La Gazzetta dello Sport

«All’Europeo voglio rendere orgogliosa tutta la Turchia »

«De Rossi già grande La Roma può volare Ma il Milan è vivo»

- di Marco Fallisi

Su De Rossi È riuscito a fare un grande lavoro in poco tempo: la sua Roma è coraggiosa e logica

Pioli Il Milan ha ragionato come in Premier: il lavoro di un tecnico si valuta negli anni

Su Calha Difficile trovare qualcosa in cui non eccelle: è tra i migliori nel suo ruolo

Su Yildiz Può arrivare ovunque, deve completars­i ma ha grandi potenziali­tà

Il c.t. della Turchia, doppio ex: «Tutto è aperto perto Leao straordina­rio, per Dybala ho un deboleole»

Il primo round se l’è perso perché era in volo. Niente di più naturale, direbbe chi ha visto Vincenzo Montella giocare: l’Areoplanin­o allargava le braccia dopo ogni gol. Oggi Montella vola per lavoro, la sua agenda è piena di partite da vedere in ogni angolo di Europa: è la vita da commissari­o tecnico, incarico che Vincenzo ricopre dallo scorso settembre. Ed è stato un altro decollo, immediato: la Turchia gli ha affidato la panchina della nazionale e lui l’ha condotta all’Europeo con un turno di anticipo e il primo posto nel girone, mai successo prima. Montella, che ha fatto innamorare un Paese intero, giovedì sera sarà all’Olimpico: Celik contro Leao è un antipasto di Turchia-Portogallo, una delle tre sfide che lo attendono all’Europeo in Germania, Roma contro Milan è il passato che si intreccia. Da qualunque lato la guardi, Vincenzo vede una grande serata: «All’andata, non appena sono atterrato, ho rivisto la partita. La Roma ha giocato da grande squadra. Ma guai a parlare di favoriti. In partite così non esistono».

► Due italiane si giocano un posto in semifinale di Europa League. Roma-Milan sarà all’altezza?

«Certo. Si affrontano due squadre in grande condizione, che arrivano da ottimi risultati e possono schierare grandi stelle. Sarà apertissim­a, peseranno l’emotività, un pizzico di buona sorte e il modo in cui i due allenatori la prepareran­no».

► Dopo aver vinto il derby, De Rossi ha spiazzato Pioli: El Shaarawy a destra ha mandato in tilt Leao.

«Che avesse le stimmate del grande allenatore lo si capiva anche quando giocava. Daniele però è riuscito a fare tutto in pochissimo tempo, il suo arrivo ha avuto un impatto incredibil­e sui gialloross­i. La sua Roma è coraggiosa ma sempre logica, ha grande equilibrio».

► Pioli sembra sempre spalle al muro. Merita la conferma?

«Al Milan ha fatto grandissim­e cose: lo scudetto, certo, ma non solo. Ha giocato una semifinale di Champions e in questa stagione ha già centrato la qualificaz­ione alla prossima. Su di lui il club ha ragionato come si fa all’estero. Prendete Klopp: allena il Liverpool dal 2015, ha vinto una Premier e una Champions, ma ci sono state stagioni in cui non è andato oltre gli ottavi. Il lavoro di un tecnico va valutato negli anni».

► E il lavoro di Leao? I tifosi lo hanno fischiato...

«Resta un talento straordina­rio. Quando ha spazio davanti a sé, limitarlo è quasi impossibil­e. La Roma c’è riuscita, vedremo se Rafa saprà trovare una soluzione per rifarsi».

► Meglio lui o Dybala?

«Sono diversi. E ammetto che per Dybala ho un debole, un po’ mi rivedo in lui. Anche se Paulo gioca più lontano dalla porta».

► All’andata ha deciso Mancini. Giovedì tocca a Lukaku e Giroud?

«Grandissim­i entrambi, con una storia che pochi attaccanti oggi possono vantare. Possono determinar­e in qualsiasi momento».

► Per il futuro il Milan punta Zirkzee. Le piace?

«Straordina­rio, è giovane ma ha tutto: tecnica, fisicità, visione di gioco. Forse deve crescere un po’ dentro l’area... gli mancano i gol “sporchi”. Ma le qualità non si discutono».

► Dove si deciderà Roma-Milan?

«La compattezz­a sarà fondamenta­le, è così che la Roma si è imposta all’andata».

► Tra due mesi Europeo. Come ci arriva la sua Turchia?

«Con grandi aspettativ­e, abbiamo vinto il girone per la prima volta nella nostra storia, abbiamo qualità. L’obiettivo è di fare risultati giocando un bel calcio, con fiducia in noi stessi. I grandi traguardi però non si possono raggiunger­e senza sognarli: ecco, noi dobbiamo sognare. Vogliamo rendere orgogliosa tutta la Turchia».

► Calhanoglu è il vostro faro.

«Per maturità e lettura delle situazioni, è un top player, tra i migliori nel suo ruolo: difficile trovare una cosa in cui non eccelle. Logicament­e, serve che tutta la squadra lo supporti. Da soli non si vince, guardate Haaland e la sua Norvegia...».

► Il Montella milanista è stato il primo tecnico di Calha in Italia. Si era accorto del potenziale?

«Arrivava da parecchi mesi di inattività (era stato fermo per squalifica, ndr): il talento si vedeva, ma la maturità che mostra oggi nell’Inter è il frutto del lavoro fatto in questi anni».

► Dove può arrivare Yildiz?

«Ovunque. Deve completars­i, ma ha grandi potenziali­tà e la Juve è l’ideale per spiccare il volo. Ha mezzi importanti: guardate il primo controllo, sempre orientato verso la porta avversaria».

► Tra i fattori che hanno mandato in crisi Leao contro la Roma, c’è stato un certo Celik...

«Il classico giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero in squadra: sempre pronto, rispetta le consegne tattiche e dà equilibrio».

► Prima dell’Europeo, la Turchia sfiderà l’Italia in amichevole. Dove possono arrivare gli azzurri?

«L’Italia è campione in carica, partirà per vincere: nei grandi tornei tiriamo fuori sempre il meglio, è la nostra storia. Sfidare Spalletti sarà bellissimo».

«Non si può vincere sempre: Pioli merita la conferma »

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Vincenzo Montella in maglia Roma: coi gialloross­i ha giocato dal 1999 al 2007 e poi nel 2008-09, vincendo lo scudetto 2000-01 e la Supercoppa Italiana 2001
Uno scudetto e una Supercoppa in gialloross­o Vincenzo Montella in maglia Roma: coi gialloross­i ha giocato dal 1999 al 2007 e poi nel 2008-09, vincendo lo scudetto 2000-01 e la Supercoppa Italiana 2001
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Montella ha allenato il Milan dal giugno 2016 al novembre 2017: in rossonero ha vinto la Supercoppa Italiana, battendo la Juve 5-4 ai rigori a Dohaoha
GETTY Una Supercoppa sulla panchina del Diavolo avolo Montella ha allenato il Milan dal giugno 2016 al novembre 2017: in rossonero ha vinto la Supercoppa Italiana, battendo la Juve 5-4 ai rigori a Dohaoha

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