GIROUD NOTTE AL TOP E POI ADDIO JOVIC CERCA GOL PER CONVINCERE
La punta serba in scadenza rincorre il rinnovo. Centrocampo da rivedere. Bennacer un’incognita, Adli in uscita
Il destino delle squadre si decide in primavera e il Milan è nel pieno della stagione: Roma, il derby e poche altre partite da qui alla fine sveleranno il futuro dell’allenatore e di molti dei suoi giocatori. Per Pioli non c’è bisogno della sfera di cristallo: tra stasera e lunedì la sua sorte sarà più chiara. Tra i giocatori c’è chi già conosce la propria strada e chi la troverà nelle prossime gare. Giroud seguirà le indicazioni per Los Angeles, Jovic è un bivio, per Kalulu, Bennacer e Adli valgono tutte le direzioni. Maignan e Theo non si muoveranno da Milano a meno di offerte folli che potrebbero portarli nelle grandi città dell’Europa del calcio.
Ultimo ballo Olivier Giroud non vuole che l’Olimpico sia il teatro del suo ultimo ballo: nell’estate 2021 era arrivato da semplice controfigura di Ibra ed è poi stato protagonista nella stagione dello scudetto e non solo. Se l’accoglienza era stata soft, spera in un finale in grande stile. In estate, a fine contratto, lascerà il Milan: divenne Mister Derby dopo la doppietta che avviò la corsa al titolo. In altri due derby, quello di coppa di stasera e quello di campionato di lunedì, vuole chiudere il cerchio. Scadrà anche l’accordo rossonero di Simon Kjaer, che non verrà rinnovato: il solito Ibra oscurò anche il suo arrivo, gennaio 2020, dopo i cinque gol incassati dall’Atalanta. Kjaer ha aiutato a tirare di nuovo su il muro ma ora è tempo di saluti. Anche Simon vorrebbe un’uscita più festosa di quella dell’ultima volta: appena subito il terzo gol del Sassuolo, aveva preso la strada dello spogliatoio per un infortunio che gli impedirà di esserci anche stasera.
Bivio La scadenza sul contratto, giugno 2024, è la stessa per Luka Jovic. Il Milan ha la possibilità di rinnovarlo per un’altra stagione, ma perché dovrebbe farlo? Luka è stato un cannoniere di scorta affidabile a metà (poco nella prima parte della stagione, molto nella seconda), e sono le ultime partite a decidere quale delle due sia più pesante: Giroud non può sostenere da solo la fatica dell’ultimo tratto della stagione e Jovic deve essere pronto a raccogliere il testimone. All’Olimpico partirà dalla panchina, poi chissà: avrà le sue chance e ha l’obbligo di sfruttarle. Da Chukwueze e Okafor il Milan si aspetta che la seconda stagione rossonera sia quella della definitiva consacrazione.
Difesa e mediana Tomori dovrà reggere l’urto di Lukaku, Dybala, Lautaro, Thuram… Esami che daranno un voto definitivo alla sua annata ma con ogni probabilità sarà promosso a riferimento della difesa del futuro: vale il discorso degli altri big, il club valuterà solo proposte indecenti. La panchina di stasera di Thaiw per scelta tecnica pesa: non è una bocciatura, ma Malick deve ritrovare stabilità. Né lui né Kalulu (infortunato) sono all’ultimo ballo, ma il finale di stagione è importante perché la musica continui: la difesa che ha subito 48 gol stagionali deve inevitabilmente essere ristrutturata. E qualche opera di rinnovamento – il club parla di evoluzione, non rivoluzione – ci sarà anche a centrocampo. Gli incursori, da Reijnders a Loftus-Cheek funzionano, la regia è stata a volte un po’ appannata: Bennacer cerca ancora continuità, tra infortunio e coppa d’Africa, e il tempo per trovarla stringe. In più, oggi partirà dalla panchina. Come specificato dall’a.d. Furlani il Milan non ha necessità di vendere per sistemare i bilanci: un’offerta da 30 milioni per Ismael potrebbe però essere utile ad accrescere il budget estivo. Che può essere arrotondato con la cessione di Adli: è stato efficace dopo mesi di anonimato, ma al Milan che vuole scalare i vertici europei servono maggiori certezze.
Se giocheremo per Pioli? Giocheremo per tutti perché l’Europa League è importante per ognuno di noi
Rafael Leao Attaccante del Milan