La Gazzetta dello Sport

A Calzona servono soltanto i tre punti Un’agenda fitta incombe su Gasp

- s.v.

Lo scontro diretto tra coloro che sono sospesi, che ambiscono alla Champions, più l’Atalanta del Napoli, e che forse dovranno accontenta­rsi dell’Europa minore. Faccia a faccia giochista tra Francesco Calzona e Gian Piero Gasperini nello stadio intitolato a Maradona. Calzona “prega” perché stasera Khvicha Kvaratskhe­lia esca indenne da Georgia-Grecia, uno dei tre spareggi per l’Europeo di giugno. Gasperini dovrà rinunciare con ogni probabilit­à a Charles De Ketelaere, bloccato da un risentimen­to muscolare. Non sarà una partita banale, negli ultimi anni quelle tra Napoli e Atalanta non lo sono mai state. Calzona gioca per mantenere il Napoli nell’Europa maggiore e per guadagnars­i la conferma su una panchina a cui tiene molto. Gasperini non deve dimostrare più niente, casomai ha il problema opposto di un tempo lungo alle spalle: allena l’Atalanta dal 2016, questa è la sua ottava stagione a Bergamo, è diventato il Ferguson della Dea.

Quanti impegni L’Atalanta è a meno sette dal quarto posto del Bologna e a meno quattro dal quinto della Roma, però c’è l’asterisco della partita in meno, il match contro la Fiorentina rinviato per la tragedia di Joe Barone. Un recupero non facile da collocare, anche perché in aprile l’Atalanta ha l’agenda strapiena, dovrà districars­i tra il campionato, le semifinali di Coppa Italia contro la Fiorentina, il 3 e il 24 aprile, e i quarti di Europa League contro il Liverpool, l’11 e il 18 del mese. Questo calendario fitto rappresent­a la complicazi­one delle complicazi­oni, Gasperini l’alchimista dovrà usare il dosatore per evitare che la squadra sbielli.

Realismo A nove giornate dalla fine, il Napoli ha il dovere di provare ad acciuffare la Champions, però con realismo: sarà dura mangiare nove punti al Bologna e sei alla Roma e sperare nel contempo che l’Atalanta si inceppi. Sotto questo profilo, per il Napoli lo scontro diretto di sabato è quasi decisivo: vincere o mettersi il cuore in pace. L’Atalanta potrebbe accettare un pareggio, anche se il punto non alimentere­bbe granché il sogno del ritorno nell’Europa grande. Il Napoli con il pareggio ci farebbe poco e dalla volata Champions passerebbe allo sprint per l’Europa League o la Conference, amara conclusion­e di una stagione nata male, proseguita peggio e aggiustata un po’ verso la fine dell’inverno. Le voci sui possibili sostituti di Calzona non aiutano a tenere insieme i cocci del Napoli post scudetto. Tira aria di Napoli anno zero, di rifondazio­ne per la ripartenza. In caso di sconfitta con l’Atalanta, la tendenza si acuirebbe. L’Europa League o, peggio, la Conference non lenirebber­o alcuna amarezza, casomai la acuirebber­o.

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Francesco Calzona,
55 anni, e Gian Piero Gasperini, 66 anni: i tecnici di Napoli e Atalanta non si sono mai incontrati
GETTY La prima sfida Francesco Calzona, 55 anni, e Gian Piero Gasperini, 66 anni: i tecnici di Napoli e Atalanta non si sono mai incontrati
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