La Gazzetta dello Sport

Evenepoel si opera oggi Baschi, una maledizion­e Si ritira pure Landa

Per il belga l’intervento a Herentals. Ieri lo spagnolo caduto in corsa: fratture a una clavicola e due costole

- di Ciro Scognamigl­io @CIROGAZZET­TA

Remco Evenepoel ha passato buona parte della giornata di ieri in auto con il massaggiat­ore (e amico) David Geeroms e poi è arrivato all’ospedale AZ di Herentals, Belgio: il programma prevede che sarà operato oggi da una equipe medica molto conosciuta, quella del chirurgo Toon Claes e dei figli Steven et Tom, di cui si è servito anche Wout Van Aert. Nella maxi-caduta di giovedì al Giro dei Paesi Baschi — secondo i suoi dati, a una velocità registrata di 78,2 km all’ora — il 24enne belga della Soudal-Quick Step si è fratturato la clavicola destra, da qui la necessità dell’intervento chirurgico. Evenepoel, che salterà sicurament­e Amstel Gold Race (14 aprile) e Liegi-Bastogne-Liegi (21), farà poi degli ulteriori approfondi­menti per capire meglio se quella della scapola destra sia una frattura oppure una incrinatur­a. In un video-messaggio per i tifosi, già giovedì sera aveva detto: «Normale che i miei piani cambino a breve termine, spero e penso che rimarranno invariati quelli a lungo termine». Chiaro il riferiment­o al Tour de France, in cui nel 2024 è atteso al debutto e che al momento non è in discussion­e.

Serie Ma ieri la Soudal-Quick Step ha dovuto fare i conti con un’altra caduta e un altro ritiro pesante, quello di Mikel Landa, il 34enne basco che giovedì era in prima posizione del gruppo quando c’è stato il patatrac. Lui se l’era cavata, a differenza di ieri nella quinta tappa quando ha rimediato la frattura della clavicola destra e di due costole: a terra a circa 95 km dal traguardo, poco prima dell’inizio della salita di Urkiola, e trasportat­o via in barella, e con il collare, dall’ambulanza. Nell’incidente coinvolti il belga Gil Gelders, altro uomo della Soudal, e due spagnoli della Movistar, Gonzalo Serrano e Pelayo Sánchez: nessuno di loro ha proseguito e dunque è facile capire perché ormai il Giro dei Paesi Baschi sia diventato una corsa di sopravvive­nza. Ma è una tendenza generale: dall’inizio del 2024, 11 dei primi 21 del ranking Uci (6 dei primi 9) sono stati coinvolti in una caduta pesante. E sempre a proposito di sicurezza, ecco l’opinione dell’iridato Mathieu Van der Poel: «Sono i ciclisti la parte più pericolosa di questo sport, perché siamo noi che prendiamo i rischi». Per il presidente dell’Uci, David Lappartien­t, «il 50% delle cadute è dovuto all’attitudine dei corridori». Ormai non si “salvano” neppure le ricognizio­ni: John Degenkolb è caduto mentre faceva quella della Roubaix, è in dubbio per domani.

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TV Paura Remco Evenepoel ferito dopo l’incidente di giovedì. Nella foto a destra, Mikel Landa ieri in ambulanza
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