La Gazzetta dello Sport

GIGIO FLOP

I NUOVI INCUBI DI DONNARUMMA PAGELLE SPIETATE «SCENE GIÀ VISTE» Gli errori commessi in Psg-Barcellona riaccendon­o le critiche Anche sul gioco coi piedi

- di Alessandro Grandesso PARIGI

Al solito, i voti sono stati drastici. Difficile immaginare una pagella migliore per Donnarumma, dopo l’incubo di mercoledì col Barcellona. Ma la bocciatura da parte di tutti i media è stata anche indotta dall’aspettativ­a per una serata che avrebbe dovuto consacrare una stagione finora vissuta da protagonis­ta dall’italiano, tanto che pure l’Equipe lo aveva incoronato come miglior portiere d’Europa. Sono bastati però i 90’ di Champions e la complicità sui tre gol catalani per riportare a galla i vecchi demoni. Anche se rimane un margine di credito, in vista del ritorno di martedì che il Psg, come Gigio, dovrà sfruttare per ribaltare una situazione scomoda.

Cambi Scomoda come il 3 rifilato dall’Equipe, che è pur sempre il nostro 4, essendo già il 5 una sufficienz­a in Francia. Il giudizio, in linea di massima condiviso dagli altri media, non cambia: «Ansioso ancora una volta quando le cime diventano alte». All’analisi della prestazion­e dell’ex rossonero l’Equipe destina pure uno spazio autonomo, partendo con un impietoso confronto con Ter Stegen autore di 4 interventi decisivi, quando invece l’italiano di parate ne fa 3, senza rivendicar­e lo stesso bilancio. Un paradosso, visto che anche il quotidiano sportivo riconosce che fino a mercoledì, Donnarumma aveva prodotto la miglior stagione in club. Non scontata, avendo dovuto adattarsi a uno nuovo staff che l’ha spinto anche a un approccio diverso al gioco. Secondo il giornale, l’errore in uscita sul primo gol, con quel cross di Yamal solo sporcato trasforman­dosi in assist per Raphinha, poteva ancora essere tollerato come un incidente di serata. Non il rilancio impreciso sul secondo gol: «Scena vista troppo spesso».

Vuoto E’ la solita accusa: di piede, il gioco di Gigio non è rassicuran­te. Un problema per una squadra come quella di Luis Enrique che pretende di costruire dal basso, sfruttando la dote del portiere nel lungo come nel corto. Certo, a inizio stagione andava registrata tutta la difesa, per non esporre il portiere alle incertezze di tutto il reparto. Mese su mese le cose sono migliorate e l’azzurro si è imposto come uno dei migliori numeri uno in circolazio­ne, come riconosciu­to più volte dall’Equipe nelle ultime settimane. E cancelland­o anche quel vuoto prima di Natale, quando Gigio era finito in panchina per squalifica permettend­o così di verificare l’inadeguate­zza del giovane Tenas, di scuola blaugrana, brevemente sostenuto dai media d’oltralpe come una possibile alternativ­a. Ma a completare il pasticcio di Donnarumma, mercoledì, è stata la sua non uscita sul corner che ha portato il terzo gol, fatale al Psg, con un ammasso di giocatori in area piccola, da dove è svettato indisturba­to Christense­n.

Demoni L’Equipe punta il dito così sulla mancanza di “progressio­ne” dal punto di vista mentale per Gigio che da gennaio pertanto si è affidato a una mental coach. Così le bocciature sono state unanimi. Il Parisien gli ha rifilato un 3,5. Tre dal Figaro. E così via. E tra le righe dei giudizi sono tornati a galla i demoni della notte del Bernabeu nel 2022, quando da una sua incertezza su una carica discutibil­e di Benzema partì la rimonta del Real Madrid, che allora si guadagnò il biglietto per i quarti. Per andare in semifinale, mercoledì a Barcellona servirà una reazione di tutta la squadra e di Donnarumma in particolar­e: «Non ha più scuse», scrive perentoria RmcSport. Nel frattempo, l’azzurro può far valere la media voto più alta, almeno in campionato. Anche per l’Equipe.

Il giudizio L’Equipe gli dà 3 (il nostro 4): «Quando le cime sono alte lui diventa ansioso»

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Uno dei momenti chiave della partita tra Psg e Barcellona: il cross di Yamal viene solo sporcato dal portiere e si trasforma in un assist per Raphinha per il primo gol spagnolo. Poi finirà 2-3
Cercando il riscatto Gianluigi Donnarumma, 25 anni, con la maglia del Paris Saint-Germain, chiamato a ribaltare la sconfitta nell’andata dei quarti di Champions: la sfida di ritorno a Barcellona si giocherà martedì 16 aprile
AFP AFP Una serata da dimenticar­e Uno dei momenti chiave della partita tra Psg e Barcellona: il cross di Yamal viene solo sporcato dal portiere e si trasforma in un assist per Raphinha per il primo gol spagnolo. Poi finirà 2-3 Cercando il riscatto Gianluigi Donnarumma, 25 anni, con la maglia del Paris Saint-Germain, chiamato a ribaltare la sconfitta nell’andata dei quarti di Champions: la sfida di ritorno a Barcellona si giocherà martedì 16 aprile

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