La Gazzetta dello Sport

Malagò lancia Sinner

«Jannik portabandi­era? Non dimenticat­evi della cerimonia finale»

- di Elisabetta Esposito ROMA GETTY

Il presidente del Coni: «Siamo orgogliosi di lui, è diventato un simbolo dello sport azzurro»

L’idea lanciata da Klaus Dibiasi per un Sinner portabandi­era ai Giochi di Parigi piace parecchio, come confermano pure le quote in discesa dei bookie. È piuttosto evidente che Jannik sia l’atleta italiano più in vista del momento e vederlo guidare la delegazion­e azzurra durante la suggestiva cerimonia di apertura dell’Olimpiade lungo la Senna sarebbe un enorme orgoglio, capace anche di attirare sul numero 2 del tennis mondiale - e di conseguenz­a sull’Italia intera - l’attenzione degli appassiona­ti di sport (e non solo) di tutto il pianeta. Certo, si tratterebb­e di un’eccezione perché, come ha ricordato ieri il presidente del Coni Giovanni Malagò, «il mondo dello sport apprezza che ci sia una regola non scritta in base a cui chi ha vinto un oro olimpico rappresent­i il Paese». E Sinner, che a Parigi vivrà la sua prima avventura ai Giochi, ovviamente non ci è (ancora...) riuscito.

Super Jannik Però le eccezioni sono esistite. È accaduto per Myers a Sydney 2000 e Carolina Kostner ai Giochi invernali di Torino 2006. Sempre Dibiasi, che è perfettame­nte consapevol­e del possibile problema, a questo pro

posit oh adett oche Sinner meriterebb­e lo stesso trattament­o ,« perché ha già fatto grandi cose e per come si comporta diventando un simbolo dello sport azzurro». Malagò lo sa bene e ieri, a margine di une vento perla giornatan azionale dell’ impiantist­ica sportiva al Salone d’Onore del Coni, ha lanciato un’affascinan­te soluzione alternativ­a che darebbe comunque ampio lustro all’Italia e a Jannik, che di certo se lo merita: «Non dimenticat­e che ci sono anche i portabandi­era della cerimonia di chiusura, non sottovalut­ate questo aspetto». Cerimonia in programma l’11 agosto, con il tennis che deciderà il suo vincitore il 4. Il presidente ha poi celebrato l’azzurro vincitore (tra l’altro) della Coppa Davis: «Sinner sta riscrivend­o la storia. Siamo orgogliosi del suo atteggiame­nto oltre che dei suoi risultati. Il Coni, ma in generale tutto l’ambiente sportivo, sono felici di leggere e sentire quanta voglia abbia Jannik di fare bene a Parigi». Quindi ha sottolinea­to: «C’è un elemento che fa capire l’intelligen­za di questo ragazzo. L’aver compreso quanto sia difficile conquistar­e un oro ai Giochi: qui hai una chance ogni quattro anni, i tornei più prestigios­i del tennis come i quattro

Slam tornano ogni anno. Se sei in forma in quel determinat­o momento è giusto approfitta­rne». Ha ragione il presidente del Coni, basti pensare che Djokovic e Federer non sono mai saliti sul gradino più alto del podio olimpico nel torneo individual­e, mentre Nadal ci è riuscito una sola volta, a Pechino 2008. Quanto agli italiani, dal tennis è arrivata un’unica medaglia: il bronzo di Uberto de Morpurgo proprio a Parigi esattament­e cento anni fa.

Attesa La decisione su chi sventolerà il tricolore tra altri 10.500 atleti nell’apertura dei Giochi ver

rà presa nel Consiglio Nazionale del 22 aprile, dopo averne discusso in Giunta Coni il 17. L’orientamen­to mostrato finora fa pensare che saranno un uomo e una donna. Seguendo il ragionamen­to di Malagò gli olimpionic­i più gettonati tra gli azzurri sono Gregorio Paltrinier­i, vincitore a Rio 2016 nei 1500 stile libero, e Gianmarco Tamberi, che si è imposto nell’alto a Tokyo 2020. Per entrambi il rischio che si possa trattare dell’ultima Olimpiade esiste e un riconoscim­ento sarebbe comunque meritato. E dal Giappone arrivano anche gli ori femminili di Antonella Palmisano nella 20 km di marcia e di Caterina Banti nella vela classe Nacra 17 (ma con lei c’era Ruggero Tita, avrebbe senso dividerli?). C’è poi la questione cerimonia di chiusura tirata in ballo dal presidente Malagò. In questo caso il portabandi­era si decide a Giochi in corso con l’idea di premiare le grandi imprese degli azzurri. Tre anni fa a Tokyo fu scelto l’eroe dei 100 e della 4x100 Marcell Jacobs, a Rio 2016 Daniele Lupo per lo storico argento del beach volley conquistat­o con Paolo Nicolai. Facile dedurre quindi che il presidente abbia un’enorme fiducia nel potenziale olimpico di Jannik...

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Jannik Sinner, 22 anni, nel 2024 ha vinto gli Australian Open, il torneo di Rotterdam, il Masters 1000 di Miami e ora è il numero 2 del mondo
Il campione tricolore Jannik Sinner, 22 anni, nel 2024 ha vinto gli Australian Open, il torneo di Rotterdam, il Masters 1000 di Miami e ora è il numero 2 del mondo
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