La Gazzetta dello Sport

Ferguson, l’uomo in più Motta ha trovato il capitano “intoccabil­e”

Lo scozzese ha interrotto la giostra della fascia. Il tecnico: «La Champions? Siamo dei rompiscato­le»

- di Matteo Dalla Vite

Quando serve dire e fare, dice e fa. Thiago Motta è questo quando serve scavare un solco, indirizzar­e, direzionar­e. Ricordate la “fascia girevole” e cioè che tutti potevano diventare capitani il giorno della partita in base alle risultanze settimanal­i degli allenament­i: ecco, da dieci gare di fila il capitano designato è uno solo, Lewis Ferguson, fermo restando che come disse lo stesso scozzese «la fascia è di De Silvestri», ma quando gioca. Questo è il fare. E il dire? Semplice, diretto, schietto: «La corsa-Champions non è un’ossessione per noi, lo è per Inter, Juve, Milan, Roma, Lazio o Atalanta, Napoli: noi in questo momento siamo i “rompiscato­le” di questo campionato».

Dieci di fila Come si è arrivati alla “monofascia” di capitano dopo che ad inizio stagione e nelle prime sette gare si erano avvicendat­i 6 capitani differenti, da Orsolini a De Silvestri, da Aebischer a Dominguez (fino a quando c’è stato)? Con una frase che ha messo tutto in chiaro, quella che Thiago disse dopo la vittoria a Bergamo qualche settimana fa. «Che voto do a Ferguson? A Lewis sempre dieci perché in gara come in allenament­o trascina tutti. Ed è un esempio». Fu l’investitur­a definitiva per un giocatore che non solo ha “spaccato” (detta nel senso di impression­ato) il Bologna ma anche il calcio italiano ed europeo. Ecco, Ferguson è una delle grandi sorprese del campionato e da molte gare di fila ha “bloccato” il turnover della fascia di capitano, una “Democrazia Meritocrat­ica” che Thiago aveva “visionaria­mente” messo in atto dall’inizio del campionato. Troppo forte, Lewis. In questa stagione, il centrocamp­ista scozzese ha indossato la fascia nelle ultime 10 gare di fila e in totale lo ha fatto per 16 volte. Un gioiello che il Bologna rischierà di perdere il prossimo anno (ma niente è scritto…) ma che intanto lo esalta.

Rompic… Detto che domani sono previste 28.000 persone al Dall’Ara e il minuto di silenzio per le vittime al Bacino di Suviana («Un pensiero alle famiglie e alle vittime»), ecco al… dire. Thiago (che vince per la seconda volta di fila il Premio Lega Serie A come tecnico del mese) non usa un neologismo ma etichetta la sua squadra inserita fra le big. «Siccome dall’inizio del campionato non siamo mai stati iscritti in nessuna corsa per l’Europa — dice Motta —, mettiamo le cose in chiaro: la Champions è una normale ossessione per club come Inter, Milan, Juventus, Napoli, Lazio, Atalanta o Roma... Per noi questa ossessione non è mai esistita. Noi in questo momento siamo i “rompicogli­oni” di questo campionato qua perché al momento nessuno si aspettava che fossimo qui. È per questo che facciamo bene al calcio: abbiamo portato concorrenz­a, competitiv­ità e abbiamo meritato di essere dove siamo. Abbiamo intenzione di restare dei rompicogli­oni fino in fondo e col termine rompicogli­oni non intendo che siamo brutti, sporchi e cattivi, anzi… Siamo determinat­i, concentran­ti e volenteros­i nel raggiunger­e il nostro obiettivo».

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LAPRESSE Leader Lewis Ferguson, 24, centrocamp­ista scozzese del Bologna

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