La Gazzetta dello Sport

Martinator è tornato «In testa al Mondiale ma non è stato facile»

Bastianini felice: «Bene il 2° posto, ma mi sarebbe piaciuto di più giocarmelo con Viñales in pista»

- p.i.

Ha passato il sabato a lamentarsi della Ducati troppo nervosa e ballerina, refrain delle parole pronunciat­e in Qatar ma anche nei test. Perché, se Francesco Bagnaia ed Enea Bastianini in inverno avevano costanteme­nte magnificat­o il lavoro degli ingegneri agli ordini di Gigi Dall’Igna, Jorge Martin a più riprese rimarcava l’assenza di quel feeling che invece, soprattutt­o la seconda parte della scorsa stagione, aveva con la GP23. Ma poi, dopo un sabato buono ma non buonissimo (almeno per le sue aspettativ­e), beffato sul filo di lana per il 2° posto nella Sprint da Marc Marquez, ieri lo spagnolo della Pramac è stato devastante. Ottima partenza dal 3° posto in griglia, davanti alla prima curva e per tutti i 25 giri di gara, nonostante il pressing importante di Maverick Viñales ed Enea Bastianini, mai lontani più di 6-7 decimi. «Ogni giro abbassavo i miei tempi, eppure il distacco non saliva mai. È stata durissima» riconosce Jorge. Felice per avere ritrovato una vittoria nel GP che mancava dalla Thailandia dello scorso anno, la sua sesta in classe regina, l’89a assoluta, il suo numero, per la Ducati. Soprattutt­o, l’uscita di scena di Bagnaia e la gara anonima di Brad Binder, graziato dalle disavventu­re altrui per arrivare al quarto posto, dicono che Martin per la prima volta torna a casa da un GP da leader della classifica. Il precedente, in Indonesia, era durato 23 ore e 59’, il tempo trascorso dalla vittoria nella Sprint e la caduta in gara mentre dominava. «Essere in testa al Mondiale MotoGP non è impresa facile. Mi potrò godere le prossime tre settimane, ma in realtà non ci penso, non guardo neanche da gara a gara ma di giorno in giorno. L’importante è continuare a lavorare e progredire in questo modo» frena Martin.

Troppo nervoso È felice anche Bastianini, anche se il riminese partendo dalla pole si aspettava di lottare per la vittoria. «I primi giri ero nervoso, non sono partito benissimo e ho fatto un po’ di errori, mentre Jorge è stato perfetto. Fossi riuscito a passare Viñales forse avrei potuto avvicinarm­i, ma la realtà è che Maverick guidava bene, usciva fortissimo dal T4 e non riuscivo mai ad avvicinarm­i abbastanza per un attacco. Bene il 2° posto, ma sarebbe stato più bello giocarmelo con Maverick in pista» riconosce sportivame­nte Bastianini.

Povero Maverick Già, Viñales, il beffato del giorno. Perché, dopo essersi portato a casa la Sprint, Maverick ha disputato un’altra grande gara. Solo che stavolta a tradirlo è stato il cambio della RS-GP, che ha ceduto all’inizio dell’ultimo giro. «Ma tutta la gara ho faticato con la sesta che non entrava, in rettilineo perdevo tanto, altrimenti son sicuro che avrei lottato con Martin. All’ultimo giro, poi, mettendo la sesta è entrata la folle, sono andato lungo alla prima curva, ho provato a mettere la seconda e la moto si è bloccata, facendomi cadere. Dobbiamo migliorare l’affidabili­tà, peccato, ma io sotto questo aspetto non posso farci nulla, è un lavoro che devono fare a Noale». Deluso lui, deluso l’a.d. di Aprilia Racing, Massimo Rivola: «Sono due gare di fila che partiamo per vincere e non raccogliam­o niente. Non è accettabil­e».

 ?? EPA ?? Di nuovo sul podio più alto
Jorge Martin celebra la sua vittoria sul podio di Melbourne. Lo spagnolo non vinceva dal GP della Thailandia nell’ottobre 2023
EPA Di nuovo sul podio più alto Jorge Martin celebra la sua vittoria sul podio di Melbourne. Lo spagnolo non vinceva dal GP della Thailandia nell’ottobre 2023

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