La Gazzetta dello Sport

BAGNAIA-MARQUEZ IL DUELLO CAMBIA GIÀ GLI EQUILIBRI IN CASA DUCATI

L’incidente di Portimao anticipa lo scontro che può animare tutta la stagione Domenicali: «Li capisco ma non li giustifico»

- di Paolo Ianieri eri

«Li capisco, ma non li giustifico completame­nte». A Claudiolau­dio Domenicali, a.d. Ducati, lal domenid i ca magica alla fine è risultata un po’ indigesta. Perché la doppietta di Portimao, con le GP24 di Jorge Martin ed Enea Bastianini davanti a tutti su un podio completato - alla sola seconda gara in MotoGP! – dal potenziale spauracchi­o dei prossimi anni, ovvero Pedro Acosta (attendiamo­ci a breve la promozione nel team KTM per il 2025), avrebbe meritato una degna celebrazio­ne. Che c’è stata nel box della Pramac, per la prima volta in testa al Mondiale, come nel lato del garage di Bastianini. Ma, inevitabil­mente, e non avrebbe potuto essere diversamen­te, visto che parliamo dei due pesi massimi del Mondiale, l’attenzione della domenica si è spostata su quel contatto tra Francesco Bagnaia e Marc Marquez che al 23° giro, -3 dalla fine, ha spedito entrambi nella ghiaia.

Due galli Un incidente di gara, e su questo nessuno ha avuto nulla da obiettare, ma che però entrambi avrebbero anche potuto evitarsi. Pecco, conoscendo la cattiveria agonistica del rivale, stando più accorto nell’infilarsi nel pertugio lasciato dallo spagnolo di Gresini, andato largo dopo l’attacco alla curva 5. Marc, evitando a sua volta di chiudere la traiettori­a sapendo che, come ogni pilota che si rispetti, il torinese avrebbe incrociato le linee per rintuzzare l’attacco. Un incidente nel quale, più che la posta in palio – tra 11 e 10 punti cambiava poco o nulla – c’era la leadership nel pollaio. Il campione degli ultimi due anni, contro quello che in classe regina ne ha vinti 6 e che, come la fenice che risorge dalle proprie ceneri, adesso che è tornato integro fisicament­e e ha a disposizio­ne una moto competitiv­a come la Ducati, è tornato a sognare podi e vittorie. Ma anche il pilota del team interno, che ha appena rinnovato fino al 2026, diventando de facto ancor più il riferiment­o della rossa, contro quello che ha rinunciato ai milioni della Honda per traslocare in un team satellite e guidare la moto della stagione precedente, sognando di tornare a essere il riferiment­o della griglia. Non fosse stata tra loro, forse sarebbe andata diversamen­te, ma come nella sfida di Gioventù bruciata tra James Dean e Corey Allen a chi frena per ultimo prima che la macchina cada nel precipizio, né Pecco né Marc, domenica volevano cedere in un duello la cui anteprima si era già vista al primo giro, Marquez aggressivo e Bagnaia a chiudere cattivo la porta.

Scenario prevedibil­e Con due così sulla stessa moto, era inevitabil­e pensare che prima o poi le traiettori­e sarebbero entrate in collisione. Il punto interrogat­ivo, semmai, era quanto tempo Marc avrebbe impiegato a completare l’apprendist­ato con la GP23, ma già in Qatar si era capito come lo spagnolo fosse pronto a giocarsela. «Quando succedono così ci restiamo male, ma sono le gare, anche se, forse, due con la loro esperienza avrebbero potuto stare più attenti. Ma nessuno voleva mollare». Le parole di Domenicali a Sky subito dopo la gara fotografan­o perfettame­nte la situazione, come quel «li capisco, ma non li giustifico completame­nte». Lo aveva messo nel conto, la Ducati, al momento di avallare l’operazione di Gresini, che Marquez avrebbe rappresent­ato un rischio di rottura degli equilibri. Lo sapeva Bagnaia, che sulla strada per il terzo titolo si sarebbe trovato di fronte, oltre ai vari Martin, Bastianini e Binder, un Marc con la bava alla bocca. Così come sapeva, il Marcziano, che per tornare grande avrebbe dovuto sgomitare con avversari più giovani e consapevol­i che, nel battere lui, avrebbero rafforzato le proprie quotazioni. È stata la prima, probabilme­nte non sarà l’ultima volta.

Marc ha provato a passare ma è andato lungo, ho incrociato la linea e ci siamo toccati

Francesco Bagnaia

Per me l’incidente è stato un errore di Bagnaia, non era necessario essere così aggressivo

Marc Marquez

 ?? EPA GETTY ?? Duellanti
Francesco Bagnaia (a sinistra) e Marc Marquez: nel finale del GP a Portimao i due campioni sono stati protagonis­ti di un contatto che ha finito per metterli fuori gioco 1 2 3 1) Marc Marquez e Pecco Bagnaia duellano alla curva 5 a tre giri dal termine, domenica nel GP del Portogallo
2) Lo spagnolo del team Gresini infila il campione del mondo, ma Bagnaia incrocia le linee nel tentativo di rintuzzare l’attacco 3) I due si toccano e cadono, autoelimin­andosi
EPA GETTY Duellanti Francesco Bagnaia (a sinistra) e Marc Marquez: nel finale del GP a Portimao i due campioni sono stati protagonis­ti di un contatto che ha finito per metterli fuori gioco 1 2 3 1) Marc Marquez e Pecco Bagnaia duellano alla curva 5 a tre giri dal termine, domenica nel GP del Portogallo 2) Lo spagnolo del team Gresini infila il campione del mondo, ma Bagnaia incrocia le linee nel tentativo di rintuzzare l’attacco 3) I due si toccano e cadono, autoelimin­andosi
 ?? ?? A.d. da undici anni
Claudio Domenicali, 59 anni, è laureato in Ingegneria meccanica a Bologna, è a.d. della Ducati Motor Holding dall’aprile 2013. Nell’azienda di Borgo Panigale era stato assunto nel 1991
A.d. da undici anni Claudio Domenicali, 59 anni, è laureato in Ingegneria meccanica a Bologna, è a.d. della Ducati Motor Holding dall’aprile 2013. Nell’azienda di Borgo Panigale era stato assunto nel 1991
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy