La Gazzetta dello Sport

PER ALLEGRI E PIOLI CONFERMA VICINA NONOSTANTE I TIFOSI

- di ANDREA DI CARO

Allegri-in, Allegri-out. Pioli is on fire, Basta Pioli. Dall’inizio della stagione, ma anche nella precedente per la verità, i tecnici di Juve e Milan vivono sulle montagne russe. Sempre sul filo della contestazi­one dei tifosi. Il passato nel calcio conta poco, tutto viene fagocitato dal presente e allora, nonostante la gratitudin­e, passano in secondo piano i 5 scudetti di fila vinti e le due finali di Champions raggiunte da Max nel precedente ciclo bianconero, così come il miracoloso scudetto, i secondi posti e la semifinale di Champions di Stefano in rossonero. Pesano di più, pare, i tre anni senza trofei e con poco spettacolo di Allegri, i tanti derby persi, l’uscita dal girone Champions e l’andamento altalenant­e dell’altro. Entrambi hanno il contratto in scadenza nel 2025.

Da tempo si racconta che se Allegri non è stato cambiato lo scorso anno lo deve quasi solo all’accordo monstre che gli aveva fatto firmare Agnelli (9 milioni di euro all’anno per 4 stagioni). E che Pioli sia stato facilitato nel restare solo dal cambio di proprietà.

Verità, esagerazio­ni, cattiverie? Resta il fatto che le tifoserie non risparmian­o quasi niente ai due allenatori e, nello sfogatoio rappresent­ato dai social, sembrerebb­ero molto più felici di liberarsi di loro piuttosto che vederli alla guida delle rispettive squadre anche l’anno prossimo.

I due tecnici vivono adesso momenti diversi. Allegri dopo essere stato a lungo attaccato all’Inter, ha conquistat­o appena 7 punti nelle ultime 8 gare, media da retrocessi­one che ha permesso al Milan di scavalcare la Juve. Max continua a sottolinea­reineare - non senza un certo nervosismo nelle ultime uscite - che l’obiettivo del club è tornare in Champions e dunque lui è perfettame­nte in linea con quanto gli è stato chiesto. C’è poi ancora la Coppa Italia a portata di mano se supererà la semifinale con la Lazio. Però è indubbio che dopo aver riconquist­ato nella prima parte la fiducia di parte della tifoseria, ora l’ha nuovamente perduta.

Pioli invece ha vissuto una prima parte difficile con l’uscita dalla Champions e l’ennesimo derby perso contro l’Inter che si avvia alla seconda stella, ma nel 2024 ha tenuto un buon ritmo, ha scavalcato la Juve e ora sfiderà la Roma nei quarti di EL. Ma nonostante l’ultimo tratto di strada abbia regalato soddisfazi­oni, basta un turnover sbagliato che piovono critiche pesanti.

La sensazione è che, nonostante valore e curriculum, qualcosa si sia ormai rotto nel rapporto tra i tecnici e le due piazze. Anche se, si sa, i tifosi sono spesso umorali e basta un trofeo per far risalire sul carro chi è sceso.

La novità dell’ultima settimana però, attraverso rumors fatti filtrare dai due club, è che ci sia la volontà di confermare sia Allegri sia Pioli. Non sarebbero necessarie né la vittoria dell’Europa League né quella della Coppa Italia per proseguire la storia: basterebbe ad entrambi la qualificaz­ione in Champions, che sembra sicura. Promesse reali o di circostanz­a per evitare le continue fastidiose ipotesi di mercato e poi a fine stagione si vedrà? Perché nonostante le buone intenzioni se Allegri continuass­e con questo ritmo sarebbe complicato ripresenta­rlo. Così come sarebbe difficilis­simo riproporre Pioli se uscisse contro la Roma in Europa League e perdesse il derby.

Juve e Milan sembrano voler proseguire con i due tecnici senza farsi condiziona­re dalla piazza: ma sarà vero?

In ogni caso, al momento, i club sembrano non farsi condiziona­re dalle piazze. E spesso questa scelta si rivela esatta come hanno dimostrato i Friedkin esonerando Mourinho, molto amato dai tifosi, e affidando la Roma a De Rossi che la sta facendo volare. Ma nel confermare dei tecnici contestati i club devono mettere in conto il forte rischio, per non dire la certezza, che alla prima difficoltà l'anno prossimo si ripartirà con gli hashtag #Allegriout #BastaPioli.

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 ?? ?? In campo Da sinistra Stefano Pioli, 58 anni, tecnico del Milan dal 2019 (1 scudetto), e Massimilan­o Allegri, 56 anni, che allena la Juve dal 2021 dopo averla guidata dal 2014 al 2019 (5 scudetti)
In campo Da sinistra Stefano Pioli, 58 anni, tecnico del Milan dal 2019 (1 scudetto), e Massimilan­o Allegri, 56 anni, che allena la Juve dal 2021 dopo averla guidata dal 2014 al 2019 (5 scudetti)

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