Allegri: «Juve, numeri brutti Ma arriveremo nelle prime 4»
«Arrabbiati e delusi, non si può prendere un gol così al 93’... Non siamo diventati brocchi: adesso sotto con la Coppa Italia»
HA DETTO
Fede è stato negli Usa con l’Italia, così a un certo punto ho messo un giocatore diverso come Yildiz
Bisogna mantenere la fiducia per rialzarsi in fretta. I tifosi stiano vicini alla squadra
Sul 4-3-3 iniziale Il tecnico: «Nuovo modulo? Abbiamo sempre giocato così... Usciremo da questo momento»
L’immagine è forte e ha un qualcosa di apocalittico. La Juventus è a terra e non solo in senso metaforico. Dopo il gol di Marusic i giocatori crollano sul prato dell’Olimpico, inermi e spaesati, come se non avessero più la forza di andare avanti. Massimiliano Allegri è incredulo mentre si confronta col suo secondo, Marco Landucci. In questo momento la rassegnazione può diventare il peggior nemico della Signora, perché la Champions adesso è seriamente a rischio ma l’ultima cosa da fare è mollare. Eppure la sensazione che trasmettono i giocatori è di totale abulia e questo è l’aspetto più preoccupante.
Tutto in bilico Al tifoso juventino non può non essere tornato alla memoria il 1998-99, quando in panchina c’era Marcello Lippi che si dimise dopo una striscia negativa simile. Allegri invece continua a spargere fiducia e ottimismo, anche se non riesce neanche lui a spiegare come intende uscire dal tunnel. Il tecnico, che di sicuro avrebbe voluto festeggiare in altro modo le 500 panchine in A, difende la squadra e si dice certo che la Champions non gli sfuggirà. Nel frattempo però il Bologna domani può andare a -2, la Roma a -5 e anche il suo futuro non può non essere considerato in bilico, anche se il club gli ha appena ribadito la fiducia, perché perdere l’Europa che conta sarebbe una disfatta, economica e sportiva.
Andremo in Champions «I numeri dicono che stiamo facendo male in questo periodo ma ci vuole molta calma, abbiamo dei punti di vantaggio e dobbiamo centrare la qualificazione. Anzi, vi dico che centreremo l’obiettivo della Champions, fosse anche all’ultima giornata andrebbe bene lo stesso. Dispiace aver perso negli ultimi 10 secondi, dovevamo essere più aggressivi, nel finale abbiamo perso 2 palloni ma ai ragazzi non ho nulla da rimproverare. Dobbiamo crederci, perché non siamo diventati brocchi tutto insieme. Dobbiamo essere arrabbiati e delusi per invertire la tendenza». Fa effetto sentire Allegri parlare così quando fino a 2 mesi fa c’era in ballo lo scudetto.
Peggio di Pirlo Adesso la Juventus ha gli stessi punti delle ultime 2 stagioni, sempre con Max in panchina, e 3 in meno di quelli di Andrea Pirlo nel 202021, esonerato nonostante 2 coppe vinte (Supercoppa e Coppa Italia) e quarto posto. La Signora ha ancora la possibilità di vincere un trofeo, ma per riuscirci dovrà superare ancora Lazio, tornando in campo già martedì. «Il calcio ti dà sempre la possibilità di invertire il momento - aggiunge Max -. Sapevamo che fino all’ultima giornata dovevamo lottare per entrare nei primi 4 posti. Ci aggrappiamo al gruppo e a quello che abbiamo fatto finora, con fatica, sacrificio e voglia raggiungeremo l’obiettivo. Piangersi addosso non serve, bisogna solo fare».
Destino in mano Allegri è convinto che la squadra sia con lui, anche se vedendo le partite non si ricava la sua stessa sensazione: «Ai ragazzi ho detto di stare sereni. Non è un problema psicologico, abbiamo sbagliato tanto tecnicamente e questo perché quando le cose vanno male c’è più pressione. Loro si
difendevano con il 4-4-2, abbiamo avuto anche situazioni favorevoli ma dovevamo essere più cattivi quando abbiamo creato. La squadra era distrutta, ma deve essere orgogliosa in queste prestazioni. Bisogna rimanere in silenzio e avere fiducia. Il destino è nelle nostre mani. Ora dobbiamo solo recuperare energie per martedì». Dalla Champions prima di tutto e anche dalla Coppa Italia passa il destino di Allegri e della Juventus.