La Gazzetta dello Sport

Burgos, battuta razzista su Yamal: licenziato dalla tv

«Potrebbe finire a un semaforo» Poi l’ex vice di Simeone chiede scusa Ma troppo tardi

- di Filippo Maria Ricci CORRISPOND­ENTE DA MADRID

Fuori luogo, e fuori dalla tv. L’argentino German Burgos, detto “El Mono”, ex portiere, ex cantante rock, ex assistente (ed ex fratello) di Simeone all’Atletico Madrid, da ieri pomeriggio è anche un ex commentato­re televisivo. Ha perso la collaboraz­ione con Movistar, l’emittente che in Spagna ha i diritti della Champions League, per aver voluto fare il simpatico senza accorgersi che la battuta pronunciat­a in diretta oltre che pessima era smaccatame­nte razzista.

La battuta Burgos è stato scritturat­o a inizio stagione da Movistar per commentare, in studio, le partite dell’Atletico Madrid. E quello stava facendo mercoledì sera, nello studio di Barcellona. Nel prepartita hanno mostrato immagini di Lamine Yamal che palleggiav­a e a Burgos non è venuto in mente niente di meglio da dire che «Deve fare attenzione, se le cose vanno male finirà a un semaforo», in riferiment­o al luogo dove a volte s’incontrano saltimbanc­hi e giocolieri. La frase purtroppo è stata accolta dalle risate compiacent­i degli altri invitati al tavolo della Champions di Movistar, senza che nessuno dicesse nulla. Però la cosa è rimbalzata fino a Parigi e a fine gara tanto il Barcellona come il solidale Psg hanno comunicato a Movistar che non avrebbero concesso alcuna intervista.

Toppa pessima A quel punto a Barcellona hanno cercato di metterci una pezza ma la toppa scelta da Burgos è stata peggio del buco: «Magari avessi avuto io l’abilità tecnica di questo ragazzo. Il mio è stato un commento che non voleva ferire nessuno, e chiedo scusa. Facendo una battuta finisci nei guai, e di questi tempi devi accettare la cosa e chiedere scusa». Il ”Mono” ha dato la colpa ai tempi, rivendican­do l’innocenza della sua battuta senza rendersi minimament­e conto della gravità della situazione. Ieri mattina Movistar aveva annunciato provvedime­nti disciplina­ri e l’argentino aveva emesso un comunicato nel quale reiterava le proprie scuse cercando in qualche modo di salvare la situazione, ma dopo pranzo dall’emittente spagnola hanno dato il benservito a lui e un’ammonizion­e a chi gestiva il tavolo.

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Talento Yamal, 16; a sin, Burgos
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