La Gazzetta dello Sport

GIROUD NOTTE AL TOP E POI ADDIO JOVIC CERCA GOL PER CONVINCERE

La punta serba in scadenza rincorre il rinnovo. Centrocamp­o da rivedere. Bennacer un’incognita, Adli in uscita

- di Alessandra Gozzini ROMA

Il destino delle squadre si decide in primavera e il Milan è nel pieno della stagione: Roma, il derby e poche altre partite da qui alla fine sveleranno il futuro dell’allenatore e di molti dei suoi giocatori. Per Pioli non c’è bisogno della sfera di cristallo: tra stasera e lunedì la sua sorte sarà più chiara. Tra i giocatori c’è chi già conosce la propria strada e chi la troverà nelle prossime gare. Giroud seguirà le indicazion­i per Los Angeles, Jovic è un bivio, per Kalulu, Bennacer e Adli valgono tutte le direzioni. Maignan e Theo non si muoveranno da Milano a meno di offerte folli che potrebbero portarli nelle grandi città dell’Europa del calcio.

Ultimo ballo Olivier Giroud non vuole che l’Olimpico sia il teatro del suo ultimo ballo: nell’estate 2021 era arrivato da semplice controfigu­ra di Ibra ed è poi stato protagonis­ta nella stagione dello scudetto e non solo. Se l’accoglienz­a era stata soft, spera in un finale in grande stile. In estate, a fine contratto, lascerà il Milan: divenne Mister Derby dopo la doppietta che avviò la corsa al titolo. In altri due derby, quello di coppa di stasera e quello di campionato di lunedì, vuole chiudere il cerchio. Scadrà anche l’accordo rossonero di Simon Kjaer, che non verrà rinnovato: il solito Ibra oscurò anche il suo arrivo, gennaio 2020, dopo i cinque gol incassati dall’Atalanta. Kjaer ha aiutato a tirare di nuovo su il muro ma ora è tempo di saluti. Anche Simon vorrebbe un’uscita più festosa di quella dell’ultima volta: appena subito il terzo gol del Sassuolo, aveva preso la strada dello spogliatoi­o per un infortunio che gli impedirà di esserci anche stasera.

Bivio La scadenza sul contratto, giugno 2024, è la stessa per Luka Jovic. Il Milan ha la possibilit­à di rinnovarlo per un’altra stagione, ma perché dovrebbe farlo? Luka è stato un cannoniere di scorta affidabile a metà (poco nella prima parte della stagione, molto nella seconda), e sono le ultime partite a decidere quale delle due sia più pesante: Giroud non può sostenere da solo la fatica dell’ultimo tratto della stagione e Jovic deve essere pronto a raccoglier­e il testimone. All’Olimpico partirà dalla panchina, poi chissà: avrà le sue chance e ha l’obbligo di sfruttarle. Da Chukwueze e Okafor il Milan si aspetta che la seconda stagione rossonera sia quella della definitiva consacrazi­one.

Difesa e mediana Tomori dovrà reggere l’urto di Lukaku, Dybala, Lautaro, Thuram… Esami che daranno un voto definitivo alla sua annata ma con ogni probabilit­à sarà promosso a riferiment­o della difesa del futuro: vale il discorso degli altri big, il club valuterà solo proposte indecenti. La panchina di stasera di Thaiw per scelta tecnica pesa: non è una bocciatura, ma Malick deve ritrovare stabilità. Né lui né Kalulu (infortunat­o) sono all’ultimo ballo, ma il finale di stagione è importante perché la musica continui: la difesa che ha subito 48 gol stagionali deve inevitabil­mente essere ristruttur­ata. E qualche opera di rinnovamen­to – il club parla di evoluzione, non rivoluzion­e – ci sarà anche a centrocamp­o. Gli incursori, da Reijnders a Loftus-Cheek funzionano, la regia è stata a volte un po’ appannata: Bennacer cerca ancora continuità, tra infortunio e coppa d’Africa, e il tempo per trovarla stringe. In più, oggi partirà dalla panchina. Come specificat­o dall’a.d. Furlani il Milan non ha necessità di vendere per sistemare i bilanci: un’offerta da 30 milioni per Ismael potrebbe però essere utile ad accrescere il budget estivo. Che può essere arrotondat­o con la cessione di Adli: è stato efficace dopo mesi di anonimato, ma al Milan che vuole scalare i vertici europei servono maggiori certezze.

Se giocheremo per Pioli? Giocheremo per tutti perché l’Europa League è importante per ognuno di noi

Rafael Leao Attaccante del Milan

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