Da Traoré a Dendoncker la rivoluzione di Aurelio
Acquisti senza lieto fine: per l’ivoriano servirebbero 25 milioni Dubbi su Natan e Lindstrom
Il 4 maggio uscirà il film sul terzo scudetto, “Sarò con te”. La data non è casuale, cadrà nel primo anniversario del trionfo, quando il pareggio di Udine consegnò il titolo al Napoli. Sono trascorsi 11 mesi da quel momento carico di magia, oggi svanita del tutto. Tante le scelte che si sono rivelate errate e De Laurentiis ne è consapevole, infatti si è già assicurato Manna per la direzione sportiva, mentre Italiano è il candidato principale a ereditare la panchina di Calzona. Per quanto riguarda i giocatori, tra la scorsa estate e la sessione invernale sono stati sette i nuovi arrivi e molti non sono certi di vestire l’azzurro anche la prossima stagione. I primi a salutare saranno Traoré e Dendoncker, entrambi presi in prestito. L’ivoriano non ha convinto e il suo spazio potrebbe progressivamente calare nelle partite che restano. L’apporto finora non vale i 25 milioni di euro pattuiti con il Bournemouth per il riscatto. Il Napoli, dunque, pagherà un indennizzo agli inglesi per il trasferimento temporaneo, senza confermare il centrocampista. Discorso analogo per il giocatore dell’Aston Villa, che costerebbe circa 10 milioni. Era stato un’espressa richiesta di Mazzarri, che aveva necessità di un vertice basso capace all’occorrenza di essere impiegato anche da difensore centrale. Di fatto, è stato subito evidente il ruolo marginale nel progetto, come confermato dall’esclusione dalla lista per l’Europa quando l’allenatore livornese era ancora in carica. Il minutaggio molto ridotto ne è l’ennesima riprova. Anche il futuro di Natan è in discussione. Basti pensare che
Juan Jesus, nonostante l’età e il contratto in scadenza, gli è sempre stato preferito nell’ultimo periodo. È stato prelevato per 10 milioni dal Bragantino, vuol dire che basta un’offerta superiore ai 6 per permettere alla società di realizzare una plusvalenza.
Oggetto misterioso Lindstrom resta un talento incompiuto. Gli azzurri hanno speso 25 milioni per assicurarselo dall’Eintracht, il danese ha optato per l’Italia rispetto al Liverpool confidando in una maggiore continuità. Tuttavia le aspettative del singolo e del club sono state disattese in blocco. Il presidente l’ha difeso in una conferenza stampa di inizio febbraio, ma le attenuanti sono diminuite. Il criterio che guiderà la scelta sarà sempre la sostenibilità dell’ipotetica operazione di vendita, inoltre il nuovo tecnico potrebbe provare a recuperarlo. Salvo scenari imponderabili, possono ritenersi al sicuro Mazzocchi, Ngonge e Cajuste, agevolati dalla posizione di comprimari. Con queste premesse, il Napoli avrà bisogno almeno di un innesto per reparto. Per la difesa e l’attacco si guarda in casa del Feyenoord con Hancko e Gimenez, per quanto David continui ad essere un’opzione percorribile, soprattutto perché l’anno prossimo terminerà il suo accordo con il Lille. A centrocampo il sogno è Ferguson che però senza Champions non accetterebbe. In tal caso, lo sguardo è rivolto a Rotterdam per Quinten Timber, con uno tra Gaetano e Folorunsho che dovrebbe restare dopo le ottime cose fatte vedere in prestito.