La Gazzetta dello Sport

«Sono contento Che peccato per l’occasione di Lazaro»

Juric fissa l’obiettivo: «Andiamo avanti a lottare per l’Europa»

- di Mario Pagliara

Bella prova. Abbiamo dato tutto e fatto quello che dovevamo fare. Ci è mancato solo il gol

La Juve è forte dietro: è mancato l’1-0. Sono un po’ deluso, abbiamo giocato per i tifosi

Mergim Vojvoda

Il presidente Bravo Buongiorno ha marcato Vlahovic molto bene

L’allenatore Mi dispiace non aver vinto, ma sono orgoglioso

Il tecnico

«Abbiamo giocato un secondo tempo spettacola­re in cui abbiamo dominato creando tanto»

C’è quella manciata di centimetri a separarlo dalla storia. Un soffio di vento di troppo su una serata torinese caldissima. Lazaro in volo al novantesim­o poteva diventare il titolo di un affascinan­te romanzo, magari il gran finale di una splendida storia granata. Resta l’attimo da far mangiare le mani, il momento sul quale stare a pensare e ripensare, il punto in cui sono concentrat­i i rimpianti. «Peccato davvero per l’ultimo colpo di testa di Lazaro - dice il presidente del Torino, Urbano Cairo -. Ma è stato un peccato anche il primo colpo di testa, ovvero l’occasione che abbiamo avuto con Sanabria nel secondo tempo».

Solidità Se Lazaro non è riuscito a trasformar­e un buon derby in un derby dolcissimo, resta l’ottima impression­e lasciata dal Torino lungo tutto il secondo tempo. Una ripresa di cuore, di carattere e, complessiv­amente, i granata hanno confermato nell’appuntamen­to più atteso della stagione di essere una squadra di acciaio. Sedicesima volta in campionato senza subire reti in trentadue giornate. Una su due. «E’ stato un buon derby – riflette ancora il presidente Cairo -. Ho visto un Toro solido, quindi direi bene. Sono contento. Meritavamo tanto nel secondo tempo». Una parola in più la spende per Buongiorno: «Ha marcato Vlahovic molto bene».

La rincorsa continua Alla soddisfazi­one del presidente si aggiunge quella dell’allenatore granata, Ivan Juric. Il punto è prezioso, immette benzina nel motore del Toro per l’euro-rincorsa nella volatona finale del campionato. «E’ un punto positivo – dice Juric -, ce lo prendiamo con grande soddisfazi­one, anche se con il rammarico di non aver vinto la partita nel finale con il colpo di testa di Lazaro. Ci prendiamo questo punto e andiamo avanti con grande fiducia». La rincorsa dei granata continua: dopo l’incidente di Empoli, la squadra si è rialzata con un finale in crescendo di fronte alla Juventus. «Sono orgoglioso di questo Toro – ancora Juric –: la mia squadra da ormai quattro-cinque mesi riesce a competere con tutti e sta giocando un ottimo calcio. Da cinque mesi non sbagliamo una partita, per cui sono molto fiducioso che resteremo questi, con questa qualità, fino alla fine del campionato. Noi ce la giochiamo».

Pregi e peccati Sono elencati pregi e peccati nelle parole del tecnico. «Il nostro più grande pregio è che abbiamo ormai una grandissim­a mentalità: non sbagliamo più una partita», racconta. «Il peccato c’è stato con Lazaro, avremmo meritato quel gol e di vincere questo derby dopo un secondo tempo spettacola­re, nel quale – dal mio punto di vista - abbiamo dominato producendo tante occasioni. Nel primo tempo, invece, siamo stati un po’ contratti e la Juventus ha avuto le sue occasioni migliori». L’ultimo peccato è sul numero dei gol prodotti dal Toro: «Ci manca quel pezzo per arrivare un po’ più in su – continua Juric -. Ma io sono molto contento del rendimento degli attaccanti, non mancano i loro gol. Ciò che ci manca invece sono i gol dei centrocamp­isti e degli esterni».

Obiettivo L’euro rincorsa prosegue. Perché nel mirino del Toro c’è sempre quel traguardo da tagliare a fine stagione, restando anche sintonizza­ti sul buon andamento delle squadre italiane nelle Coppe grazie al quale potremmo avere più posti in Europa nella prossima stagione. «Noi stiamo lottando per l’Europa e continuiam­o su questa strada – aggiunge Juric -. Chi è al Toro deve lottare per questo obiettivo. Lo meritano la fantastica storia di questa società e questo pubblico: nel derby c’è stato uno stadio favoloso, sono stato orgoglioso di essere del Torino. Voglio finire molto bene la stagione, perché c’è una totale armonia tra noi, la società, la squadra, tutti. Poi alla fine della stagione, essendo i nostri rapporti molto sereni, si vedrà il futuro». L’ultimo flash è sull’arbitraggi­o di Maresca. Juric è stato espulso: «Ma, credetemi, non ho fatto né detto nulla. Altre volte ne ho combinate di tutti i colori e ho chiesto scusa, stavolta non ho fatto proprio nulla. Al di là della mia espulsione, non sono contento del metodo seguito dall’arbitro in tutta la partita».

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IPP Presidente Urbano Cairo, 66 anni, numero uno del Torino dal 2005
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INSIDEFOTO Applausi Il gruppo granata saluta i tifosi dopo il derby pareggiato contro la Juve

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