Ranieri e la stellina Oristanio Caccia ai punti per la salvezza
Il Cagliari è reduce dall’impresa contro l’Atalanta Il tecnico: «Loro una macchina perfetta»
Provarci, sempre. Anche contro «la macchina perfetta», come l’ha definita Claudio Ranieri. Il Cagliari si presenta a San Siro in un buon momento di forma (tre vittorie e un pari nelle ultime cinque) che ha permesso di raddrizzare una classifica che a un certo punto, dopo le quattro sconfitte di fila a cavallo tra gennaio e febbraio, faceva paura. Certo, per arrivare al traguardo i sardi devono ancora pedalare, perché in fin dei conti i punti di vantaggio sul quart’ultimo posto sono solo quattro. Ma dopo lo splendido successo sull’Atalanta, che poi è andata a fare l’impresa a Liverpool, l’ottimismo è cresciuto. Così come la voglia di fare bene stasera contro il rullo compressore di Simone Inzaghi, che all’andata alla Unipol Domus ha chiuso la pratica già nel primo tempo (2-0). Il Cagliari, senza Deiola e Nandez squalificati, dovrebbe optare per il 43-2-1 con Shomurodov punta. Alle sue spalle Gaetano e Oristanio, il cui cartellino è controllato proprio dei nerazzurri.
Colpa di...Thiago Anche Ranieri è un ex della partita: arrivò all’Inter nel settembre 2011 prendendo il posto dell’esonerato Gian Piero Gasperini e venne a sua volta mandato via a marzo 2012, sostituito da Andrea Stramaccioni. Il tecnico è voluto ritornare su quella parentesi della sua carriera, scherzandoci su: «Quella all’Inter fu un esperienza bellissima, perché presi una squadra che non stava in buone acque, ci risollevammo, eravamo vicini alla Champions ma Thiago Motta volle andare via a tutti i costi. Lì l’orologio si inceppò, quindi la colpa è stata sua...». Sulla partita di oggi invece il tecnico romano ha le idee chiare: «Dovremo fare una grande prestazione, la gara perfetta sperando che loro non la facciano».
Problema stadi Ieri a “Metropolis Files” alla Triennale di Milano, Tommaso Giulini ha lanciato l’allarme sulla questione stadi: «Noi siamo partiti nel 2017 con la realizzazione dell’impianto temporaneo e speravamo di avere quello definitivo nel giro di 4-5 anni. Abbiamo speso parecchi milioni nelle varie progettazioni, però ci siamo trovati di fronte un’infinità di ostacoli, soprattutto burocratici. Ora ci sono ancora due terzi dei fondi da reperire. Il problema è che siamo davanti a un Sistema Paese dove le principali banche italiane non finanziano il mondo del calcio. Mi chiedo come sarà possibile, di questo passo, riuscire ad ospitare in Italia gli Europei 2032».