Gol, forza e carisma per far ripartire la volata del Toro
Il colombiano super anche a Empoli Juric lo coccola: «È il più forte di tuttiti»
Mettetegli una palla alta in area e sarete sicuri che lui, Duvan Zapata, qualcosa di pericoloso la combinerà. Certo, non sempre si può fare centro, però il centravanti colombiano nel suo periodo italiano (iniziato nel 2013-14) è al vertice della Serie A per realizzazioni di testa: 31 i gol sui 120 totali. Vuol dire che una rete ogni quattro non l‘ha realizzata con i piedi. La settimana del derby in casa Toro inizia con la squadra aggrappata sulle spalle del gigante prelevato dall’Atalanta dopo le due giornate agostane. Una scelta illuminata, considerato il rendimento super offerto finora da Zapata che ha archiviato quella sua unica stagione-no, 2022-23, caratterizzata da impacci di carattere atletico (alla fine appena 2 i gol). È evidente che per poter incidere con continuità il colombiano deve essere al top e in questo torneo colorato di granata tale condizione si sta verificando ogni settimana.
I complimenti Juric lo ha sottolineato una volta di più proprio in Toscana: «Sin qui nella mia carriera ho avuto la fortuna di allenare attaccanti di grande valore, ma lui è decisamente il più forte di tutti», il lusinghiero elogio fatto dall’allenatore croato al colosso sudamericano. In effetti l’universo Toro è sempre più rapito dalle gesta di Duvan, che a 33 anni appena compiuti si è immerso nel mare dell’eterna giovinezza: per la velocità e vivacità che lo contraddistinguono è come se fosse tornato ai vent’anni. «Dimostra sempre una forza straordinaria» osserva ancora Juric.
A sinistra L’allenatore ci ha messo del suo per assecondare i movimenti di Zapata. Che inizialmente faceva l’unica punta centrale del 3-4-2-1. Ma ben presto Juric gli ha messo di fianco un altro attaccante vero, cioè Sanabria, in modo da ricavarne conseguenze assai positive. Duvan si è sentito libero di svariare sulla fascia sinistra, l’azione di attacco che predilige, senza avere il pensiero di lasciare l’area avversaria sguarnita, essendo priva cioè di una punta di ruolo. Anche a Empoli si è visto come il Toro sia riuscito a rendersi pericoloso con entrambi i suoi attaccanti. E se Sanabria avesse avuto una mira più efficace...
Riscatto Purtroppo il paraguaiano non è riuscito a trasformare le tre opportunità di cui ha goduto. Ma se il palo scheggiato in apertura (4’) è arrivato in coda a una brillante azione personale, le altre due palle-gol (tiri da centro area, uno di destro alle stelle e l’altro di sinistro in bocca al portiere) potevano essere concluse in maniera inesorabile. Impeccabili invece le girate aeree di Duvan. Quella dell’1-1 sull’angolo di Vojvoda lo ha visto liberarsi di forza da Luperto e poi quasi inginocchiarsi per poter impattare; la rete del 2-2 appartiene per metà a Bellanova, diventato il fornitore ufficiale di assist per il colombiano. A proposito dell’esterno, che ha poi propiziato la vittoria dei toscani, va detto che i compagni si sono prodigati per asciugarne in fretta le lacrime versate. Se sarà il derby del riscatto per tutti, per Bellanova lo sarà un po’ di più.