La primavera di CDK: riscatto da“firmare” in cinquanta giorni
De Ketelaere torna a Cagliari: dal finale di stagione l’ultima spinta alla Dea per assicurarselo a titolo definitivo
Siamo molto contenti di Charles, felici del suo impatto calcistico e anche umano
Non è il momento di pensare al mercato, ma solo al campo: più avanti faremo delle scelte
Luca Percassi
Il segnale definitivo, quello che Gian Piero Gasperini aspettava, è arrivato ieri: tutto l’allenamento con il gruppo. Il primo completo dopo l’infortunio. Dunque la speranza di metà settimana è diventata certezza: per la gara di domani a Cagliari, Charles De Ketelaere torna fra i disponibili. Difficilmente il tecnico lo sceglierà subito fra i titolari, anche se per lui chi è convocato lo è per giocare dall’inizio, ma così il tecnico ritrova la disponibilità che più lo fa sentire “comodo” nelle sue scelte, iniziali e a gara in corso: ovvero quella dei cinque attaccanti “veri”, più Koopmeiners e Pasalic che fanno parte a pieno titolo del gruppo dei giocatori offensivi.
Infortunio alle spalle Una “plusvalenza” per l’Atalanta, una chance per se stesso: De Ketelaere ha davanti questa primavera già tendente all’estate da respirare profondamente, per dare contorni definitivi al suo futuro. Per lui è come se cominciasse un’altra stagione: diciamo un’altra parentesi molto determinante di un’annata che ha già avuto risvolti dal peso forse anche inatteso. Per quanto sia lui che l’Atalanta avessero da subito avuto molta fiducia. Il belga ha saltato le ultime due partite per infortunio: una distrazione agli adduttori accusata in ritiro con la sua nazionale. Ora, a cominciare da quella di Cagliari, ne ha almeno altre 12 - ma anche di più, ci si augura a Zingonia - per convincere definitivamente l’Atalanta a riscattarlo dal Milan. Che la scorsa estate, con il prestito alla Dea, trovò un club lungimirante abbastanza per scommettere sul suo rilancio.
Il pensiero di Percassi Ce n’è ancora bisogno? Mercoledì sera a Firenze l’a.d. Luca Percassi è stato volutamente vago sull’argomento, ma del resto è abitudine del club evitare il più possibile - perlomeno a microfoni aperti - di parlare di mercato a stagione in corso. Soprattutto così vanno interpretate le sue parole interlocutorie: «Siamo molto felici dell’impatto di Charles, sia calcistico che umano e di comportamenti, e dunque contenti di lui. Però non è il momento di concentrarsi sul mercato: pensiamo al campo, più avanti faremo delle scelte». L’orientamento è chiaro in tutti i sensi, compreso il riferimento al campo: l’unico orizzonte sul quale è richiesto a tutti, anche a CDK, di concentrarsi. Da qui a fine stagione ci saranno 50 giorni utili non solo a correre sulle tre strade che l’Atalanta vede ancora aperte, ma anche a fare valutazioni utili per il futuro. E ogni partita potrà servire a sciogliere gli ultimi dubbi - se ce ne sono - sull’opportunità di riscattare il belga.
La trattativa Oggi l’Atalanta non ha fretta di sedersi a un tavolo con il Milan per parlarne e il Milan al momento non ha fatto fretta all’Atalanta, anche se è immaginabile che a fine aprile-inizio maggio, quando alla chiusura della stagione mancherà un mese, il club rossonero possa voler iniziare ad affrontare l’argomento. E ovviamente anche la componente economica avrà il suo peso. Per il prestito di CDK l’Atalanta ha già speso tre milioni, il riscatto è fissato a 22 più 4 milioni di bonus, di cui la metà già raggiunti. In certi casi si tende sempre a ridiscutere in parte le cifre pattuite: anche se, e quanto, il Milan sarà disposto a farlo potrà incidere sull’andamento della negoziazione.
Il digiuno Intanto, quello di cui De Ketelaere ha bisogno è dunque essere protagonista di un finale di stagione all’altezza del suo momento top: quello fra metà dicembre e metà febbraio, quando segnò 8 gol e 5 assist, ovvero l’ottanta per cento del suo fatturato stagionale totale, al momento di 10 gol e 7 passaggi chiave. Ora CDK non “firma” una partita da quasi due mesi: era l’11 febbraio, a Marassi “aprì” il 4-1 al Genoa. All’andata contro il Cagliari aiutò Lookman a fare altrettanto con l’assist per il suo 1-0, a Cagliari punta a iniziare un altro periodo d’oro. In controtendenza anche con la sua miglior stagione con il Bruges, quando realizzò tutti i suoi 18 gol entro il 1° aprile. De Ketelaere, da quanto è all’Atalanta, ha già vinto varie sfide, anche personali: sicuramente quella di cancellare l’immagine di flop. La nuova sfida è trovare anche una primavera calcistica, in Italia. Anzi, a Bergamo.