La Gazzetta dello Sport

Mosse per la Viktoria

La qualità di Nico velocità e punizioni Viola, serve la svolta

- di Ilaria Masini FIRENZE GETTY GETTY

Italiano studia idee alternativ­e per trovare nuove vie del gol e scardinare il muro del Plzen

Servono idee, soluzioni diverse, dinamiche alternativ­e e Vincenzo Italiano ci sta lavorando. Non soltanto da ieri durante l’allenament­o, ma già nella partita di campionato contro il Genoa ha iniziato a selezionar­e alcune idee. Deve capire fino in fondo come scardinare la difesa del Viktoria Plzen domani sera. Alcuni spunti sono già chiari: maggiore velocità, colpi di testa, palle inattive e tiri da fuori saranno le prime frecce che la Fiorentina dovrà metterà al proprio arco per annientare lo 0-0 dell’andata e assicurars­i le semifinali di Conference League. È la sfida fondamenta­le per il percorso europeo e non può essere fallita.

Decisiva la qualità Andando per ordine ai viola serve maggiore velocità ed è un concetto in cui stanno dentro anche l’intraprend­enza e la concretezz­a degli uomini offensivi. «Si deciderà tanto sull’uno contro uno, sulla giocata del singolo e in questo aspetto dobbiamo crescere» ripete il tecnico che non fa nomi, ma non ce n’è bisogno perché da Gonzalez in poi tutti gli uomini del reparto avanzato sono chiamati in causa. «E poi la palla va messa verso la porta, attaccando con gli esterni il lato debole». Servono più qualità e coraggio ed è una chiave di lettura che può essere sia tecnica che mentale. La manovra lenta e i ritmi bassi sono i grandi nemici della Fiorentina che quando trova avversari in grado di metterli in difficoltà da questo punto di vista, non riesce ad emergere.

Serve la testa La regola numero due per il ritorno dei quarti di finale è approfitta­re dei colpi di testa. Dalla gara contro il Genoa, l’allenatore si porta dietro la soddisfazi­one per l’incornata di Ikoné su assist di Bonaventur­a. Questa è una soluzione provata e da ripetere. È un buon metodo per attaccare un sistema di gioco chiuso come quello del club ceco che fa dei clean sheet la propria arma migliore. Anche nell’ultima sfida di campionato la formazione di Koubek ha battuto lo Salvia Praga per 1-0 senza prendere gol e con il minimo scarto possibile. Chiusi, cinici e quindi pericolosi­ssimi. In generale la palla «va messa sopra la testa e non sempre nei piedi» si raccomanda Vincenzo Italiano con i suoi giocatori. E poi sui colpi di testa la Fiorentina è una delle squadre più prolifiche in assoluto ed è un fattore da utilizzare. Soltanto in Serie A ha messo a segno 13 centri in questo modo e spiccano Gonzalez (3), Quarta (3), Ranieri (2) a cui si aggiungono Duncan, Mandragora, Beltran, Barak e Ikoné tutti con una rete. A livello internazio­nale può accadere la stessa cosa.

Da fermo e dalla distanza Un’altra soluzione è saper sfruttare le palle inattive. Se alcuni giocatori hanno il “piede caldo” possono diventare una risorsa preziosa. Nico e Mandragora ci hanno provato contro il Genoa, ma il centrocamp­ista può avere un’altra arma micidiale che è il tiro dalla distanza. In Coppa Ita

Nico Gonzalez, 26 anni, finora ha segnato tre reti in questa Conference: una contro il Genk e due con il Rapid Vienna

lia nella semifinale di andata al Franchi con l’Atalanta ha fatto un capolavoro e può ripetersi in Conference League. Tornando alle punizioni, un altro uomo in grado di insaccare è Biraghi che batte sempre pure tutti gli angoli. Il capitano contro il Genoa non ha giocato (spazio a Parisi) però con il Viktoria Plzen riprenderà sicurament­e il suo posto da titolare. Sarà necessario sfruttare ogni minimo particolar­e e oggi Italiano nel corso della conferenza stampa in programma alle 14.30 al Viola Park sarà ancora più preciso su come poter affrontare una gara che per i viola è decisiva per il percorso europeo. Nelle eventuali semifinali gli avversari sarebbero il Paok o il Bruges e la voglia di alzare un trofeo in città è veramente forte per fare un regalo al presidente Rocco Commisso e in memoria del direttore generale Joe Barone.

Vietato sbagliare L’ultima raccomanda­zione del tecnico è difensiva. Sono vietate le ingenuità in cui spesso la fase arretrata è caduta in questa stagione e come successo con il Genoa lunedì sera. Domani invece non è ammesso concedere ripartenze agli avversari perché sarebbe un vero e proprio harakiri, vista la difficoltà di segnare al Viktoria. Sotto questo punto di vista in Repubblica Ceca la squadra viola era stata perfetta e non aveva concesso niente. Ed è l’unica cosa da “rubare” a quella gara d’andata. Per il resto ci vorrà tutta un’altra Fiorentina.

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Vincenzo Italiano, 46 anni, è a Firenze dall’estate 2021
Terza stagione Vincenzo Italiano, 46 anni, è a Firenze dall’estate 2021
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Tre reti in Conference

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