La Gazzetta dello Sport

«QUEST’ANNO NE VALE TRE DOPO IL 4-3 AL PALERMO IL PISA È PIÙ MATURO SPALLETTI IL MIO MAESTRO»

Dalla Primavera viola alla B, il tecnico si racconta «Con i giovani puoi sbagliare, qui invece no Le mie idee frutto dell’esperienza da calciatore»

- di Nicola Binda

Ho un bel rapporto con De Zerbi Mi ha ispirato per tante cose...

Ha cercato di mimetizzar­si nel gruppone, un po’ come il suo Pisa al centro della classifica. Ma adesso il lavoro di Alberto Aquilani si comincia a vedere, qualche sirena suona e i riflettori si accendono su di lui. Il più giovane tra gli allenatori della Serie B.

► Cosa è rimasto dell’Aquilani giocatore nell’Aquilani allenatore?

«Aver fatto il calciatore aiuta fino a un certo punto, le dinamiche cambiano, però aver giocato mi ha aiutato nella gestione».

► Gli anni alla Fiorentina quanto sono serviti?

«Sei mesi all’U18, poi sei con Iachini, quindi tre anni in Primavera. Se le cose non le sperimenti, non puoi avere le risposte che servono. Con i giovani puoi permettert­i di sbagliare, qui no».

► La morte di Joe Barone l’ha colpita molto…

«Avevamo un rapporto umano molto importante. Percepivo una stima che a volte mi dava imbarazzo, mi voleva proprio bene e io volevo solo ripagarlo. L’avevo sentito due giorni prima, la sua morte mi ha sconvolto».

► A Firenze si è parlato anche di lei per il dopo Italiano.

«Abbiamo fatto un lavoro importante, come trofei e crescita di calciatori. Credo sia per quello, ma al Pisa ho iniziato un progetto biennale che vorrei portare a termine».

► Che bilancio fa sulla sua prima esperienza con i grandi?

«Ci sono state difficoltà, tra infortuni, sconfitte incredibil­i e punti buttati. È come se avessi fatto tre anni in uno. Sono ambizioso, i bilanci li faremo più avanti».

► Il suo amico De Rossi sta facendo grandi cose a Roma.

«Ha scelto un percorso diverso, è voluto partire con i grandi. Ci siamo confrontat­i spesso, abbiamo fatto il corso insieme, aveva idee chiare. Alla Spal non è andata come sperava, oggi dimostra che i suoi concetti sono validi. È molto intelligen­te».

► È dura allenare in B?

«È dura ovunque, ma questo è un campionato particolar­e: grande equilibrio, gare decise da episodi con allenatori che lavorano proprio su questo. Qui il dettaglio fa la differenza».

► Un collega che l’ha colpita?

«Mi piace Vivarini. E poi i miei amici Nesta e Pirlo: a me piace chi è coerente con le sue idee a prescinder­e dai risultati».

► Lei però il suo progetto iniziale ha dovuto rivederlo...

«Gli infortuni: a volte mancavano proprio i giocatori. Non sono integralis­ta sui moduli, ma sui concetti: a volte difendiamo a 4, altre a 3, dipende dalla partita».

► La sua idea di calcio dove nasce?

«Dalle esperienze in campo, con uno sviluppo mio. Ho conosciuto il calcio inglese, portoghese, spagnolo, ho sempre avuto tanta curiosità. Ho un grande rapporto con De Zerbi, mi ha ispirato per tante cose, ma è impossibil­e fare copia-incolla. Ho avuto la fortuna di lavorare cinque anni con Spalletti, uno che ti spiega le cose e te le fa tenere dentro».

► Il Pisa le ha sempre dato fiducia.

«Non mi sono mai sentito in discussion­e, ma capivo che avrei dovuto fare di più».

► Ora i guai sono alle spalle?

«Ne sono successe tante e sono ricadute sui risultati. Questo ha portato a vedere tutto nero. Però lunedì per prima volta c’era lo stadio aperto e bello pieno, abbiamo vinto una grande partita col Palermo: speriamo che questo entusiasmo ci accompagni fino in fondo».

► Però i tanti gol presi nel finale non possono essere colpa dell’ambiente…

«No, abbiamo commesso errori, anche io. E c’è stata un po’ di sfortuna, tante espulsioni: cose che non si possono allenare. Era un peccato rovinare le prestazion­i con errori del genere».

► I playoff sono a 2 punti: sono un obiettivo o un premio?

«Niente proclami, in B bisogna pensare alla prossima partita».

► A Brescia è scontro diretto…

«Lunedì abbiamo capito tante cose. Siamo nelle condizioni migliori per il finale. A cominciare da Brescia».

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39 anni, è alla sua prima stagione da tecnico del Pisa In alto l’esultanza dei giocatori del Pisa dopo la bella vittoria colta contro il Palermo
GETTY IMAGES Entusiasmo Alberto Aquilani 39 anni, è alla sua prima stagione da tecnico del Pisa In alto l’esultanza dei giocatori del Pisa dopo la bella vittoria colta contro il Palermo
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Alberto Aquilani su De Zerbi

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