SUPER SCAMACCA BELLISSIMA DEA 3-0 AL LIVERPOOL ORA GASP SOGNA
Grandissima impresa dei nerazzurri ancora vincenti ad Anfield: doppietta per la punta, chiude Pasalic. I Reds deludono
Che cosa ha fatto l’Atalanta, qualcosa di storico e incommensurabile. Ha vinto per 3-0 a casa del Liverpool, ha ammutolito Anfield. Nulla è ancora deciso, i rossi sono aggrappati alla zattera del ritorno, tra sei giorni a Bergamo, ma, fatti gli opportuni scongiuri, diciamo che l’Atalanta ha messo un piede nelle semifinali di Europa League. Gasperini ha cancellato Klopp, lo ha annichilito con una forza uguale e contraria.
Come Barça e Real Settima vittoria di una squadra italiana nel tempio del Liverpool e due sono dell’Atalanta. La Dea aveva vinto qui nella fase a gironi della Champions 202-21 e qui ha rivinto ieri sera con una doppietta di Scamacca e una rete di Pasalic. In Europa, soltanto Real Madrid e Barcellona avevano sbancato per due volte Anfield. L’ultimo 0-3 europeo il Liverpool l’aveva subito nel 2014 in Champions contro il Real. L’Atalanta si è allineata ai giganti. E poi Scamacca: abbiamo un altro centravanti, plurale maiestatis riferito all’Italia. Due gol nelle ultime due di campionato, contro Napoli e Cagliari, e due gol ad Anfield, dopo i due contro lo Sporting negli ottavi di EL Scamacca ha messo il piede anche nella terza rete di ieri, con la pressione che ha fruttato la ripartenza alta tombale. Spalletti si sarà lustrato gli occhi, l’Europeo incombe e Scamacca è salito di livello, è diventato il centravanti che ci si aspettava.
Come in Premier Turnover spinto di Klopp: fuori Salah e Diaz, le punte laterali veloci e pungenti, e tridente anomalo con Elliott e Gakpo esterni poco
esterni, più portati a riempire la trequarti. Atalanta senza Kolasinac acciaccato dell’ultima ora, al suo posto De Roon, centrocampista abituato a travestirsi da difensore d’emergenza. Partita aperta e bellissima, senza tregua. L’Atalanta ha dimostrato sul campo di essere la più inglese delle italiane, quella più consona alla Premier. Per tutto il primo tempo la Dea ha retto il ritmo dei rossi, non si è lasciata intimorire e ha restituito ogni pugno. Il risultato della prima frazione, l’1-0 dell’intervallo, è sembrato giusto, anzi ristretto, perché l’Atalanta, al principio e alla fine dei 45’, ha costruito due occasioni gigantesche. Sulla prima, Kelleher ha deviato di volto un tiro di Pasalic. Sulla seconda, Koopmeiners – a tu per tu con Kelleher – ha tirato addosso al portiere. Che però ha sulla coscienza lo 0-1 atalantino: Koop sulla fascia per Zappacosta, cross al centro e tiro di Scamacca, su cui Kelleher è franato. Il Liverpool ha giocato 20-25’ da Liverpool, con l’acuto del tiro a giro di Elliott, carambolato tra palo e traversa. È stato l’unico vero pericolo corso dall’Atalanta nel primo atto. Nel risiko dei duelli individuali, Hien ha sofferto la tecnica di Nunez, senza però che si generassero squilibri irreparabili. Uscita dal tunnel, intorno alla mezz’ora l’Atalanta ha guadagnato campo e ha messo le ali, con Zappacosta e Ruggeri per nulla timidi nell’avventurarsi con gamba forte oltre la linea di metà campo. Gomez e Tsimikas, sulle rispettive corsie, non li tenevano, specie il greco a sinistra, “ostaggio” di Zappacosta e degli allargamenti di De Ketelaere. Non è casuale che la rete del vantaggio sia arrivata da quella parte.
Come mai prima All’intervallo Klopp ha preso coscienza del mare agitato e ha inserito tre titolari in un colpo solo: Robertson al posto del vago Tsimikas; Szoboszlai per Jones a centrocampo; e il totem Salah per Elliott, uno dei pochi rossi salvabili. Attorno al 60’, Klopp ha calato il quarto asso, Luis Diaz, però l’Atalanta ha resistito senza barricarsi troppo e sempre con la ripartenza nella fondina. Il portiere Musso ha brillato in qualche occasione, specie una volta su Salah, pe
rò il Liverpool era disorientato dalla personalità e dalla sfrontatezza dell’avversario. Non si aspettava un’Atalanta così e c’è stata sottovalutazione, come ha dimostrato l’azione del 2-0. De Ketelaere filante sulla destra, cross e appoggio comodo di Scamacca sul lato opposto. Linea difensiva del Liverpool inerte, tramortita da tanta audacia. Koopmeiners ha avuto tra i piedi il pallone del 3-0, Scamacca di testa in area non ha trovato la porta. A ogni attacco del Liverpool, corrispondeva una controffensiva dell’Atalanta. Klopp ha invocato l’aiuto dello stadio con ampi gesti, ha chiesto ai tifosi di spingere la squadra. Non è bastato e al 3-0
– Scamacca rubapalloni, tiro di Ederson, respinta di Kelleher e ribattuta vincente di Pasalic – Anfield è ammutolito. Diverse persone hanno abbandonato le tribune prima della conclusione e hanno violato una regola aurea della “chiesa rossa”, quella che impone di restare allo stadio finché non è finita. E a chiudere Gasperini si è preso il lusso di uno sberleffo, ha effettuato la sua unica sostituzione all’89, Miranchuk per De Ketelaere. Nella sua seconda volta ad Anfield, Gasp ha vinto con 12 giocatori sui 16 possibili. Mentre Klopp ammassava sostituzioni, Gasp comandava i soliti undici. Miranchuk per De Ketelaere a un minuto dal 90’ è stato il segno di Zorro, la Z sulla pancia di Klopp. Come mai prima d’ora. E qualcuno dica Guardiola di aggiornare la metafora sul dentista, di inventarsene un’altra.