Occhi sul futuro
Koopmeiners addio Atalanta? Kamada e Cherki le piste buone L’olandese non è in vendita, ma Juve e Liverpool sono tentate
Panoramica La Dea segue il giapponese della Lazio e il baby talento del Lione
L’eventuale cessione di Teun Koopmeiners non sorprenderà l’Atalanta. Il club bergamasco lavora come ogni stagione in vista di quella successiva e anche a centrocampo i nomi seguiti ci sono. Daichi Kamada della Lazio e Rayan Cherki del Lione, per esempio, sono due buonissimi profili che potrebbero inserirsi nel meccanismo di Gian Piero Gasperini.
L’Atalanta Ma la premessa su Koopmeiners è doverosa e fondamentale per capire il momento. Le sue dichiarazioni dal ritiro dell’Olanda («Ho detto all’Atalanta che in estate voglio andarmene») non trovano riscontro in casa del club. Dal quale non arriva alcuna conferma di tale richiesta. Anzi, l’olandese non viene ritenuto sul mercato (così come Ederson, l’altro pezzo pregiato della rosa) e solo in caso di un’offerta decisamente allettante si inizierebbe a trattare. Un’offerta che dovrebbe arrivare intorno ai 60 milioni visto che nella scorsa estate ne sono stati rifiutati circa 50. L’Atalanta non ha bisogno di vendere, ha una situazione florida sia dal punto di vista sportivo sia dal punto di vista finanziario. La Juventus (o il Liverpool) lo sanno bene. Anche perché Koopmeiners nel settembre del 2023, cioè dopo la corposa offerta rifiutata dal club, ha allungato il contratto con la Dea fino al 2027, quindi irrobustendo le radici con la società. Il suo futuro è tutto da decifrare anche perché bisogna attendere il finale di campionato: come finirebbe se l’Atalanta raggiungesse la Champions?
Kamada Detto questo la Dea scandaglia il mercato, ma non per cercare un sostituto di Koopmeiners da marzo. Lo fa per sua natura, per la serie di scout che ha in giro per l’Italia e per il mondo. Dunque i nomi di Kamada e Cherki potrebbero rappresentare buone basi su cui ragionare. Il giapponese arriva da una stagione altalenante con la Lazio. Nel periodo finale della gestione di Maurizio Sarri non ha trovato molto spazio. Nel 2024 ha infilato sei panchine senza entrare in campo, giocando titolare solo in occasione della prima partita dell’anno contro l’Udinese. I primi 45’, poi è stato sostituito. E lì il feeling si è interrotto, assottigliato. Fino alle panchine e ai pochi minuti giocati. Però il suo è un profilo internazionale robusto. Viaggia per il 28 anni, è nel pieno della maturità e conta 31 presenze con la nazionale maggiore. Ha vinto in Germania e anche in Europa con l’Eintracht Francoforte e ha una buonissima duttilità di utilizzo. Può fare sia il centrocampista sia il trequartista, perfetto per il sistema di gioco di Gasperini che ama avere a disposizione elementi che si possono spostare senza perderne le qualità. La Lazio lo ha preso a costo zero facendogli firmare un contratto fino al 2026 con opzione fino al 2027.
Cherki Profilo diverso anche per motivi anagrafici quello di Cherki. Talento sconfinato, i cui margini ancora non si conoscono bene. Nemmeno a Lione, dove è entrato nel vivaio a 7 anni lo sanno. Lui è un trequartista puro, portato per indole a cercare spazi dietro la punta anche svariando sull’esterno. Francese di origini algerine, ha un po’ di Italia in casa visto che la nonna paterna è di Bari. Con la Francia ha giocato a livello di Under 16, 19 e 21. Ha il contratto in scadenza nel 2025 e potrebbe essere un vantaggio per l’Atalanta nel caso volesse affondare il colpo perché la sua valutazione di 20-25 milioni potrebbe abbassarsi notevolmente a un anno dalla scadenza. Talento puro, abile nel trovare la giocata ispirata e in grado anche di abbassarsi ben sotto il livello del trequartista per aiutare i compagni a uscire da situazioni complicate. Un giocatore che, vista l’età, potrebbe anche diventare un investimento.