La Gazzetta dello Sport

«FIANDRE DA DURI LA MIA MISSIONE È MOSTRARE IL VERO ALBERTO» L

Re a sorpresa nel 2019, il toscano è l’azzurro più atteso nella Ronde: «Devo cogliere l’occasione per trovare la felicità»

- di Ciro Scognamigl­io @CIROGAZZET­TA

a base è il Biznis Hotel di Lokeren: «Si sta come i principi. Sono super-gentili e abbiamo tutto quello che serve. Una bella atmosfera familiare, dove stare quasi tre settimane non pesa», dice Alberto Bettiol, che ci va da diversi anni e che ha dormito lì alla vigilia dell’impresa più bella, il trionfo al Fiandre 2019. «Da allora non si è più pensato di cambiare...». Cinque anni dopo, la sirena della Ronde è un richiamo fortissimo per il 30enne toscano della Ef, già visto quest’anno non lontano dal suo livello migliore. Indosserà una maglia vintage preparata dal team, e non vede l’ora.

► Bettiol, alle vigilie importanti ormai è abituato. O no?

«L’attesa del Fiandre la vivo molto bene, specie dopo aver vinto. Sono venuti i miei amici, con mio padre, a trovarmi. E poi essere italiano, e non fiammingo, aiuta a stare calmi».

► Perché?

«Ho visto Van Avermaet, che ora lavora per la tv Sporza. Mi ha detto “Parliamo talmente tanto di ciclismo, ogni giorno, e di ogni suo aspetto, che non sappiamo più cosa dire”».

► Lo spirito com’è?

«Sono lo stesso di metà marzo, quando ho vinto la Milano-Torino e chiuso al quinto posto la Sanremo dopo essere andato forte. So che ci sono. C’è solo da mettere assieme delle cose. Rispetto a cinque anni fa, i compagni sono cambiati tutti ma i due direttori sportivi saranno gli stessi: Andreas Klier che parlava alla radio, e Ken Vanmarcke, fratello di Sepp, alla guida».

► Come definirebb­e il Fiandre?

«Una corsa in cui posso fare vedere chi sono, chi è il vero Bettiol. Una opportunit­à. Devo cogliere l’occasione per trovare la felicità dentro di me. La pressione la sentirò di più alla Roubaix, domenica prossima, per il debutto. Peccato solo che nelle due occasioni che ho avuto in Belgio non sia arrivato il risultato. Ma magari è meglio essere arrivati qui più sottotracc­ia».

► Ha capito i motivi dei crampi di mercoledì nella prova di Waregem?

«Ho fatto venire qui il mio osteopata, da Lugano. Ad Harelbeke, il venerdì precedente, cadendo avevo preso una bella botta. Mi ha spostato un po’ la schiena, spingevo più con una gamba rispetto all’altra. E poi, venendo da un periodo in cui non avevo stressato troppo il fisico... Il corpo si era come “addormenta­to”, mentre mercoledì la gara è stata accesa fin da subito. In generale, infine, un po’ sono predispost­o a questo contrattem­po. Ma domani (oggi, ndr) sarò a posto».

► Riti particolar­i?

«Ho in valigia quel corno rosso gigante che nel 2021 mi aveva portato un amico da Napoli. Poi, come squadra, per i 5 Monumenti abbiamo una ‘regola’».

► Quale?

«Non si indossa mai la maglia intima. Si corre solo con la maglietta, ‘cattivi’. Significa il volerli affrontare di petto, con la giusta cattiveria agonistica».

► Bettiol, senza girarci troppo

attorno: vincerà Van der Poel?

«Al 99%, sì. Si muoverà presto, per trovarsi assieme con gli altri favoriti il prima possibile. Penso, poi, che la Lidl-Trek utilizzerà presto Milan. Quanto a me, credo di avere le capacità per essere nella mischia. Di sedermi al tavolo e giocare le mie carte».

► Vista da spettatori: prima il Fiandre, poi Sinner a Miami...

«A me Jannik piace tantissimo. Per l’etica del lavoro, la perseveran­za, la maturità. Vero, non c’è la serie A di calcio. Non ci avevo pensato. Sa che mi chiamato il dottore della Juventus che conosco? Mi ha passato Perin, e mi hanno trasmesso il tifo di tutti, Hanno aggiunto che alcuni dello staff pensano che vincerà Van der Poel. Ma che loro due, invece, credono in me...».

 ?? BETTINI ?? Il giorno più bello Alberto Bettiol, ora 30 anni, in azione al Fiandre 2019: attacco decisivo a 18 km dalla fine, ultimo passaggio sul Vecchio Kwaremont, e trionfo per distacco. A 14” il danese Asgreen, a 17” Kristoff
BETTINI Il giorno più bello Alberto Bettiol, ora 30 anni, in azione al Fiandre 2019: attacco decisivo a 18 km dalla fine, ultimo passaggio sul Vecchio Kwaremont, e trionfo per distacco. A 14” il danese Asgreen, a 17” Kristoff
 ?? ?? Sette volte Alberto Bettiol ha corso il Fiandre dal 2016 al 2022: un anno fa lo saltò per un attacco febbrile
Sette volte Alberto Bettiol ha corso il Fiandre dal 2016 al 2022: un anno fa lo saltò per un attacco febbrile

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