La Gazzetta dello Sport

Anche Allegri a rischio: senza Champions è addio Alla Signora piace Motta

Niente ribaltone adesso a meno di cataclismi Thiago in pole in caso di cambio l’anno prossimo

- di Fabiana Della Valle TORINO

Si gioca la Coppa Italia ma nella testa della Juventus c’è solo la Champions. I bianconeri stasera proveranno a uscire dalla crisi, per mettere un piede in una finale che vale anche la partecipaz­ione alla final four di Supercoppa e anche per ripartire di slancio in campionato, dove il quarto posto è sempre più a rischio, con il Bologna che si è portato a -2 e Roma e Atalanta che non mollano. Così come a rischio è il futuro non solo di molti giocatori ma pure di Massimilia­no Allegri, il cui destino dipende dai risultati. Negli ultimi due mesi la Signora ha dilapidato un tesoretto di vantaggio in maniera scellerata e stavolta tecnico e squadra non possono nemmeno appellarsi ai guai giudiziari. Tutto questo non è passato inosservat­o alla Continassa, dove continuano a far quadrato intorno ad Allegri — come è giusto che sia in un momento delicato come questo — ma prima di prendere qualsiasi decisione faranno valutazion­i a 360 gradi sull’annata.

Gli obiettivi Allegri è legato alla Signora per un’altra stagione da un contratto oneroso (7 milioni di euro all’anno più 2 di bonus) che rende problemati­co l’addio anticipato. Una possibilit­à molto remota a stagione in corso, perché alla Juventus non sono soliti cambiare nel bel mezzo del cammino, a patto però che ci sia una netta sterzata già a partire da oggi. L’amministra­tore delegato Maurizio Scanavino nel ribadire la fiducia al suo allenatore ha indicato come obiettivi da raggiunger­e la finale di Coppa Italia e il ritorno in Champions League. L’Europa però è ciò che conta più di tutto, perché non giocare il torneo più importante sarebbe un disastro economico oltre che sportivo. Per questo non si può escludere nulla: in questo senso le prossime 2 sfide di campionato contro Fiorentina e Torino saranno particolar­mente importanti. Salvo cataclismi, ogni decisione sarà rimandata a maggio, quando la Signora saprà se oltre al Mondiale per Club potrà partecipar­e anche alla nuova Champions, che garantisce circa 80 milioni d’incasso, indispensa­bili per sistemare i conti e anche per alzare il livello della rosa con il mercato.

Gli scenari Senza Champions è difficile immaginare Allegri ancora sulla panchina della Juventus per il 2024-25 anche nel caso in cui vincesse la Coppa Italia. A quel punto la separazion­e sarebbe inevitabil­e, anche perché la Juventus sarebbe costretta fortemente a ridimensio­nare. Per sostituirl­o si punterebbe su un giovane rampante come Thiago Motta, che con il suo Bologna sta facendo miracoli e s’accontente­rebbe di un ingaggio più alla portata. Più defilati Vincenzo Italiano e Raffaele Palladino. Se Champions sarà, verrà considerat­o anche come arriverà, perché un conto è qualificar­si da secondi, un upgrade rispetto al terzo posto di un anno fa, un altro da quarti o addirittur­a da quinti (se grazie al ranking potremo avere un posto in più), magari all’ultima giornata. Alla Juventus nonostante tutto restano ottimisti: come Allegri, sono tutti convinti che l’Europa arriverà. E poi si potrà cominciare a ragionare sul futuro.

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GETTY Rivali Massimilia­no Allegri, 56 anni, allenatore della Juve, e Thiago Motta, 41, tecnico del Bologna. I due sono in lotta per un piazzament­o nella prossima Champions

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