Vai Arnaldi all’orizzonte c’è il derby «Amo le sfide»
Matteo sfida Machac, ai quarti potrebbe incrociare Jannik: «Obiettivo che mi motiva»
All’orizzonte c’è un quarto di finale 1000 mai raggiunto, ma soprattutto un’altra sfida da sogno magari ai quarti con Jannik Sinner. Ma procediamo con ordine: Matteo Arnaldi oggi incontra il ceco Tomas Machac con cui ha un solo precedente, negativo: «Ci ho giocato nelle qualificazioni di Dubai lo scorso anno — ha detto — e ho perso malamente». Colpa del solito virus che colpisce spesso nelle lounge del tennis: «In quelle settimane avevo l’influenza, ero debole, e quindi non lo conto neanche come precedente». Resta comunque un rivale difficile sulla strada verso i quarti e ha battuto Andy Murray, all’ultima apparizione della carriera in Florida. Sarà un incrocio molto diverso da quelli contro Fils e Bublik: «Sì non sarà facile, ma io amo le sfide e il pensiero di poter eventualmente incontrare Sinner ai quarti mi motiva ancora di più. Aspettavo prima Tsitsipas, poi Rublev... ma sono usciti prima». Il tecnico che lo segue, Alessandro Petrone è sicuro che queste siano le esperienze da cui il suo giocatore ha imparato di più: «Le due partite con Alcaraz, ad esempio, prima a New York e poi a Indian Wells gli hanno dato indicazioni importantissime su come migliorare e dove deve crescere. E infatti nei match qui a Miami ha fatto tesoro di queste esperienze».
Al lavoro Ieri Arnaldi, accompagnato come sempre dalla fidanzata australiana Mia, ha passato circa un’ora e mezza sul campo ad allenarsi con coach Petrone e il preparatore atletico Diego Silva. Caldo, vento, nuvole, succede di tutto in un’ora nel meteo di Miami, ma l’applicazione di Arnalds è sempre totale. È cresciuto molto nell’ultimo anno, anche fisicamente. E soprattutto grazie alle sfide importanti, come quelle di Davis: «Giocare in squadra è stato bello, abbiamo fatto un pezzo di storia». Intanto, mattoncino dopo mattoncino, è arrivato a un passo dalla Top 30: ora è 35 al mondo e se dovesse raggiungere l’obiettivo dei quarti sarebbe numero 32 virtuale. «Siamo lì lì, manca poco, però prima o poi comincerò anche io a perdere qualche punto...». Tranquillo Matteo, non c’è fretta.