La Gazzetta dello Sport

«Se riusciamo a giocare bene possiamo ancora farcela»

L’allenatore del Liverpool: «Se proprio dobbiamo fallire, facciamolo nella miglior maniera»

- di Davide Chinellato INVIATO A MANCHESTER

L’idea è comunque provarci. Sì, l’Atalanta ha vinto 3-0 ad Anfield l’andata di questo quarto di finale di Europa League, che doveva essere solo una tappa dell’avviciname­nto dei Reds alla finale di Dublino di quella coppa di cui sono stati favoriti per tutto l’anno, invece si è trasformat­a nel primo atto di una crisi in cui il Liverpool non sapeva di essere. Ma nessuno è pronto ad accettare che la partita di stasera al Gewiss Stadium sia l’ultimo atto della carriera europea di Jürgen Klopp, che a fine stagione saluterà Anfield. «Abbiamo fatto grandi cose in passato, dobbiamo credere in noi stessi - dice Alisson -. Ci siamo messi però in una posizione estremamen­te difficile, consideran­do come l’Atalanta ha giocato a casa nostra e quanto sarà difficile qui. Giochiamo con l’obiettivo di migliorare rispetto all’andata, di giocare meglio come squadra, di evitare errori. Vedremo dove tutto questo ci porterà».

Missione Klopp a Bergamo dice di non aver preparato un discorso con cui motivare i giocatori, ma ha anche deciso di fare appello alla storia europea del Liverpool. E alla partita d’andata. «Quasi tutti pensavano fosse decisa, e non è stato così. Abbiamo meritato di perdere - attacca -. Se dobbiamo fallire, dobbiamo farlo nella miglior maniera possibile. Ma se giochiamo bene abbiamo chance di farcela. Siamo qui, dobbiamo giocare da Liverpool. E non subire gol, una parte importante della partita se vogliamo avere successo. Ma sono in questo sport da abbastanza tempo per sapere che c’è un ritorno».

Squadra Klopp ha portato 24 giocatori a Bergamo, lasciando a Liverpool oltre ai lungodegen­ti anche Bradley, nuovo ingresso in infermeria. Il tecnico ha bisogno della versione migliore della sua squadra per portare a termine quella che sembra una missione impossibil­e, ma deve tenere conto anche che sabato c’è il campionato, dove il Liverpool ha perso terreno ma resta a due punti dal City capolista. Salah non è in forma, ma ogni rimonta Reds comincia da lui. Probabile che con lui in attacco ci siano Gakpo e Jota, decisament­e più in forma di Nuñez, che continua a colleziona­re gol sbagliati, e Díaz, che ha bisogno di tirare il fiato. Come il giapponese Endo, una delle scoperte della stagione in mezzo al campo ma in difficoltà sia contro l’Atalanta che col Palace. Elliott, che all’andata era stato uno dei migliori prima del cambio all’intervallo, scalpita come Gravenberc­h. In difesa l’infortunio di Bradley ha liberato un posto a destra: col Palace è entrato Alexander-Arnold, al rientro dopo due mesi e forse non ancora pronto per essere titolare. Per la rimonta impossibil­e serve il Liverpool perfetto: quello che Klopp spera di non aver perso per strada.

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Jurgen Klopp, 56 anni, ultima stagione al Liverpool
GETTY Vigilia sorridente Jurgen Klopp, 56 anni, ultima stagione al Liverpool

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