Premier alta tenssione
CITY E ARSENAL VANNO DI CORSA TRAPPOLA UNITED PER IL LIVERPOOL Guardiola e Arteta vincono in trasferta con Palace e Brighton Oggi Klopp a Old Trafford non può fallire
«Siamo primi in classifica» cantano felici i tifosi dell’Arsenal scesi fino a Brighton, dove invece del sole hanno trovato un 3-0 che per la squadra di Arteta rappresenta la vittoria numero dieci nelle undici partite giocate in Premier nel 2024. Basta per andare in testa alla Premier più incerta degli ultimi anni almeno per il momento, visto che il Liverpool alle 16.30 italiane si gioca in casa del Manchester United la chance di tornare a comandare. La volata a tre tra Gunners, Reds e Manchester City, che grazie alle meraviglie di Kevin De Bruyne ha fatto la sua parte vincendo 4-2 in casa del Crystal Palace, promette di durare fino alla fine, perché queste tre squadre sono nettamente superiori alle altre e, anche se la Premier è tutt’altro che scontata, promettono di rimandare il verdetto fino all’ultima giornata. «Abbiamo vinto 10 delle ultime 11 partite eppure non siamo primi: il livello è questo e dobbiamo adeguarci» ha detto con un sorriso Mikel Arteta nella pancia dell’Amex Stadium, dopo essersi preso i complimenti da Roberto De Zerbi.
Arsenal I Gunners si meritano i complimenti come la vittoria. Il Brighton ha retto fino al gol del 2-0 di Kai Havertz (ora decisivo davanti dopo l’anonimato di inizio stagione) a metà ripresa, ma l’Arsenal ha fatto di più per vincere. Nel 2024 non è stato in svantaggio nemmeno un minuto in una striscia che comprende anche i confronti diretti con Liverpool (vinto 3-1 in casa) e City (0-0, l’unica eccezione al filotto di successi), ha segnato 38 gol subendone appena quattro e mostra in ogni partita quanto è maturato. Grazie ad Havertz, ora devastante, alla miglior difesa della Premier con gli insuperabili Saliba e Gabriel che continuano a fare collezione di grandi prestazioni, ultimamente anche con la leadership di Jorginho, «superbo» a Brighton, per usare le parole di Arteta. L’Arsenal è più convinto, sicuro e sano di quanto non lo fosse la passata stagione, quando si sciolse sul più bello lasciando il titolo al Manchester City. Un’esperienza che ha probabilmente completato la maturazione del gruppo di Arteta.
City I campioni di Guardiola non hanno bisogno di maturare. Non quelli come De Bruyne, che con due gol meravigliosi ha firmato la vittoria del Selhurst Park, partita che il City aveva cominciato prendendo gol dopo tre minuti. «Giocatori come Kevin (al centesimo gol a Manchester, ndr) rendono tutto più facile — ha detto Guardiola —. Senza di lui non avremmo vinto, la sua continuità nei nove anni al City è incredibile». I due gol presi dal
Palace sono l’ennesima conferma che qualcosa non funziona nella difesa dei campioni, dove continua a mancare Walker: è una spina nel fianco con cui misurarsi anche in settimana in Champions contro il Real (martedì, lo stesso giorno in cui l’Arsenal ospiterà il Bayern nell’andata dei quarti), con la certezza però che Guardiola ha una collezione di campioni collaudati ad altissimo livello che le altre due rivali non hanno. Oggi tocca al Liverpool rispondere, mostrare di essere all’altezza di questo strepitoso finale di stagione. Per ora tra le tre pretendenti c’è appena un punto di distanza. Più rebus di così…