«Siamo in lotta per il Mondiale? La strada è lunga»
Charles e Carlos si aiutano a vicenda. Sono stati perfetti
Frederic Vasseur Team principal Ferrari
Nonostante tutto - la festa, gli elogi, il legittimo entusiasmo - per Frederic Vasseur resta difficile sostenere che il gap con la Red Bull sia stato ora completamente colmato, anche se la gara di Melbourne autorizzerebbe a sognare in grande. «Credo che sia davvero prematuro parlare da parte nostra di lotta per il Mondiale con la Red Bull». Sia chiaro, «abbiamo fatto un grosso passo avanti rispetto alla scorsa stagione», così come appare logico che pure a Suzuka, nel weekend del 7 aprile, verrà adottato lo stesso fruttuoso schema di lavoro del GP di ieri: «Non vogliamo arrivare a conclusioni diverse già oggi» riguardo ai rapporti di forza al vertice. La vetta è (più) vicina, ma la salita non è ancora conclusa: «Dobbiamo impegnarci in futuro allo stesso modo, senza pensare di essere arrivati, rimanendo concentrati sui nostri obiettivi».
Condivisione Nel rapporto e nella capacità di rapportarsi l’uno con l’altro fra Sainz e Leclerc sta uno dei principali punti di forza della Rossa: «L’ho sempre detto - spiega il team principal della Rossa -, loro si spingono a vicenda per migliorare sessione dopo sessione, e anche in gara hanno dimostrato grande intelligenza, nel momento in cui abbiamo chiesto a entrambi di mantenere le posizioni. In tal senso sono stati perfetti»
Punti di forza Certi limiti del recente passato non appartengono più alla Ferrari di oggi, e Vasseur riconosce come «la macchina di quest’anno sia più facilmente leggibile da noi e dai piloti, e possieda una base migliore per svilupparla e migliorarla nel corso del weekend. Riusciamo ad essere più costanti, al contrario dell’anno dell’anno scorso. È stato uno dei weekend più puliti degli ultimi dodici mesi, ma siamo ancora all’inizio della stagione...». Sulla bilancia bisogna mettere anche lo stop di Verstappen («non sappiamo se questa doppietta sarebbe arrivata senza il suo ritiro»), ma comunque «dobbiamo goderci quello che è successo, abbiamo ancora 21 gare per lottare con Max. Il passo è stato ottimo sin dall’inizio. Dalle FP1 abbiamo trovato quello giusto, siamo stati sempre davanti e molto costanti sul long run». Ma è pur vero che «a Suzuka sarà una situazione completamente diversa e si ripartirà da zero», dunque «resta un percorso ancora molto lungo davanti a noi». Una doppietta che va, insomma, contestualizzata nella realtà. Senza false certezze, ma con sano realismo: «Non abbiamo più test invernali, quindi ci serviranno ancora un paio di gare per capire meglio la macchina». Ma se questo è l’inizio di una nuova storia...