La Gazzetta dello Sport

«Noi con Turpin non abbiamo molta fortuna Crediamoci»

Il tecnico:«A Roma ora mi aspetto orgoglio e volontà»

- di Luca Bianchin MILANO

L’imputato Stefano Pioli si presenti in aula. La solita, prego. Pioli è abituato, ma il tribunale dei social ha già cominciato a scrivere le sentenze e stavolta, al netto delle critiche, il rischio è che la botta sia forte. Il Milan contro la Roma, nell’andata dei quarti di finale di Europa League, si giocava gran parte della stagione e ha approcciat­o male la partita, è andato in difficoltà, ha visto Daniele De Rossi vincere la partita a pallone e anche quella a scacchi. Il tempo per recuperare non manca, ma certo nessuno al Milan pensava di viaggiare verso Roma con un gol da recuperare. Pioli però tende all’ottimismo: «Abbiamo giocato una discreta partita ma non ottima. Ci stava il pareggio. El Shaarawy a destra? Non ce lo aspettavam­o ma non è cambiato niente: Theo e Rafa hanno trovato meno spazi ma abbiamo creato più a destra. Abbiamo fatto tanti tiri ma senza qualità. Siamo andati alti ma non siamo andati aggressivi, poi nel secondo tempo la squadra mi è piaciuta di più». Con una postilla sull’arbitro: «Mi piace più parlare di calcio, però mi è sembrato che il fuorigioco che ha portato il calcio d’angolo ci fosse. E Abraham in area ha colpito la palla di mano. Non siamo fortunati con Turpin».

Gli errori Alcuni difetti d’autunno sono tornati. Il passaggio a vuoto nelle partite importanti, dal derby al Psg; l’impression­e che al Milan manchi personalit­à nei giocatori chiave; ampi momenti con difficoltà nel costruire, al netto delle improvvisa­zioni dei singoli. La reazione finale c’è stata mentre altre volte era mancata - ma sul conto vanno anche le tante serate mediocri o pessime di alcuni singoli. Leao con il lenzuolo da fantasma e il linguaggio del corpo da uomo demoralizz­ato. Loftus-Cheek in una delle peggiori uscite stagionali. Pulisic sottotono. Giroud impreciso su una palla che in carriera ha girato in porta decine di volte. Il commento di Pioli: «Prova incolore di qualche big? Non mi preoccupa. Anzi, al ritorno mi aspetto tanto orgoglio e volontà».

I cambi ritardati Pioli ieri ha scelto di dare fiducia a tutti, fino alla fine o quasi, e anche questo sarà un tema di discussion­e. Ha cambiato Bennacer con Adli dopo un’ora ed era prevedibil­e, dopo il Ramadan. Leao e Pulisic invece sono rimasti in campo fino al minuto 78, Loftus-Cheek anche oltre. Okafor non si è visto ma Chukwueze ha creato dal nulla la grande occasione del Milan ed è probabile che entrambi siano tornati in spogliatoi­o con il classico «beh, se avessi avuto più tempo…». Pioli ha spiegato così: «L’ho fatto perché Leao e Pulisic sono giocatori in fiducia, dai

Abraham ha colpito la palla di mano. Non bene noi con Turpin Abbiamo fatto tanti tiri ma senza qualità. Meglio la ripresa

quali ti puoi aspettare sempre la giocata importante».

Ribaltare E adesso? E adesso per Pioli è inevitabil­e si parli di chance di conferma in calo ma per le risposte definitive, prego ripassare. Il Sassuolo domenica pomeriggio a Reggio Emilia sarà un intermezzo, con un Milan completame­nte diverso. Tutti penseranno a giovedì prossimo, con un pensiero fisso che in fondo è quello di sempre: reagire, risalire un’altra volta nel momento difficile. «Alla squadra alla fine ho detto che possiamo farcela, il nostro livello è più alto di questo – dice Pioli -. Non sarà facile ribaltare il risultato, lo fanno solo le squadre veramente forti. Ho detto ai ragazzi che se c’è una squadra che può riuscirci, quella siamo noi» Giovedì è già domani.

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Alla fine del match perso a San Siro contro la Roma nei quarti di Europa League i rossoneri sono andati sotto la curva a salutare i tifosi
LAPRESSE La delusione dei giocatori rossoneri Alla fine del match perso a San Siro contro la Roma nei quarti di Europa League i rossoneri sono andati sotto la curva a salutare i tifosi
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 ?? GETTY IMAGES ?? Delusione inattesa Stefano Pioli, 58 anni, è alla guida del Milan dal 9 ottobre 2019 quando ha sostituito Marco Giampaolo
GETTY IMAGES Delusione inattesa Stefano Pioli, 58 anni, è alla guida del Milan dal 9 ottobre 2019 quando ha sostituito Marco Giampaolo

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