MAX ALLA PROVA TUDOR TRE SFIDE IN UN MESE PER BLINDARE CHAMPIONS COPPA ITALIA E... FUTURO
La Juve è senza centravanti: Allegri affida l’attacco a Kean. L’ex bianconero all’esordio punta su Castellanos per rilanciare le ambizioni Lazio
L’ultimo successo in casa bianconera porta anche la sua firma. Igor Tudor era il secondo di Andrea Pirlo quando la Signora festeggiò la Coppa Italia vinta a Reggio Emilia battendo l’Atalanta. Un lungo passato da giocatore e uno molto più breve da vice allenatore. Tudor fu esonerato come tutto lo staff per fare posto al ritorno di Massimiliano Allegri, di nuovo al timone del vascello dopo essere stato mandato via nell’estate 2019. Da allora (2021) la Juventus non ha più sbaciucchiato trofei ma Max può tornare a farlo se supererà l’ostacolo Lazio nella doppia semifinale di Coppa Italia (2 e 23 aprile). Prima però dovrà affrontare i biancocelesti in campionato, nel giorno del debutto di Igor. Incroci pericolosi: il futuro della Juventus (tra Champions da conquistare e finale di Coppa da agguantare) e pure del tecnico passa per l’ex scudiero della Signora.
Tudor cambia Allegri insiste
Domenica di riposo, lunedì tutti al lavoro. Juventus e Lazio oggi riprenderanno ad allenarsi. Tudor vuole dare subito un suo timbro alla Lazio. Il tecnico croato arrivato dopo le dimissioni di Sarri e la parentesi di Martusciello a Frosinone sta progettando il passaggio al 3-4-2-1 che rappresenterebbe una svolta rispetto al 4-3-3 della precedente gestione. Molto probabile che il nuovo corso tattico parta già con la Juventus. Allegri invece non ha intenzione di passare al tridente, soluzione che per il momento ritiene valida solo a gara in corso. «Devo tener conto degli equilibri della squadra», ha detto dopo il pari con il Genoa, irritandosi parecchio dopo una domanda sulle tre punte.
Rilancio Immobile e fiducia a Kean
Nei primi quattro giorni di allenamenti a Formello Tudor ha provato nuove posizioni in campo per alcuni big. In difesa, Romagnoli agirà nel mezzo. Luis Alberto sarà spostato dal ruolo di interno a quello di trequartista. «Per me può giocare ovunque: anche davanti alla difesa, come dietro alla punta. L’ho visto motivato e orgoglioso», ha spiegato il tecnico. Da vedere come verrà risolto il ballottaggio al centro dell’attacco fra Immobile e Castellanos: «Ho parlato con Ciro. Ha voglia di dare il suo contributo», ha detto il tecnico, ma la doppietta al Frosinone ha risollevato le quotazioni di Castellanos. Tudor ha aperto comunque il fronte anche all’utilizzo di due punte. Da seguire l’ipotesi di Felipe Anderson sulla sinistra del centrocampo, a tutta fascia: forse non solo un esperimento in allenamento. In casa Juventus invece peserà parecchio la doppia assenza di Vlahovic, squalificato, e Milik, infortunato. «Giocherà Kean oppure Chiesa può fare il centravanti», ha tagliato corto Allegri, ma la prima ipotesi
Igor Tudor è un doppio ex: l’ex difensore croato è stato prima giocatore (dal 1998 al 2005 e poi nel 2006-07) e poi 13 anni dopo è tornato alla Juventus con il ruolo di allenatore in seconda (2020). Con Andrea Pirlo ha vinto una Supercoppa e una Coppa Italia e sono stati gli ultimi trofei vinti dalla Juventus. A fine stagione fu esonerato con Pirlo e tutto lo staff. con Chiesa a supporto pare la più plausibile. Kean non gioca titolareare da quasi 5 mesi (11 no-novembre, Monza-Juve), proprio in coppia con Chiesa. Rispetto all’ultima partita Max ritroverà dall’inizio Rabiot, un recupero prezioso per alzare il livello del centrocampo.
Che impegni tra derby e Milan
La doppia sfida contro i bianconeri nel giro di tre giorni e poi il derby di sabato 6 aprile: un avvio in salita per Tudor, da ex all’incrocio con la Juventus. «Conta poco il passato, ora c’è da prepararsi al meglio. Io sono carico per tutte le gare, quando affronti squadre come la Juventus anche per i ragazzi ci sono più motivazioni. Saranno due belle sfide e poi c’è anche il derby. Vogliamo partire subito forte». Il calendario non aiuta nemmeno la Juventus, che dopo la Lazio affronterà Fiorentina e Torino e chiuderà il mese di aprile con il big match contro il Milan. I 7 punti conquistati nelle ultime 8 partite non inducono all’ottimismo: l’imperativo è invertire la tendenza per mettere al sicuro la Champions. «Servono 11 punti per qualificarci», ha ricordato Allegri ai suoi. Quarto posto che per i biancocelesti è distante 11 punti.