REDS FERMATI DALLO UNITED ARSENAL AVANTI
Klopp rimonta i Devils con Salah ma ora i Gunners sono primi per differenza reti. E il City è a un punto
La Premier 2023-24 è così incerta che basta un risultato per cambiare tutto. Il 2-2 del Liverpool in casa del Manchester United, una partita che i Reds hanno dominato nel 1° tempo e riacciuffato su rigore all’84’ (col solito Mo Salah), accorcia ulteriormente la classifica: la squadra di Klopp ora condivide il primo posto con l’Arsenal a quota 71 punti e il Manchester City insegue con 70. Secondo il super computer Opta, i campioni di Guardiola ora hanno il 40% di chance di vincere, contro il 31% degli uomini di Klopp e il 29% della squadra di Arteta, che pure sta davanti a tutti per differenza reti. Ora tutte si concentrano sulle coppe (i quarti di Champions per City e Arsenal, quelli di Europa League per il Liverpool che giovedì aspetta l’Atalanta), prima di pensare alle ultime 7 partite. Tolti gli scontri diretti, questo 2-2 del Liverpool è appena la seconda volta che una delle tre pretendenti non vince nel 2024.
Occasione persa «Sembra come una sconfitta, e ancora una volta è colpa nostra», dice Virgil Van Dijk dopo il 2-2 a Old Trafford. Il pari sa di occasione persa perché nel primo tempo il Liverpool ha dominato («Essere in vantaggio 1-0 era il minimo per tutto quello che abbiamo fatto», racconta Klopp, riferendosi non solo al conto tiri che al 45’ diceva 15-0 Reds), perché il Liverpool ha rimesso in partita lo United con un errore individuale (di Jarell Quansah, che sbagliando un appoggio al 50’ ha aperto le porte ad un gol da centrocampo di Bruno Fernandes) e poi, dopo lo splendido 2-1 al 67’ di Kobbie Mainoo (primo 18enne a segnare al Liverpool da Cesc Fabregas nel 2005), hanno pareggiato su rigore, avuto chance per vincere ma anche rischiato di perdere. Non è stato il miglior Liverpool, così come non lo era stato nelle due precedenti vittorie con Brighton e Sheffield United: a differenza delle ultime due gare è mancata la perla individuale, la grande prestazione che permette al Liverpool di vincere. «Non sono al 7° cielo, ma non sono nemmeno deluso - ha raccontato Klopp -. I giocatori che hanno commesso errori sono gli stessi che ci hanno permesso di fare 71 punti. Non importa chi è primo adesso, conta solo esserlo dopo l’ultima partita. Vorrei avessimo più punti, certo, ma sono contento di dove siamo e felicissimo di questo gruppo che ci ha portato fino a questo punto». Anche lo United, con Jim Ratcliffe in tribuna a fare selfie coi tifosi, voleva di più: per inseguire quella Champions che accelererebbe la ripartenza è che ora è sempre più lontana, perché nella ripresa ha fatto decisamente meglio dopo un primo tempo in cui ha ri
schiato più volte di affondare. Perché Mainoo, come il 18enne Kambwala titolare per emergenza al centro della difesa, ha dimostrato che Ten Hag ha giovani potenziali fenomeni con cui costruire il futuro.
Premier Il presente della Premier non riguarda lo United, ma Arsenal, Liverpool e City. C’è un punto a dividerle in classifica e tutte hanno motivi per considerarsi favorite: i Gunners nel 2024 hanno vinto 10 partite su 11 e non hanno dovuto inseguire nemmeno per un minuto; il City non perde dal 6 dicembre ed è abituato a vincere; il Liverpool ha fatto una mezza frenata per la prima volta dal k.o. con l’Arsenal, ma dà la sensazione di poter riprendere in fretta a correre. La Premier è già il campionato più bello del mondo: un finale di stagione così, con tre squadroni che si superano ad ogni partita e hanno tutti argomenti convincenti per essere considerate le favorite, non fa che rendere il torneo inglese il punto di riferimento del calcio mondiale. Uno che forse solo il 19 maggio, all’ultimo minuto dell’ultima giornata, saprà chi incoronare campione.