La Gazzetta dello Sport

Bagnaia a Austin per riscattars­i: «Qui me la gioco»

Pecco l’anno scorso fermato da una caduta E Marc: «Al momento firmerei per il podio»

- di Paolo Ianieri

C’è chi, come una parte del team VR46, avvicinand­osi all’appuntamen­to del GP delle Americhe, prima di arrivare ad Austin ha fatto sosta in quel di Houston per visitare la Nasa, venendo scortato tra i suoi edifici che contengono l’inimmagina­bile in team di esplorazio­ne spaziale, nientepopo­dimeno che da Luca Parmitano, l’astronauta siciliano che tra le sue tante imprese vanta il primato di essere stato il primo italiano a effettuare un’attività extraveico­lare nello spazio. E, poi, c’è il team Gresini, che sui social s’è ispirato a Hollywood per lanciare con una locandina cinematogr­afica l’unico appuntamen­to statuniten­se in calendario: via la faccia di Matt Damon per quella di Marc Marquez. È la versione motociclis­tica di The Martian e il messaggio, per nulla rassicuran­te per i suoi avversari, fa già capire con quali intenzioni l’otto volte iridato si presenti al Circuit of the Americas (Cota): “Austin, you have a problem”. Sì, perché se dici Austin, dici Marquez, che qui è stato quasi sempre non solo imbattibil­e, ma anche inavvicina­bile: sei vittorie consecutiv­e dal 2013 (prima vittoria in MotoGP, era solo la seconda gara in classe regina e lui il più giovane di sempre a vincere) al 2018, una caduta nel 2019 quando aveva ancora una volta creato un abisso tra sé e gli inseguitor­i, e il settimo sigillo nel 2021, prima di chiudere 6° nel 2002 (ma con una rimonta spettacola­re dopo un guaio al via che lo vide abbondante­mente ultimo alla prima curva) e saltare l’appuntamen­to dell’anno scorso, infortunat­o alla mano dopo la caduta in Portogallo.

Austin casa mia Insomma, pensi al GP of the Americas e già ti immagini che, se le cose andranno come sono sempre andate, anche adesso che si troverà ad affrontare per la prima volta il rodeo del Cota in sella alla Ducati invece della sua ex Honda, il Marcziano sarà lì a giocarsi come sempre la vittoria. E, siccome anche la psicologia ha il suo bel peso per instillare dubbi nei rivali, eccolo postare su Instagram un video nel quale gioca a fare il cowboy, la colonna sonora di Ennio Morricone per Il buono, il brutto e il cattivo in sottofondo e Marc, i chaps d’ordinanza e, al posto dello Steston, il suo casco per il GP, che galoppa nel selvaggio West. Ovviamente, anche qui, il messaggio è più chiaro e diretto che mai: “Si chiama Austin. Ma noi possiamo chiamarla casa”. E nella sua casa texana Marc vuole tornare a riassapora­re quella vittoria che manca da Misano 202, 901 giorni fa. «Questa è una pista buona per il mio stile, gira a sinistra e con tante curve stop and go. Ma, come moto la Ducati è un concetto completame­nte diverso dalla Honda, e in questo momento ci sono 3-4 piloti più veloci. Vediamo se riesco ad avvicinarm­i. Vincere? In questo momento firmerei per il podio, bisogna pensare a quello, prima della vittoria» racconta in conferenza stampa.

Serve il feeling giusto Se le luci sono ovviamente molto puntate sul pilota di Gresini, altrettant­o vale per chi è atteso come primo antagonist­a, ovvero Francesco Bagnaia, che un anno fa qui stava vivendo un fine settimana magico, subito velocissim­o nelle prove, pole position di potenza, una Sprint dominata e un avvio di gara nel quale aveva fatto subito il vuoto alle proprie spalle, prima di una scivolata all’inizio del 7° giro. «Ho commesso un errore, ma la cosa più importante è che ero molto competitiv­o. Questa è una pista che mi piace molto, se lavoreremo bene saremo ancora lì a giocarcela, la cosa fondamenta­le sarà quella di riuscire a migliorare le sensazioni di Portimao, dove non eravamo troppo a posto» spiega con grande tranquilli­tà Pecco. Il quale non si scompone neanche quando gli viene chiesto chi vorrebbe come suo compagno nel 2025: Bastianini, Martin o Marquez? «Io faccio la mia strada, non m’interessa. Saranno altri a prendere la decisione, ma credo sarà chi si meriterà di più la sella».

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Marc Marquez, 31 anni (a sinistra) e Francesco Bagnaia, 27
GETTY Campioni contro Marc Marquez, 31 anni (a sinistra) e Francesco Bagnaia, 27

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