Szczesny: «La pressione va gestita Altrimenti meglio giocare a calcetto»
La scena sembra un film già visto: i giocatori della Juventus a capo chino che sfilano sotto lo spicchio occupato dai tifosi bianconeri, delusi e sconsolati, più rassegnati che arrabbiati. Un po’ come era successo col Monza nella scorsa stagione, dopo un’inaspettata sconfitta. Massimiliano Allegri ha difeso la squadra, Wojciech Szczesny invece ha usato parole forti, richiamando tutti al senso di responsabilità. Niente giustificazioni: la poca esperienza del gruppo e i tanti giovani non possono bastare per spiegare una serie negativa così lunga. E quando sei alla Juventus di sicuro non puoi accontentarti.
Scudetto e calcetto «Ognuno di noi deve dare di più in questo momento molto negativo - ha detto il portiere bianconero, reduce dalla qualificazione all’Europeo con la Polonia grazie a un rigore parato -. Siamo consapevoli che negli ultimi 2 mesi non abbiamo fatto abbastanza. Fa male ma dobbiamo fare di tutto per raggiungere gli obiettivi. Come gruppo lo spirito e la voglia di fare bene non mancano. Arrivare in Champions e vincere la Coppa Italia, che resta l’unico trofeo da poter vincere, ora renderebbero questa stagione positiva, 2 mesi fa non lo avrei detto. Abbiamo fatto bene nella prima parte perché avevamo il sogno scudetto, quando ci è scappato abbiamo perso qualcosa, ma non può essere una scusa. Una vittoria in 9 partite non è da Juventus. Se non credi allo scudetto non puoi indossare questa maglia. Bisogna imparare a gestire la pressione, che è la cosa più bella che abbiamo nel nostro sport, se non ci riusciamo dobbiamo andare a giocare a calcetto». Per la semifinale d’andata di Coppa Italia, in programma martedì all’Allianz Stadium, oltre a Dusan Vlahovic (ieri squalificato) rientrerà Filip Kostic, assente all’Olimpico perché influenzato, e c’è ottimismo per Alex Sandro, affaticato. Ancora out invece Alcaraz e Milik.