La Gazzetta dello Sport

Milano, finisce qui

L’Olimpia fuori dai playin Messina: «Che amarezza»

- di Andrea Tosi

Il successo dell’Efes elimina i campioni d’Italia, poi sconfitti dal Maccabi: per il secondo anno di fila sfuma l’accesso alla fase finale

La notizia attesa e temuta arriva puntuale da Istanbul sulle tavole della Stark Arena di Belgrado quando Maccabi e Milano sono in equilibrio a metà del terzo quarto. L’Efes ha travolto (+45) la Stella Rossa prendendos­i il playin a spese dell’Olimpia e del Partizan. Il viaggio della speranza della squadra campione d’Italia finisce al tramonto di una giornata amara, ripensando alle tante occasioni perse per agganciare almeno il decimo posto. Per la seconda stagione di fila l’ambiziosa Milano fallisce l’ingresso ai playoff, ma se un anno fa lo sbarrament­o era l’ottavo posto, quest’anno il flop appare più grave non avendo sfruttato l’allargamen­to della formula per la post season, anche se, rispetto al 2023, l’Olimpia chiude con lo stesso record. Alla fine la sfida col Maccabi diventa un’amichevole di lusso peraltro combattuta che Milano interpreta con puntiglio per continuare nel suo processo di crescita dentro a un ritrovato equilibrio del gioco con Poythress che conferma i suoi progressi e Shields che ritrova un po’ di vena offensiva nel primo tempo. Ne esce però un’altra sconfitta, la 14a fuori casa che fa capire quale sia stato il tallone d’Achille di Melli e compagni, oltre alle assenze, troppo fragili lontano dal fortino del Forum. «Era difficile giocare dopo che l’Efes era già nettamente in vantaggio - il commento di coach Messina -. È stata una stagione difficile e amara. Abbiamo avuto problemi negli infortuni e negli aggiustame­nti. E non abbiamo fatto bene in trasferta. È andata così».

Atletismo e stabilità Anche se non ha nulla da chiedere a questa sfida se non preparare il suo playin dal settimo posto con vista su Virtus o Baskonia, il Maccabi gioca la sua parita con atletismo e talento decisa a non fare sconti mettendosi nelle mani dei suoi due leader Brown e Baldwin, quest’ultimo atleta spaventoso che sta affinando le doti di tiratore un tempo discontinu­o. Milano prosegue la ricerca di stabilità confermand­o il quintetto dei successi su Virtus e Trento. Nella rotazione di Messina manca il jolly Hall che si è girato la caviglia sinistra in allenament­o e verrà rivalutato tra due settimane. Nel primo quarto il Maccabi prova subito l’allungo a +10 ma con i primi cambi la partita procede a strappi, Milano rientra bene con Shields e Lo che si alterna a Napier in regia. L’Olimpia riesce pure a sorpassare sul finale del secondo quarto ma i campioni d’Israele impattano alla pausa con tre punti di Baldwin regalati da un fallo banale di Shields. Terzo quarto in equilibrio che il Maccabi rompe negli ultimi secondi toccando un +7. Ancora i “gialli” di Tel Aviv provano la fuga buona nell’ultimo quarto, la tripla di Blatt, figlio d’arte, fattura un nuovo vantaggio in doppia cifra (82-72). Milano però non si arrende, una tripla di Bortolani dall’angolo riaccende l’attacco. che tenta il recupero con un assetto con formato da tre giocatori usciti dlla panchina. Baldwin esagera a fare il fenomeno ma Voigtmann e Shields non ne approfitta­no per accorciare a -3 fallendo un paio di triple aperte. S’infila invece quella del panchinaro Menco che firma il +9. L’ultimo sussulto è di Napier sul -4 poi il play fallisce la tripla del -1 e dall’altra parte imitato da Shields e Ricci.

 ?? CIAM ?? A testa bassa La postura a fine partita di Nikola Mirotic, 32 anni, asso di Milano, è lo specchio della delusione dei campioni d’Italia
CIAM A testa bassa La postura a fine partita di Nikola Mirotic, 32 anni, asso di Milano, è lo specchio della delusione dei campioni d’Italia

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