«All’Europeo voglio rendere orgogliosa tutta la Turchia »
«De Rossi già grande La Roma può volare Ma il Milan è vivo»
Su De Rossi È riuscito a fare un grande lavoro in poco tempo: la sua Roma è coraggiosa e logica
Pioli Il Milan ha ragionato come in Premier: il lavoro di un tecnico si valuta negli anni
Su Calha Difficile trovare qualcosa in cui non eccelle: è tra i migliori nel suo ruolo
Su Yildiz Può arrivare ovunque, deve completarsi ma ha grandi potenzialità
Il c.t. della Turchia, doppio ex: «Tutto è aperto perto Leao straordinario, per Dybala ho un deboleole»
Il primo round se l’è perso perché era in volo. Niente di più naturale, direbbe chi ha visto Vincenzo Montella giocare: l’Areoplanino allargava le braccia dopo ogni gol. Oggi Montella vola per lavoro, la sua agenda è piena di partite da vedere in ogni angolo di Europa: è la vita da commissario tecnico, incarico che Vincenzo ricopre dallo scorso settembre. Ed è stato un altro decollo, immediato: la Turchia gli ha affidato la panchina della nazionale e lui l’ha condotta all’Europeo con un turno di anticipo e il primo posto nel girone, mai successo prima. Montella, che ha fatto innamorare un Paese intero, giovedì sera sarà all’Olimpico: Celik contro Leao è un antipasto di Turchia-Portogallo, una delle tre sfide che lo attendono all’Europeo in Germania, Roma contro Milan è il passato che si intreccia. Da qualunque lato la guardi, Vincenzo vede una grande serata: «All’andata, non appena sono atterrato, ho rivisto la partita. La Roma ha giocato da grande squadra. Ma guai a parlare di favoriti. In partite così non esistono».
► Due italiane si giocano un posto in semifinale di Europa League. Roma-Milan sarà all’altezza?
«Certo. Si affrontano due squadre in grande condizione, che arrivano da ottimi risultati e possono schierare grandi stelle. Sarà apertissima, peseranno l’emotività, un pizzico di buona sorte e il modo in cui i due allenatori la prepareranno».
► Dopo aver vinto il derby, De Rossi ha spiazzato Pioli: El Shaarawy a destra ha mandato in tilt Leao.
«Che avesse le stimmate del grande allenatore lo si capiva anche quando giocava. Daniele però è riuscito a fare tutto in pochissimo tempo, il suo arrivo ha avuto un impatto incredibile sui giallorossi. La sua Roma è coraggiosa ma sempre logica, ha grande equilibrio».
► Pioli sembra sempre spalle al muro. Merita la conferma?
«Al Milan ha fatto grandissime cose: lo scudetto, certo, ma non solo. Ha giocato una semifinale di Champions e in questa stagione ha già centrato la qualificazione alla prossima. Su di lui il club ha ragionato come si fa all’estero. Prendete Klopp: allena il Liverpool dal 2015, ha vinto una Premier e una Champions, ma ci sono state stagioni in cui non è andato oltre gli ottavi. Il lavoro di un tecnico va valutato negli anni».
► E il lavoro di Leao? I tifosi lo hanno fischiato...
«Resta un talento straordinario. Quando ha spazio davanti a sé, limitarlo è quasi impossibile. La Roma c’è riuscita, vedremo se Rafa saprà trovare una soluzione per rifarsi».
► Meglio lui o Dybala?
«Sono diversi. E ammetto che per Dybala ho un debole, un po’ mi rivedo in lui. Anche se Paulo gioca più lontano dalla porta».
► All’andata ha deciso Mancini. Giovedì tocca a Lukaku e Giroud?
«Grandissimi entrambi, con una storia che pochi attaccanti oggi possono vantare. Possono determinare in qualsiasi momento».
► Per il futuro il Milan punta Zirkzee. Le piace?
«Straordinario, è giovane ma ha tutto: tecnica, fisicità, visione di gioco. Forse deve crescere un po’ dentro l’area... gli mancano i gol “sporchi”. Ma le qualità non si discutono».
► Dove si deciderà Roma-Milan?
«La compattezza sarà fondamentale, è così che la Roma si è imposta all’andata».
► Tra due mesi Europeo. Come ci arriva la sua Turchia?
«Con grandi aspettative, abbiamo vinto il girone per la prima volta nella nostra storia, abbiamo qualità. L’obiettivo è di fare risultati giocando un bel calcio, con fiducia in noi stessi. I grandi traguardi però non si possono raggiungere senza sognarli: ecco, noi dobbiamo sognare. Vogliamo rendere orgogliosa tutta la Turchia».
► Calhanoglu è il vostro faro.
«Per maturità e lettura delle situazioni, è un top player, tra i migliori nel suo ruolo: difficile trovare una cosa in cui non eccelle. Logicamente, serve che tutta la squadra lo supporti. Da soli non si vince, guardate Haaland e la sua Norvegia...».
► Il Montella milanista è stato il primo tecnico di Calha in Italia. Si era accorto del potenziale?
«Arrivava da parecchi mesi di inattività (era stato fermo per squalifica, ndr): il talento si vedeva, ma la maturità che mostra oggi nell’Inter è il frutto del lavoro fatto in questi anni».
► Dove può arrivare Yildiz?
«Ovunque. Deve completarsi, ma ha grandi potenzialità e la Juve è l’ideale per spiccare il volo. Ha mezzi importanti: guardate il primo controllo, sempre orientato verso la porta avversaria».
► Tra i fattori che hanno mandato in crisi Leao contro la Roma, c’è stato un certo Celik...
«Il classico giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero in squadra: sempre pronto, rispetta le consegne tattiche e dà equilibrio».
► Prima dell’Europeo, la Turchia sfiderà l’Italia in amichevole. Dove possono arrivare gli azzurri?
«L’Italia è campione in carica, partirà per vincere: nei grandi tornei tiriamo fuori sempre il meglio, è la nostra storia. Sfidare Spalletti sarà bellissimo».
«Non si può vincere sempre: Pioli merita la conferma »