rodriguez e Bellanova, pedine che rientreranno dai rispettivi impegni internazionali solo a ridosso della gara col Monza. Volendo invece “vedere” Tameze sulla linea mediana, non si può fare a meno di ipotizzarlo come ricambio a partita in corso di Ricci o di Gineitis. Ovvero i due centrocampisti che, stando alle parole di Juric del post Udinese, sono destinati a fare coppia fissa da qui a fine torneo. O almeno sino a quando Ilic tornerà disponibile.