La Gazzetta dello Sport

CARLOS VINCENTE E SENZA INGAGGIO HORNER AZZARDA «LO PRENDEREI»

Il n.1 di Milton Keynes apre allo spagnolo, che ha Alonso come “rivale” Il ferrarista piace anche all’Audi

- Di Luigi Perna

La vittoria ti mette le ali. Quella a Melbourne è stata lo spot perfetto per far salire le quotazioni di Carlos Sainz sul mercato e ricordare alla Red Bull che lo spagnolo è stato un pilota scoperto proprio da loro. «Magari questo successo mi aiuterà anche a trovare una squadra per l’anno prossimo, visto che sono ancora senza lavoro», aveva detto il ferrarista subito dopo il trionfo all’Albert Park. E quasi in contempora­nea sono seguite le parole di Christian Horner, il capo del team campione del mondo, che gli ha aperto le porte: «Consideran­do le prestazion­i che stiamo vedendo, prendere Carlos è una possibilit­à da non escludere. È stato l’unico in grado di battere Max nel periodo recente».

Legame antico In realtà, la trattativa è già cominciata da un po’ e le parti stanno discutendo. Il futuro di Sainz, che aveva già vinto a Singapore l’anno scorso, non è ancora deciso. Ma l’ipotesi Red Bull si rafforza ogni giorno di più e in questo momento sembra l’opportunit­à più concreta. Prenderebb­e il posto di Sergio Perez, destinato a non essere confermato a fine stagione, e tornerebbe a fare coppia con Verstappen, già suo compagno di squadra nel 2015 alla Toro Rosso quando erano entrambi debuttanti in F.1. Fra

Max e Carlos è sempre rimasto un buon rapporto, nonostante le loro carriere poi abbiano preso strade diverse: l’olandese passò sulla Red Bull nel GP di Spagna del 2016, sostituend­o Daniil Kvyat, e subito vinse a diciotto anni; mentre lo spagnolo rimase parcheggia­to alla Toro Rosso fino all’ottobre del 2017, quando decise di passare alla Renault avendo capito che con Ricciardo e Verstappen non avrebbe trovato spazio in prima squadra. «È stato sfortunato a cominciare assieme a Max. Noi a quei tempi non potevamo offrirgli troppi sbocchi, ma è un grande pilota», disse in seguito Helmut Marko. Del resto l’ex pilota austriaco, super consulente della Red Bull, era ben consapevol­e delle qualità di Carlos. Lo aveva inserito nel programma junior del team fin da quando Sainz correva in kart. Nel 2010 Carlos senior, il padre vincitore di due Mondiali rally e di quattro Dakar, lo iscrisse a un campus di tre giorni a Valencia che metteva in palio un premio di 40 mila euro per disputare il campionato di Formula Bmw. Ma in contempora­nea Carlos svolse un test con la Red Bull e il team Eurointern­ational di Antonio Ferrari, venendo selezionat­o direttamen­te per partecipar­e alla serie. «Allora — ha raccontato papà Sainz — chiesi a Marko: “Che cosa facciamo con il campus?”. E lui: “Carlos deve andarci lo stesso e vincere, perché così mi costerà 40 mila euro in meno...”. Mio figlio fu il più veloce del raduno e

Su Carlos È l’unico ad aver battuto la Red Bull nell’ultimo anno, è lui la nostra nemesi

In Australia Ha vinto un pilota molto veloce e in scadenza di contratto Il mercato sarà molto fluido...

Christian Horner

Marko fu accontenta­to...». Tornare alla Red Bull, questa volta a 30 anni e come pilota titolare, sarebbe per Sainz una bella rivincita. La Ferrari l’ha scaricato per fare largo dal 2025 al sette volte iridato Lewis Hamilton, ma ora viene da chiedersi se sia stata la mossa giusta considerat­e le prestazion­i sottotono del fuoriclass­e della Mercedes in questo inizio di campionato, al di là della convenienz­a legata a ragioni di marketing ed economiche.

Concorrenz­a Se Sainz andasse alla Red Bull potrebbe mettere a frutto gli anni migliori della carriera e diventereb­be un altro osso duro da battere per il Cavallino. Ma la concorrenz­a non manca. La Red Bull sta trattando anche con Fernando Alonso, che a quasi 43 anni è a un bivio fra il ritiro e l’ultima sfida con un grande team, tanto da avere parlato pure con la Mercedes. Horner è un suo estimatore, sono stati già vicini a trovare un accordo in passato, ma alla fine il matrimonio non è mai andato in porto. La Red Bull ha sempre privilegia­to la promozione di talenti dalla propria cantera (Vettel, Ricciardo, Verstappen) al fatto di ingaggiare un campione già affermato e strapagato. Ma le condizioni ora sono diverse. In pratica Alonso servirebbe come “top driver” al posto di Max, non al suo fianco, se l’olandese decidesse di trasferirs­i a sorpresa alla Mercedes, dopo le turbolenze create dalla vicenda della assistente di Horner. Poche chance invece per un ritorno di Daniel Ricciardo, visto come sta andando con la Racing Bulls, o di Alexander Albon.

Alternativ­e Se l’approdo di Sainz alla Red Bull non andasse in porto, lo spagnolo a sua volta ha un paio di alternativ­e, fra cui la più credibile è rappresent­ata dalla Sauber, che nel 2026 diventerà Audi. Il marchio di Ingolstadt ha bisogno di un pilota di primo piano, veloce ed esperto, per il suo sbarco in F.1. Inoltre c’è il forte legame con Carlos senior, vincitore della Dakar 2024 proprio con l’Audi. Sarebbe per Sainz una scommessa poggiata su basi solide. Mentre Toto Wolff e la Mercedes finora non hanno mostrato un grande interesse.

 ?? ??
 ?? ?? 1
1
 ?? GETTY IMAGES ?? 2 1) Max Verstappen (a sinistra) e Carlos Sainz nella conferenza stampa dell’ultimo
GP del Bahrain 2) I due piloti nel 2015, compagni nella Toro Rosso
GETTY IMAGES 2 1) Max Verstappen (a sinistra) e Carlos Sainz nella conferenza stampa dell’ultimo GP del Bahrain 2) I due piloti nel 2015, compagni nella Toro Rosso
 ?? ?? L’uomo del giorno
La Ferrari SF-24 di Carlos Sainz al termine del GP d’Australia vinto. A sinistra, nella foto scontornat­a Chris Horner, team principal Red Bull
L’uomo del giorno La Ferrari SF-24 di Carlos Sainz al termine del GP d’Australia vinto. A sinistra, nella foto scontornat­a Chris Horner, team principal Red Bull
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy