PER ALLEGRI E PIOLI CONFERMA VICINA NONOSTANTE I TIFOSI
Allegri-in, Allegri-out. Pioli is on fire, Basta Pioli. Dall’inizio della stagione, ma anche nella precedente per la verità, i tecnici di Juve e Milan vivono sulle montagne russe. Sempre sul filo della contestazione dei tifosi. Il passato nel calcio conta poco, tutto viene fagocitato dal presente e allora, nonostante la gratitudine, passano in secondo piano i 5 scudetti di fila vinti e le due finali di Champions raggiunte da Max nel precedente ciclo bianconero, così come il miracoloso scudetto, i secondi posti e la semifinale di Champions di Stefano in rossonero. Pesano di più, pare, i tre anni senza trofei e con poco spettacolo di Allegri, i tanti derby persi, l’uscita dal girone Champions e l’andamento altalenante dell’altro. Entrambi hanno il contratto in scadenza nel 2025.
Da tempo si racconta che se Allegri non è stato cambiato lo scorso anno lo deve quasi solo all’accordo monstre che gli aveva fatto firmare Agnelli (9 milioni di euro all’anno per 4 stagioni). E che Pioli sia stato facilitato nel restare solo dal cambio di proprietà.
Verità, esagerazioni, cattiverie? Resta il fatto che le tifoserie non risparmiano quasi niente ai due allenatori e, nello sfogatoio rappresentato dai social, sembrerebbero molto più felici di liberarsi di loro piuttosto che vederli alla guida delle rispettive squadre anche l’anno prossimo.
I due tecnici vivono adesso momenti diversi. Allegri dopo essere stato a lungo attaccato all’Inter, ha conquistato appena 7 punti nelle ultime 8 gare, media da retrocessione che ha permesso al Milan di scavalcare la Juve. Max continua a sottolineareineare - non senza un certo nervosismo nelle ultime uscite - che l’obiettivo del club è tornare in Champions e dunque lui è perfettamente in linea con quanto gli è stato chiesto. C’è poi ancora la Coppa Italia a portata di mano se supererà la semifinale con la Lazio. Però è indubbio che dopo aver riconquistato nella prima parte la fiducia di parte della tifoseria, ora l’ha nuovamente perduta.
Pioli invece ha vissuto una prima parte difficile con l’uscita dalla Champions e l’ennesimo derby perso contro l’Inter che si avvia alla seconda stella, ma nel 2024 ha tenuto un buon ritmo, ha scavalcato la Juve e ora sfiderà la Roma nei quarti di EL. Ma nonostante l’ultimo tratto di strada abbia regalato soddisfazioni, basta un turnover sbagliato che piovono critiche pesanti.
La sensazione è che, nonostante valore e curriculum, qualcosa si sia ormai rotto nel rapporto tra i tecnici e le due piazze. Anche se, si sa, i tifosi sono spesso umorali e basta un trofeo per far risalire sul carro chi è sceso.
La novità dell’ultima settimana però, attraverso rumors fatti filtrare dai due club, è che ci sia la volontà di confermare sia Allegri sia Pioli. Non sarebbero necessarie né la vittoria dell’Europa League né quella della Coppa Italia per proseguire la storia: basterebbe ad entrambi la qualificazione in Champions, che sembra sicura. Promesse reali o di circostanza per evitare le continue fastidiose ipotesi di mercato e poi a fine stagione si vedrà? Perché nonostante le buone intenzioni se Allegri continuasse con questo ritmo sarebbe complicato ripresentarlo. Così come sarebbe difficilissimo riproporre Pioli se uscisse contro la Roma in Europa League e perdesse il derby.
Juve e Milan sembrano voler proseguire con i due tecnici senza farsi condizionare dalla piazza: ma sarà vero?
In ogni caso, al momento, i club sembrano non farsi condizionare dalle piazze. E spesso questa scelta si rivela esatta come hanno dimostrato i Friedkin esonerando Mourinho, molto amato dai tifosi, e affidando la Roma a De Rossi che la sta facendo volare. Ma nel confermare dei tecnici contestati i club devono mettere in conto il forte rischio, per non dire la certezza, che alla prima difficoltà l'anno prossimo si ripartirà con gli hashtag #Allegriout #BastaPioli.